0.5
Un fulmine non
colpisce mai due volte, o sì?
Era mattina presto e Angel guardava fuori dalla finestra
sconsolata. Il padre non le aveva chiesto nuove vittime e l’idea di non fare
nulla le era insopportabile, che il padre avesse rinunciato al piano? E se così
fosse stato lei che avrebbe fatto?
Il detective, credendola triste per quello che era successo
in questi giorni, propose ai “genitori” di Angel di portare la ragazza in città
per svagarsi un po’ e per dimenticare almeno per un paio di ore le tragedie che
erano avvenute in casa. I “genitori” accettarono, ma avvertirono il detective
di stare attento allo zio Edward. Senza ricevere spiegazioni sul perché o il
motivo del loro avvertimento il detective portò Angel in città e le chiese:
-Dove vuoi andare ora?
-In biblioteca
Il detective John accompagnò Angel in biblioteca
-Buongiorno signorina Carena
-Angel cara, è bello rivederti! Abbiamo nuovi arrivi, vai
pure a vederli cara.
-Grazie, a dopo signorina Carena
Mentre Angel tutta contenta andò nella sezione di romanzi
gialli a leggere, John chiese alla bibliotecaria un po’ di cose
-I genitori di Angel mi hanno avvertito di stare attento
allo zio, lei sa per caso il perché?
-Lo zio non l’ha mai sopportata Angel
-Come mai?
-Lei non lo sa che Angel è stata adottata?
-Nessuno mi ha detto niente
-Angel fu adottata quando aveva 5 anni, la poverina aveva
perso i genitori o l’avevano abbandonata, la signora Jane la trovò che piangeva
davanti a un negozio fuori città e, gentile come, la prese con se e la portò a
casa sua. Angel non parlò per molto tempo, tanto che pensarono fosse muta,
quindi nessuna ha mai saputo come si chiamava, fu Jane a decidere il nome.
Carl, come vide la bambina, chiamo gli avvocati e iniziò la procedura per
adottare la piccola. Tutti, sia nella casa che qui in città, vollero subito
molto bene alla piccola Angel. Tutti tranne lo zio Edward, lui la detestava.
-Perché? Angel da quel che mi hanno detto è sempre stata una
brava ragazza
-Lui e il fratello Carl sono gl’unici eredi della fortuna di
famiglia, infatti prima tutta la fortuna sarebbe toccata a Edward! Ma con
l’arrivo di Angel l’intero patrimoni andrà a lei. Immagini cosa provi lo zio,
per me farà di tutto per avere quei soldi, anche uccidere la piccola Angel.
Il detective e la bibliotecaria guardarono Angel aiutare un
bambino a prendere un libro con le figure che era molto in alto.
-Nessun essere buono potrebbe mai farle del male, per molti
qui lei è un angelo vero venuto qui per aiutare la gente, per altri invece è
una santa. Comunque qui tutti, me inclusa, pensano che Angel non farebbe male a
niente e nessuno, nemmeno allo zio, che si meriterebbe di morire nella maniera
più dolorosa e tremenda possibile.
-Sa se lo zio ha mai provato a far del male alla ragazza?
-Si, un giorno Angel era qui a leggere ai bambini, lui
infuriato e ubbriaco fradicio le ha dato uno schiaffo così forte da farla
volare contro uno scaffale e poi l’ha afferrata per un braccio e sono sicura
l’avrebbe uccisa se non fossero intervenuti il fornaio e il macellaio, la
ragazza non aveva nemmeno provato ad urlare, si dimenava cercando invano di
liberarsi, ogni volta che lo zio la vede lei si nasconde o scappa via, ne è
terrorizzata la piccola.
-E i genitori? Non fanno nulla?
-Ci hanno provato però…
-Però?
-Come risposta lo zio ha spaccato il braccio di Angel. La
poverina ha portato il gesso per mesi. Tutti qui abbiamo già deciso però!
-Deciso cosa?
-Se lo zio proverà solo a sfiorare Angel, noi lo
ammazzeremo, siamo stanchi di vedere Angel soffrire!
-La ringrazio per le informazioni, le dispiace tenere
d’occhio Angel per un po’?
-Vuole andare a chiedere al fornaio e al macellaio il resto
della storia vero? Vada pure, Angel è un angioletto e tiene molto a tutti qui e
noi le vogliamo molto bene, come fosse figlia nostra.
Il detective si diresse verso il fornaio. Lì c’erano molte
persone, anche il macellaio.
-Salve
-Buongiorno, che posso fare per lei?
-Vorrei che mi raccontasse dello zio di Angel
-Quel bastardo maledetto! Sa che ha cercato di ammazzare la
ragazza? Angel non fa niente di male e lui viene è cerca di ammazzarla?!
-Lui è un mostro! Angel è sempre gentile e educata con tutti
e lui la vuole morta! –intervenne il macellaio- se mi capita tra le mani lo
faccio a fette con uno dei miei coltelli
-Tutti qui lo farebbero volentieri fuori! –disse il fornaio
Tutti i presenti annuirono e raccontarono al detective non
una ma moltissime storie sullo zio della ragazza.
Il detective andò a riprendere Angel e la portò al parco
vicino, per prendere un gelato e vedere cosa sapeva lei.
-Angel, vorrei sapere…
-Di mio zio vero?
-Si ma come l’hai…
-Come l’ho capito? Semplice, quando ho visto che parlavi con
la bibliotecaria e poi sei uscito ho capito che cercavi informazioni, quindi
ora mi vuoi chiedere se è vero che mi ha quasi ucciso, rotto un braccio, ecc.
vero?
-Si
Angel sospirò e con aria triste disse
-Purtroppo è tutto vero, lui mi odia. Prima che i miei
potessero adottarmi, sono dovuta stare per un po’ in un orfanotrofio e lui da
allora mi dice “il cane randagio è ancora qui? Dovrebbe tornare in orfanotrofio
questo piccolo demonio!” e io che pensavo di avere finalmente trovato una casa
e una famiglia
-Io…
Angel però si alzò dalla panchina e andò verso le urla che
si sentivano.
-Lasciami andare Lucius!
Lucius, il delinquente di quartiere, insieme alla sua banda
di teppisti, stava dando fastidio a un ragazzino occhialuto.
-Che c’è secchione? Vuoi la mamma?
Tutti ridevano, ma prima che John o qualcun altro facesse
qualcosa, Angel disse:
-Lucius, lascialo in pace!
-Oh, ma guardate la principessina è venuta a salvare il
secchione. Che c’è è il tuo ragazzo? –la canzono uno della banda di Lucius, ma
subito si zitti vedendo che Lucius lo guardava in tono minaccioso. Si il nostro
teppista era innamorato perso di Angel, infatti Angel non solo era gentile con
tutti ma era anche bellissima, non erano in pochi ad essere innamorati di lei.
-Perché rompi sempre le scatole?
-Perché te la prendi sempre con i più deboli? Tu sei meglio
di così Lucius!
-Vattene secchione, ringrazia il cielo che c’era Angel
altrimenti non l’avresti passata liscia.
Il ragazzino ringrazio Angel e andò via. I teppisti se ne
andarono a casa, Lucius invece si andò a sedere lontano da tutti vicino al
laghetto. Il detective andò da Lucius
-Lei ti piace vero?
-Si vede eh? Si mi ha salvato la vita
-Davvero?
-I miei amici mi avevano sfidato ad entrare nel bosco di
notte e di restarci fino all’alba. Io testardo come sono accettai. Entrai nel
bosco, da solo, di notte. Ero intenzionato a passarci tutta la notte, nessuno
avrebbe mai detto che io ero un fifone o un vigliacco. Però all’improvviso un
orso e dei lupi, usciti da chissà dove mi cominciarono a seguire. Ero diventato
la loro preda, cominciai a correre e mi persi. Ero circondato, pensai che per
me fosse la fine, invece…-riprese fiato- Invece Angel, sbucò da chissà dove e
si mise tra me e i miei inseguitori. Io ero terrorizzato, lei invece era
tranquilla e con dolcezza disse: “lasciatelo stare e vi prometto che non vi
disturberà più”
-E loro?
-Se ne andarono, fecero un piccolo inchino e sparirono. Lei
appena fummo salvi mi guardo e sorridendo disse: “stai bene?” feci sì con la
testa, non riuscivo a parlare, lei mi prese la mano e disse: “andiamo a casa”
mi accompagno senza timori all’inizio del bosco, li mi saluto e disse: “può
rimanere un segreto? Non voglio rovinarti la reputazione di teppista” senza
attendere risposta se ne andò e con lei anche il mio cuore.
-Che successe poi?
-Pensavo di non rivederla più, era passato un anno e lei era
sparita.
-Ma se viveva qui
-Si, però io non mi avvicinavo alla villa e le rare volte
che lei veniva non la incontravo mai, non sapevo nemmeno il suo nome. Poi però
arrivò una nuova studentessa a scuola, io sinceramente quella mattina tutti mi
sarei aspettato tranne lei. Era bellissima in uniforme.
#Flashback#
-Ragazzi oggi arriverà una nuova studentessa
“Chissà chi è?”
Bussano alla porta.
-Oh, eccola ragazzi vi presento la nuova studentessa
-Che bella!
-Però è carina!
Mi giro verso la porta
“È la ragazza, di quella sera!”
-È un piacere conoscervi, io sono Angel, spero andremo
d’accordo d’ora in poi.
-Bene Angel il tuo posto sarà vicino a Lucius. Sta attenta
lui è un vero teppista.
Angel si siede accanto a me. La lezione comincia e Angel mi
passa un foglietto
“Ci rincontriamo ancora, ti ricordi di me?”
Stavo per rispondere, ma il professore chiama Angel alla
lavagna e le dà un’equazione difficilissima, non solo per me che faccio schifo
in Matematica, ma anche per i secchioni della classe, che sembrano non capirci
niente.
“Poveretta”
Con lo stupore mio, della classe e del prof, Angel la
risolve in meno di un minuto e con calligrafia chiara ed elegante accanto ad
ogni passaggio scrive anche come ha fatto.
“Persino io così ci capisco!”
-Però sei bravissima Angel! –il prof. la guarda per un
secondo e poi dice- potresti dare ripetizioni al nostro Lucius?
“Ma che diavolo dice il prof?!”
-Sarà un piacere
“Cosa?!”
-Che brava ragazza! Torna pure a posto.
La lezione riprende e Angel mi passa un foglietto
“Oggi vieni a casa mia verso le tre, inizieremo le lezioni”
Sotto c’è anche l’indirizzo.
*******
-Ecco la casa dovrebbe essere qui
Una villa gigantesca mi si para davanti, busso.
-Ciao Lucius, Entra.
-Ciao Angel. Non sapevo vivessi qui.
-Non sapevi nemmeno il mio nome
-Vero
Mi accompagna in una stanza
-Questa è camera mia, cominciamo a studiare?
-Ok
***
-Sei migliorato
-Grazie a te, sono già 3 giorni che mi dai lezioni
-Ti va di sentirmi suonare il piano?
-Certo.
Mi accompagna in soggiorno. C’è un piano forte in legno
nero. Angel inizia a suonare.
“Che brava”
-Ma brava la nostra Angel
“Chi è sto tipo?”
Angel smette di suonare e inizia a tremare
-Z-zio Edward, c-che ci fai qui?
L’afferra per la gola
-Mostriciattolo, dovresti morire!
-Lasciala andare
Gli lancio un cazzotto che gli fa perdere la presa. Mi metto
davanti a Angel
-Non finisce qui ragazzino
-Chi era quello?
-Mio zio
***
#fine flashback#
-Angel mi disse dello zio, come può un essere umano volerle
fare del male?
Era il tramonto orami.
Prima che John potesse rispondere si senti un grido.
Lucius, i teppisti, che erano venuti a vedere dov’era
finito, John e tutti i paesani videro lo zio di Angel avvicinarsi minaccioso
alla ragazza.
-Non mi sei mai piaciuta sai?
Era chiaramente ubbriaco. Lucius si mise accanto ad Angel
-Lasciala stare
-Oh, guarda chi c’è! Il fidanzatino di Angel! Questo è per
l’altra volta –gli tirò un pugno e Lucius volo a terra.
-Lucius!
-Dove pensi di andare tu?
Edward prese per il collo Angel e la sollevo da terra. Tutti
erano immobili, nessuno riusciva a reagire.
Angel stava soffocando, ma si ricordo di un regalo che le
aveva fatto il padre, uno dei tanti poteri che aveva.
Il cielo si oscuro e un fulmine colpì Edward, poi un altro e
un altro e un altro ancora, Edward lasciò la ragazza, ma i fulmini continuavano
a beccarlo anche quando cadde a terra morto. Il cielo si schiari e apparve di
nuovo il tramonto.
Nessuno fiato. Lucius si avvicino ad Angel.
-Angel?
-S-sto b-bene
Una serie di grida e urla di gioia si alzarono dalla folla.
-Questo è un segno divino! –urlò un prete- Dio non ha voluto
che uno dei suoi angeli morisse. È chiaro Angel è un angelo.
“Si certo, un angelo, un angelo della morte”
Dopo una visita del medico, che disse che la ragazza stava
bene, iniziarono i festeggiamenti a casa di Angel. Tutti andarono, Lucius
compreso. Angel era sul balcone di casa, non aveva voglia di stare in compagnia
di quella gente. Lucius la raggiunse.
-Come stai?
-Bene.
In quel momento Cerbero porto il libro a Angel.
-Che cos’è?
Angel incurante del fatto che Lucius potesse scoprire tutto
lo aprì. La foto dello zio era stata marcata con la X e un’altra foto cerchiata.
“Che schema! Non ho controllato la seconda pagina!”
Sorrise. Sapeva che solo un demone poteva vedere le foto, e
Lucius per quanto cattivo non era un…
-Quindi sei tu!
-Cosa sarei io?
-La figlia di satana!
Come faceva Lucius a saperlo? Chi era lui in realtà?
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