Capitolo 3: Outside?
-Questi sono assolutamente principianti! –disse Jackson dopo
aver ricevuto un aggiornamento di come avevano catturato i soldati gli altri
Harley guardò le armi- sbaglio o queste sono quelle con cui
giocavamo da piccoli tesoro?
Jackson annuì- chi diavolo è a comando di questa unità di
incapaci!?
Harley gli diede un bacio- calmati su.
Jackson era un uomo che avrebbe potuto tranquillamente
salire di rango nei militari senza problemi. Era figlio di un soldato di élite
che l’aveva addestrato fin da piccolo e gli aveva insegnato ciò che lui aveva
poi migliorato e insegnato ai ragazzi. Per lui era impensabile che un soldato
dello stesso rango del padre, o anche solo un semplice soldato, potesse fare
errori così gravi e condannare a morte la sua unità. Lui era il primo di tutti
ad essere severo con se stesso sulle sue doti di combattimento, era il
migliore? Senza ombra di dubbio, era anche per quello che era a comando della
sicurezza della loro base, ma ciò non cambiava nulla. Per Jackson non era
abbastanza forte. Lui voleva evitare che chiunque sotto di lui rimanesse
ferito. Vedere un comandante così idiota da non preparare i propri uomini…
Jackson sospirò- questo è ridicolo. Chi diavolo sono questi
tra parentesi?
-Secondo i documenti che abbiamo rinvenuto- disse Alexis-
sono soldati del nostro continente…cioè quelli del nostro stato
Jackson la guardò completamente incredulo- STIAMO
SCHERZANDO!?
Harley la guardò altrettanto stupita- non possono essere gli
stessi soldati! Il padre di Jackson era ventimila volte più attento di loro!
Ivan annuì- eravamo altrettanto stupiti.
-Che si fa dunque? –chiese Daphne
-La loro missione tra parentesi- disse Alexander tirando
fuori un foglio- era di recuperare i risultati dell’esperimento. Non credevano
ci fossero superstiti.
-I cadaveri da soli si sono spediti secondo loro?! –disse
Evelyn incredula- ma quanto sono idioti!?
David controllò il documento- non sono molto intelligenti di
sicuro…
Evelyn sospirò- e noi che ci preoccupavamo di non essere
preparati…
Harley li guardò- i loro livelli di sicurezza sono
assurdamente deboli. Sono entrata usando il computer di loro proprietà su
quello in superficie.
Jackson sbuffò- dio santo come diavolo fanno a essere vivi…
-Che dicono i dati che hai trovato? –chiese Alexander
-Prima di tutto. È scoppiata una guerra quando abbiamo perso
i contatti- disse Harley- tuttora è in corso una guerra.
-Fantastico…se questi sono i soldati possiamo gettare la
spugna- disse Jackson
-Molto irritato o sbaglio? –chiese Daphne
-Ovvio che lo è- disse Ivan- il padre era un eroe militare,
vedere che questi sono considerati soldati è orribile
Harley annuì- comunque. Sono correntemente in un periodo di
pace e hanno ancora questa zona in zona neutrale. C’è stato un secondo scoppio
di guerra, ma stavolta non umana…
-Non umana? –chiese Evelyn
-Robot o cyborg o qualcosa del genere- disse Harley- chi ha
fatto il documento non sa distinguere le differenze a quanto pare.
-Non commento va- disse irritato Jackson, stavolta perché
sapeva quanto Harley ci tenesse alla tecnologia.
-La missione non è della sede ufficiale comunque. Questi
sono soldati della ribellione- disse Harley
Tutti la guardarono- ribellione?
-Il governo si è diviso durante la guerra, quello sotto cui
lavoravano i nostri genitori è ora considerato la ribellione. Sono sotto il
comando di qualcuno a te famigliare tra parentesi Jackson
-Ovvero? –chiese lui
-Generale Theodor Grey –disse Harley
-Era quello che addestrò papà –disse Jackson- non posso
credere che questo sia il nuovo livello…
-Non lo è- disse Harley- sono reclute queste, l’unico con
esperienza militare è quel James Black, hanno deciso di prendere l’iniziativa e
di scendere qui sotto nella speranza di trovare un modo per vincere la
ribellione e poi le due guerre in corso, a quanto pare però non hanno
intenzione di andare contro i cyborg o robot…se qualcuno potesse imparare la
differenza…ma sono intenzionati a coesistere con loro. La loro decisione di
venire qui è stata fuori dagli ordini MA l’hanno fatto perché temevano che
l’altro lato venisse da noi prima.
-Che si fa quindi? –chiese Ivan
-Li facciamo parlare- disse Jackson- e poi decidiamo
Harley annuì- intanto controllate che tutto sia in ordine e
preparate il piano di evasione in caso ci serva. Ho la sensazione che dovremo
mettere piede fuori dalla base molto presto
-Perché? –chiese Daphne
-Perché il generale ha appena saputo dove si trovano i
ragazzi e sta venendo a prenderli per le orecchie in pratica- disse Harley- dopo
farò una video-chiamata con lui. Jackson sarai al mio fianco?
Lui annuì- come sempre.
-Bene- disse lei- andiamo da quelli che saranno ormai
terrorizzati.
***
Jackson tolse la benda e il bavaglio ai soldati mentre
Alexis rimosse le cuffie.
James lo guardò- tu…
-Oh non guardarmi così. Sei privo di allenamento vero e
proprio. Un addestramento DA FINIRE e vieni qui con delle reclute a fare l’eroe.
Per piacere sta zitto che fai più bella figura- disse Jackson calmo ma comunque
ancora infastidito dalla mancanza di allenamento dei ragazzi.
-Risponderete a delle nostre domande- disse Harley-
contatteremo il vostro generale e ci accorderemo con lui su dove mollarvi. Non vi
verrà fatto male SE non farete nulla di stupido e collaborerete chiaro? E non provate
a mentirci. Vi ho iniettato un siero della verità.
Loro annuirono. James sospirò- cosa volete sapere?
-Perché siete qui per iniziare- disse Harley
-Pensavamo di aiutare i nostri superiori e il nostro paese –ammise
lui
L’interrogatorio fu veloce. Non avevano molto da dire visto
che avevano poche informazioni e Harley aveva trovato la maggior parte delle
cose sul loro pc.
-Starete qui con Ivan- disse Jackson- non voglio sentire
volare una mosca o vi beccate un’altra dose di narcotico. Non ho intenzione di
fare da babysitter a dei mocciosi. Intesi?
I soldati annuirono. Harley fece segno di slegare James-
facciamo una chiamata a casa su…
***
-Dove diavolo pensavi di andare Black!? –chiese infuriato un
uomo dai capelli grigi e occhi scuri
-Mi spiace generale Grey noi…- iniziò James
-NON MI INTERESSA COSA DIAVOLO VOLEVATE FARE. HAI IDEA DI
QUANTO DIAVOLO DI PERICOLO HAI MESSO SULL’INTERA MISSIONE?! –chiese, urlando,
il generale
James abbassò la testa.
-Siete assolutamente…- iniziò il Generale
-E finiscila vecchiaccio- disse Jackson facendo spostare
James fuori dalla visione della telecamera- se lui è qui, impreparato, la colpa
è di chi l’ha addestrato! Sei tu che hai messo lui in questa posizione e l’ultima
cosa di cui tu puoi lamentarti è il suo comportamento!
Il generale si congelò- Johnson…com’è possibile che tu sia
vivo?
Harley si sedette al fianco di Jackson- non è il tuo Johnson
Teddy Bear
Il generale la fissò- quel nome lo usa solamente Alexandra…sei
identica a lei…chi diavolo siete?
-Io sono Elizabeth Harley Schuyler- disse Harley- a capo
degli ultimi superstiti del rifugio. In questo momento i suoi soldati sono
sotto nostra custodia. Li abbiamo neutralizzati e imprigionati quando sono
scesi qui senza richiedere permesso.
-Io sono Jackson Johnson- disse Jackson- figlio del soldato
di élite Johnson
Il generale fece un respiro- pensavo…oh dio…da quanto siete
là?
-Siamo qui da anni –disse Harley- i nostri sono morti ma noi
eravamo comunque vivi.
-Quanti siete? Quali famiglie hanno avuto figli? Perché non
abbiamo ricevuto dati e…- iniziò lui
-Si calmi- disse Jackson- abbiamo perso contatto, l’ultima
cosa che potevamo fare era dare informazioni che potevano venir rubate. Siamo
otto superstiti. Quattro ragazze e quattro ragazzi. Le famiglie sono: Schuyler,
Johnson, Miller, Roggers, Williams, Hills e Stuart. Abbiamo due Miller,
gemelli. Tutti sui vent’anni eccenzion fatta per Harley che ne ha diciannove.
Il generale annuì- hai l’aspetto di chi sa come combattere
-Tutti noi sappiamo difenderci. Ho personalmente addestrato
l’intera base. Sappiamo come uccidere, sappiamo come combattere e sappiamo come
mettere ko i suoi soldati- rispose Jackson
Lui annuì- voglio incontrarvi. Abbiamo ancora famiglie qui…ancora
c’è la madre di Alexandra qui…so che non vorrete uscire e che non avete ragione
per fidarvi ma…
-Ho controllato i dati del computer e della vostra base-
disse Harley- troppo facili da hackerare tra parentesi. Come capo del rifugio
la decisione verge su di me. Non tollererò di venire considerati un gruppo di
mocciosi. Se volete il nostro AIUTO allora vi conviene darci diritto al
comando. Lei è chi è a comando della ribellione giusto? Voglio equo-ruolo al
suo e la possibilità di andarcene se considereremo ciò che fate fuori dalla
nostra zona di confort. Se credete che daremo voi le nostre armi potete scordarvelo.
Gli unici che possiamo usarle e sappiamo usarle siamo noi. Se volete usarci
verrete uccisi. Siamo stati soli e non abbiamo nessunissima intenzione di venir
sfruttati in nome di una causa che noi non abbiamo mai scelto. La mia parola
deve valere quanto la tua. Altrimenti puoi considerare i tuoi soldati nostri
prigionieri di guerra.
Il generale annuì- avrai una posizione di comando. Da ciò
che ho capito non sembri aver problemi in ciò…sei…molto simile ad Alexandra e a
quel pazzoide di mio nipote Jonathan…
Harley sorrise- a differenza loro, noi abbiamo più
esperienza e conoscenza. Se vuole una mano l’avrà ma in cambio…
Lui annuì- ho capito. Verremo a prendervi e…
-Non è necessario. Ho visto le coordinate della vostra base-
disse Harley- siete poco distanti. Ci incontreremo all’uscita del tunnel di
emergenza che ha come apertura una zona vicino alla vostra base. Aspettate ai
confini del bosco e verremo domani mattina. Una delle prime cose che andrà
fatta è un miglioramento della sicurezza
-E un decente addestramento delle truppe. Questi sono
mocciosi e i loro modi di comportarsi e atteggiamenti sono altamente infantili.
Li avrei potuti uccidere senza nemmeno andarci giù pesante- disse Jackson
Il generale annuì- vi aspetteremo allora. Per ora trattate i
nostri soldati come preferite
-Un’altra cosa. Il rifugio rimarrà accessibile solo a noi
otto e a chi noi decideremo, altrimenti imposterò delle misure di sicurezza che
uccideranno a vista chi non è benvenuto- disse Harley
Il generale annuì- ricevuto.
-Controlli i suoi soldati- disse Jackson- la prossima volta
potrebbero non essere così fortunati
Il generale annuì- cos’è successo al tuo occhio?
Jackson sfiorò la cicatrice e sorrise piano, guardando un
secondo Harley con un ghigno- chissà
Harley ruotò gli occhi chiudendo la chiamata- David
riportalo con i soldati.
Lui annuì portando via James.
Harley sospirò- sei sicuro di voler andare in superficie
Jackson?
Lui annuì- ci servono risposte e lo sappiamo entrambi che
non siamo i tipi da non infilarci in questo genere di cose.
Lei annuì- speriamo di non dovercene pentire
Lui sorrise dandole un bacio- l’unica cosa di cui mi pentirò
e dover aspettare per averti
Lei lo colpì piano- scemo.
-Scherzi a parte, sappiamo entrambi che faremo a turni per
tenere d’occhio quei mocciosi- disse Jackson
Lei gli diede un bacio- vorrà dire che ti rapirò dopo il tuo
turno…
Lui sorrise- mi piace l’idea…- perse il sorriso e sospirò- Harley
se ci trovassimo bene fuori…non…mi lasceresti per un altro vero?
Harley rise- non credere che ti libererai mai di me. Specie per
ciò che mi hai lasciato fare in passato e continui a lasciarmi fare…non ti
lascerò mai Jackson, non abbandonerò mai te o i ragazzi
Lui sorrise baciandola- bene…perché sarò molto possessivo su
di te cara…
-Uhm…lo spero bene- sorrise lei baciandolo piano- su
sistemiamo tutto, il prima finiamo i turni il prima ti ho nel mio letto
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