Capitolo 10: I don’t do
Assholes
Roze era seduta a mensa momentaneamente sola.
Sua madre non le aveva ancora detto che aveva visto Robert
ma aveva iniziato a uscire di più e dopo averla seguita tre o quattro volte
fino alla libreria…beh era certa che i suoi stavano tornando insieme.
Sperando che stavolta sarebbe durata.
Lance era al suo fianco a mangiare dalla ciotola una
quantità di pollo che non sembrava mai finire, di fatto la magia riempiva di
nuovo la ciotola con ciò che voleva mangiare e diciamo che in quel momento il
pollo arrosto era ciò che il lupo voleva.
-Roseline- sorrise avvicinandosi Brayden
Roze si forzò di sorridergli- Brayden
Lui si passò una mano tra i capelli e guardò una delle sedie
vicino a lei- ehm…ti va di sederci insieme con gli altri?
Roze guardò il tavolo dove altri “popolari” tra i buoni
erano seduti.
Questo era un altro punto che non le piaceva dei buoni.
Loro avevano divisione nel loro gruppo.
-Non sono fan dello stereotipo da liceo- disse Roze
-Non…siamo stereotipo… -provò Brayden
-Davvero? Allora perché vi comportate come i popolari
mocciosi di ogni telefilm realizzato dall’inizio dei tempi a ora- disse Roze-
sembrate le Mean Girls di quest’Accademia e mi spiace dirtelo ma io non mi
associo con persone che guardano gli altri dall’alto in basso.
Roze era seduta con le gambe accavallate e aveva una
posizione che avrebbe intimorito la maggior parte delle persone, purtroppo
Brayden non si faceva intimorire facilmente.
-Il…lupetto come sta? –chiese Brayden guardando Lance che
aveva abbandonato la ciotola per fissarlo male, non ringhiava solo perché lui
era più tipo da sbranare che avvertire.
Roze lo guardò-
invece di girare intorno a ciò che vuoi dirmi Brayden perché non sputi il rospo
e la facciamo finita?
Navaeh sorrise a Brayden dal tavolo- puoi farcela!
-Dai amico che non andrà male! –lo incoraggiò Oscar
Roze in quel momento decise di fargli andare male qualsiasi
cosa stesse per chiedere giusto per umiliare il gruppo.
Non era colpa sua ma odiava come i buoni si atteggiassero e
non aveva mai saputo tenere la lingua a freno quando qualcuno cercava di
mostrarsi superiori ad altri.
Era incredibilmente timida a dirla tutta, ma aveva l’abilità
di non mostrarlo.
-Roseline…vo…vorresti venire al ballo con me? –chiese Brayden
nell’esatto momento in cui i ragazzi erano entrati in mensa.
Seth lo guardava da dietro Roze in cagnesco, avrebbe voluto
strappargli il sorriso da bravo ragazzo dal volto ma si contenne, non voleva
rompere la fiducia che Roze aveva in lui.
Roze sospirò- me lo stai chiedendo sul serio?
-Digli sì! –disse Grace
-Digli di sì! –si unì Navaeh
Presto l’intero lato dei buoni si era unito al coro. Cosa che
stava irritando i cattivi.
Il lupo cattivo era sul punto di avvicinarsi e zittirli ma
fu preceduto da un fulmine a ciel sereno lanciato da Roze che aveva zittito
tutti.
-No- disse Roze
Brayden la guardò e sorrise- so che sei nervosa…infondo sono
il futuro principe azzurro…
Roze non gli lasciò il tempo di finire che creò una nuvola
che lo inzuppò- questo è il motivo per cui ti dico di no. Io non esco con
mocciosi viziati che sono abituati a vivere come se tutto gli fosse dovuto. Io esco
con uomini che possono essere considerati tali e non mocciosi che sanno solo
vantarsi di chi i loro genitori sono e chi saranno per quello. Inoltre…senza
offesa ma non mi faccio le teste di cazzo
Si girò prendendo la borsa e sorrise a Seth- tempismo
perfetto, Seth vieni a casa mia pomeriggio?
Lui si riprese subito- certo
-Ottimo- disse Roze- andiamo a mangiare in caffetteria? Qui c’è
una cattiva compagnia e non la giusta cattiva compagnia.
Detto quello la ragazza si trascinò i ragazzi fuori dalla
mensa lasciando uno zuppo Brayden a fare una faccia che prometteva guai- quel
cazzo di lupo…
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