Capitolo 28: I’ve had enough
Saph era seduta al suo pc a controllare le telecamere quando
vide il pacco arrivare. I suoi avevano rimesso le telecamere, non trovando le
sue. E per fortuna erano loro le spie professioniste.
-Sei sicuro sia una buona idea? –chiese il padre
-Non abbiamo scelta…anche a costo di drogarla…- disse la
madre
Saph ruotò gli occhi.
-Dobbiamo andare in missione, mettilo nella cassaforte per
ora, Sapphire non sa la combinazione- disse il padre
La madre annuì- quanto staremo via?
-Tre giorni se tutto va bene, i Reapers non sono interessati
a Sapphire quindi siamo al sicuro- disse il padre
-Perché dovrebbero volerla? –chiese la madre
-Ricatto a noi? –propose il padre- sbrigati, sai come sono i
capi
Saph attivò la telecamera nella stanza della cassaforte e si
concentrò sulla password- bingo
-Sapphire! –urlò il padre- io e tua madre andiamo in viaggio
di lavoro!
Saph ruotò gli occhi e si affacciò dalle scale- non me ne
può fregare meno!
-Sapphire non è modo di rispondere a tuo padre! –urlò la
madre
-E cercare di drogare tua figlia lo è!? –chiese Saph-
sparite non voglio vedervi.
-I ragazzi possono venire a farti compagnia- disse il padre
con un sorriso
-Se intendi Max e compagnia preferisco spararmi che averli
intorno. Se ti riferisci ai miei amici…non li inviterei in questa casa nemmeno
morta, non sia mai che gli facciate qualcosa- disse lei
-Sapphire Max e i ragazzi sono tuoi amici- provò la madre
Saph la guardò male- sono pezzi di merda, non amici mamma.
Sparite. Spero il vostro aereo precipiti e solo voi due ci crepiate dentro.
-Sapphire! –disse il padre
-Dopo ciò che mi avete fatto ogni mio sentimento per voi è
diventato odio- replicò lei sbattendo la porta e chiudendosi in camera. Tornò
alle telecamere per ascoltare il resto della conversazione.
-Le passerà –disse il padre
-Ovvio –replicò la madre –andiamo su
Saph li guardò uscire e disattivò le telecamere dei suoi,
attivando uno dei filmati statici che aveva tra i suoi file.
Scese le scale e aprì la cassaforte, usando guanti per
extra-protezione.
Prese il pacco e attivò il calore dei guanti- vediamo cosa
c’è qui…
Il calore dei guanti seccò la colla dell’adesivo e aprì il
pacco senza dar segni di apertura.
Saph alzò uno dei dodici barattoli di pillole- un bel po’ di
narcotici…mi vogliono drogare a letto ora? Fantastico…
Rincollò l’adesivo e chiuse tutto.
Prese la borsa e uscì con la moto di corsa verso la base.
Non potevano stare un secondo di più lì.
****
-Sono a casa- sospirò Saph pronta a sentire il silenzio,
invece…
-Mancavi solo tu- disse Hunter
-Tutti qui? Come mai? –chiese Saph
-Liti- disse William- e siamo leggermente scappati di casa…
-E ora stavamo discutendo su chi ha il genitore peggiore-
disse Kat
-Posso vincere facilmente io- disse Saph- dodici flaconi di
sonniferi parecchio potenti sono stati recapitati oggi, i miei mi vogliono
tenere quasi in uno stato comatoso pare
-Vinci tu- concordarono gli altri
-Che si fa? –chiese Logan
Saph li guardò- sapete cosa? Ne ho avuto abbastanza.
Passeremo durante la notte nelle vostre case e prenderemo ogni cosa di vostra
proprietà e portatela qui. Poi venite a casa mia con me e datemi una mano a
portare tutto di mio qui anche. Tutto senza telecamere e micro-cip ovviamente
-E poi? –chiese Chris intuendo che non aveva finito
-E poi i Reapers rapiranno Sapphire nel cuore della notte
mentre è sola in casa, lasceranno un messaggio ai suoi e Saph non sarà più
presente nella casa dei Silvergunn- disse lei con un sorriso
I ragazzi si guardarono e Hunter sorrise di più- ho sempre
voluto rapirti principessa.
Saph sorrise. Era ora di passare alla terza fase del suo
piano…
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