Capitolo 32: That means shit
Papà è un uomo che tutti ammirano e con ragione e non sto
parlando solo dei meriti di guerra o ciò che ha fatto in passato. Parlo di come
riesce a gestire nostra madre…
-Wolfe! –urla lei saltandogli addosso nel mezzo della cena e
forzandosi a sedere sulle sue gambe- mi cibi?
Mamma i tuoi figli di sei anni sono in grado di mangiare da
soli. Devo ricordarti che hai ventiquattro anni o facciamo finta di nulla…
Papà la guarda un secondo prima di tagliare per lei la carne
e iniziarla a cibare
Papà non cibarla! C’è un limite a quanto puoi viziare tua
moglie!
E da come lei si comporta…perché ho la sensazione di vedere
una gattina che fa le fusa a un lupo? Mamma sembra una gatta delle volte e papà
definitivamente è un lupo, un lupo che si fa coccolare dalla sua famiglia ma
comunque un lupo.
Non dovrebbe viziarla così però…
Ok ammettiamolo, se noi lo chiedessimo lui ci ciberebbe
volentieri…
Non so perché ma papà ha un debole per la famiglia che è
visibile quanto un elefante in mezzo alle pecore.
-Papà –dice Roseline- oggi Leon è stato selezionato per il
torneo di domani
Non glielo ricordare tu!
-Non devi forzarti a venire –dico io subito
-Perché dovrei mancare? –chiede lui guardandomi
-Beh…con il tuo lavoro so che hai…- mi blocco quando sento
la sua mano sulla mia testa a scompigliarmi i capelli
-Piccoletto ti stai scordando che la priorità di questo lupo
è la sua famiglia. Se domani qualcuno osa provare a far guerra li fucilo vivi,
niente mi blocca dal venire a vedere eventi nella vostra vita e se qualcuno ci
prova paga le conseguenze. Quei mesi che ho perso quando eravate piccoli sono
costati oltre sei mila ettari di terreno di risarcimento e parecchie vite- dice
lui tranquillo sorridendomi- a che ora inizia?
-Alle due di pomeriggio –dice Seth
-Bene, andremo tutti insieme –dice contenta mamma- vero?
-Ovvio –dice lui
-Papà potrei perdere- gli dico io
-E con ciò? –chiede lui stupendomi- essere mio figlio che ha
a che fare con vincere o perdere? Voglio solo vedere il mio ragazzo dare il
meglio di sé, se si vince o perde è secondario per questo vecchio lupo
Sono cresciuto con genitori che pretendevano i migliori
risultati nella mia precedente vita e che non supportarono la mia scelta
militare perché era contro la loro idea di perfetto figlio, non importava che eventi
volessi fare o partecipare, erano sempre impegnati e troppo presi dalle loro
vite per me. Avere un padre che getta di lato il lavoro e mi segue nelle più
idiotiche idee è davvero…bello.
-Vedrò di vincere- dico io con un sorriso
Lui annuisce- ma ciò non cambia, rimani il mio primo genito,
certo se fai il sedere a qualche spocchioso nobile non piange nessuno eh
La tavola scoppia a ridere come solito. Vedrò di vincere
domani, voglio farlo orgoglioso.
****
-Nervoso? –chiede Derek
Io scuoto la testa- andrà bene
Derek mi sorride- dopotutto sei un Dragon
Visto che i miei non sono ancora arrivati io e i miei
fratelli ci guardiamo intorno per guardare un po’ le altre famiglie.
-Padre grazie per essere venuto…
-Madre sarò certo di non abbassare l’onere della…
-Padre, farò come richiede…
Ohi, state parlando ai vostri genitori o ai superiori a
lavoro?!
“Non sono abituata a vedere tutta questa rigidità in
famiglia” dice Roseline
“Papà non ci lascia nemmeno lontanamente usare quel tono”
dice Seth
“Ricordate il maestro di etichetta?” chiedo io
“Quello che ha alzato il frustino su Sylvie? Sì” dice Hunter
“Oh non ricordarmi quel figlio di troia” dice Sylvie
ruotando gli occhi
Quando eravamo più piccoli papà ha lasciato che mamma
assumesse un insegnante di etichetta, uno spocchioso nobile che era più intento
a leccare il culo ai nobili che altro. Ha colpito Sylvie con il frustino una
volta, prendendola di striscio e ha cercato di metterci in testa che nostro
padre non ci voleva e cose del genere…era un figlio di puttana che voleva
abbassare il nostro livello di autostima e farci diventare suoi burattinai in
pratica, peccato che nessuno di noi abbia l’età di un bambino e abbiamo tutti
quanti più di vent’anni di esperienza come militari. Sylvie corse a dirlo a
papà e lui provò a inseguirla ma non fu necessario. Papà era venuto a
controllare e quando ha visto il frustino glielo ha spaccato in testa
all’insegnante e l’ha pubblicamente umiliato, denudato del titolo nobiliare e
mandato in banca rotta. Quando quello ha provato a dire qualcosa contro papà
poi Richard l’ha mandato alla gogna…chi gli ha detto di agitare il lupo
dell’imperatore, se vuole morire non è colpa nostra eh…
“Beh ricordate che diceva che un nobile deve chiamare i
genitori padre e madre e cazzate varie?” chiedo io
Secondo l’etichetta, per essere un buon nobile devi
mantenere un tono rispettoso anche con i tuoi genitori.
“Papà quando ho provato a chiamarlo padre mi ha guardato
come se gli avessi detto che lo odiavo” dice Seth “non credo avrebbe pianto ma
sembrava un cucciolo bastonato quando l’ho chiamato in quel modo”
Nella nostra famiglia papà non apprezza formalità. Mamma è
mamma, papà è papà, gli zii sono zii, i nonni sono nonni. Niente padre, niente
madre, niente lord o lady, niente titoli in mezzo ai coglioni. Sinceramente è
più accogliente così una famiglia che con tutti quei “Lord questo” “Lady
quello” in mezzo. Che sia poco rispettoso dell’etichetta chi se ne frega.
“Papà ha detto che l’etichetta la possiamo buttare nel cesso
se vogliamo, abbiamo studiato quel libro ma non dobbiamo usarla se non lo
riteniamo necessario” dice Roseline
“Beh lui non la usa e di sicuro nessuno proverà mai a dirgli
qualcosa” ride Hunter
“Vi immaginate qualcuno che prova a fargli la ramanzina
perché mamma lo chiama Wolfe, tesoro, lupetto o cose del genere e non Lord
Dragon?” chiede divertita Sylvie
“Se vuole scavarsi la fossa già che c’è si facilita la
sepoltura” dice Seth
Se qualcuno prova a insinuare qualsiasi cosa sulla nostra
condotta o quella di mamma…beh qualcuno si becca un biglietto per la tomba
diretta andata e non c’è ritorno.
-Lord Dragon…- mormora uno dei miei compagni, mi giro e
sugli spalti vedo mio padre entrare tranquillo e poggiarsi a una delle
ringhiere facendomi un segno con la mano.
Io sorrido facendo un saluto militare e lo guardo andarsi a
sedere nella zona dedicata alla famiglia Imperiale insieme a nonno Richard che
prova ad abbracciarlo ma viene schivato.
“Secondo voi papà ricambierà mai l’affetto di Richard?”
chiede divertita Sylvie vicina a mamma
“Più probabile che Derek smetta di balbettare come un idiota
ogni volta che ti vede” ride Seth osservando il rosso e imbranato Derek mentre
cerca di mantenere la calma vicino a Sylvie.
Papà alza un sopracciglio guardandolo e lui sbianca
completamente ma non viene ucciso come teme e papà fa sedere Sylvie vicino a
Derek. Diciamo che sono abbastanza sicuro che papà non abbia problemi se Derek
ci prova con Sylvie, dopotutto non c’è sangue tra noi e lui in comune quindi
non sarebbe un problema per Derek sposare Sylvie, anche da dire che in questo
periodo storico tra cugini ci si sposa parecchio eh…papà è abbastanza
all’antica, fintanto che noi siamo felici non gliene frega di cosa ci sposiamo.
-Tutti i concorrenti si preparino –dice l’annunciatore e io
mi giro un secondo a guardare mio padre che mi guarda tranquillo, lo sguardo
potrebbe sembrare freddo ma se lo conosci sai che è contento di vedermi allegro
e mi sta incoraggiando. Osservo gli altri nobili e ciò che vedo è solo puro
“non osare abbattere l’onore di famiglia” …si essere un Dragon è di sicuro la
migliore delle soluzioni.
Il torneo è un semplice lotta uno contro uno. Ci sono venti
partecipanti iniziali, i migliori dell’intera accademia, uno per classe. Io
sono leggermente più abile dei miei fratelli e visto che siamo in classe
insieme…beh sono stato selezionato io.
Passo la prima prova facilmente, il secondo scontro anche,
il terzo anche e finisco direttamente in finale.
Neanche a dirlo, vinco io contro lo spocchioso figlio di un
Duca che ci prova con Roseline ogni tre per due…fargli il sedere è stato
divertente.
-Padre mi di…- inizia lui quando il padre si avvicina ma
viene zittito dall’uomo
-Congratulazioni per la vittoria –dice il nobile dal
pancione enorme- come c’era da aspettarsi da un Dragon infondo
Che vorresti dire scusa?
-Che vorrebbe dire? –chiede la voce di mio padre apparendo
da dietro di me
-Lord Dragon, congratulazioni per la vittoria- dice subito
il nobile
Papà lo guarda male- che cosa voleva dire prima?
-Solo che tale padre e… -inizia lui
-Essere un Dragon non giustifica nulla. I successi di mio
figlio sono solamente opera sua, i Dragon non sono coloro che gli hanno dato
quei successi.
-Volevo solamente dire che ha preso dal padre…
-E con ciò? –chiede mio padre- solo perché è mio figlio non
vuol dire che avrà tutto facile nella vita perché io non posso dargli
geneticamente i miei anni di esperienza o le mie abilità. I risultati che
ottiene sono frutto del suo impegno non sono opera mia quindi non vedo perché
complimentare qualcosa che non c’entra niente per un successo che è
esclusivamente di mio figlio. Non ho combattuto per lui, perché congratulare me
o nominarmi in una situazione in cui il risultato è opera degli sforzi di mio
figlio?
-Io…
-Papà –dico io guardandolo
-Dovrebbe chiamarlo padre –dice subito il nobile
Mio padre lo guarda- chi diavolo si pensa di essere per
dirmi come istruire i miei figli!?
-L’etichetta –inizia il nobile
-L’etichetta gliela ficco su per il sedere se non sta zitto
–dice lui irritato- i miei figli mi chiamano papà, chiamano mia moglie mamma e
chiamano i parenti che hanno senza usare titoli nobiliari perché io ho deciso
che possono. Se qualcuno ha qualche problema con ciò gli taglierò personalmente
la testa.
Nessuno fiata e il nobile ha perso qualcosa come dieci anni
di vita.
Mio padre mi guarda e sorride prima di scompigliarmi i
capelli con affetto- ottimo lavoro lupetto
-Grazie –sorrido io, il fatto che abbia difeso il mio
successo mi rende felice, non voglio che ogni mio successo sia diminuito a un
“sei figlio di”.
-Beh c’era da dire che me lo aspettavo –dice mio padre
contento
-Ah sì? –chiedo io
-Dopotutto ti ho visto allenarti –dice lui- so quanto ti
impegni e so quanto tempo ci hai speso per imparare, la buona volontà e il duro
lavoro sono sempre premiati nei miei occhi…sono orgoglioso di te Leon
Io sorrido- grazie papà
Un’altra cosa che causa gelosia di tutti? Mio padre non è
mai stato, mai è e mai sarà freddo con me. Non importa dove siamo o quanti ci
guardano, sarò sempre circondato da affetto paterno e sarò sempre l’orgoglio di
mio padre
-C…certamente, con un insegnante come lei quale ragazzo non…
-Ha problemi con il fatto che le mie figlie possano
combattere? –chiede papà guardando un altro nobile- consiglio spassionato, se
non volete perdere la testa tacete.
Io ridacchio guardandoli sbiancare. Adoro questo lato di
lui.
-Vieni Leo, tua madre vuole stritolarti –dice lui
prendendomi in braccio
-Posso camminare! –protesto io
-Ma che camminare, tua madre si fa prendere in braccio
ovunque che si secca a camminare e non posso portarmi il vincitore del torneo
in spalla ora? –chiede lui tranquillo salendo con un balzo sugli spalti e
poggiandomi a terra dove mamma mi stritola
-Il mio bambino! –dice lei
-Mamma lo soffochi…- dice Roseline scoppiando a ridere
****
-Papà sei silenzioso –dico io notando che non ha parlato da
qualche minuto a cena, cosa anomala per lui.
Lui sorride- ho intenzione di farvi un piccolo regalo per il
compleanno, stavo decidendo di che taglia prenderlo
“Vestiti?” prova Sylvie
“Armatura?” prova Seth
“Armi?” prova Hunter
“Oggetti incantati?” prova Roseline
“Ora sono curioso” dico io
-Cos’è? –chiede Sylvie
-Sarà una sorpresa –dice lui con un ghigno divertito
-Tesoro…- prova mamma
Lui le dà un bacio e sorride- anche per te una sorpresa
quindi no cara…
Lei mette il broncio ma smette di essere scontenta quando
lui la solleva di peso e se la mette sulle ginocchia. La gattina ha ripreso a
fare le fusa nel secondo in cui diviene il centro dell’attenzione…
“…”
Com’è che non abbiamo più fratelli e sorelle rimarrà un mistero
della fede visto quanto diamine vuole il marito a letto questa donna…
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