Capitolo 20: This will be problematic
Ace fece segno a Aaron di sedersi sul divano di fronte a
lui.
Althea si sedette al fianco del padre mentre gli altri
sangue di lupo erano molto agitati e preferirono sedersi sul divano più
distante possibile da Ace.
Ace era una leggenda per loro. Un lupo che da solo aveva
saputo abbattere ogni norma sociale creata.
Gli Alpha stessi lo temevano nonostante lui fosse un Omega
di origine.
Gli Omega erano lupi senza branco, di solito eri stato
cacciato da un branco ma nel caso di Ace…lui era nato senza branco.
Vi erano leggende su come, dopo aver compiuto dieci anni,
avesse ucciso a mani nude un cacciatore che aveva aggredito la madre.
A dodici restò orfano ma invece di morire come molti giovani
lupi senza branco, lui non fu un superstite, oh no…lui prese le redini della
sua vita in mano e la tirava dove e come voleva lui.
Ace ebbe il primo momento di gran terrore generale verso i
tredici anni quando, da solo, sconfisse e soppresse tre figli di un Alpha molto
aggressivo.
Quando l’Alpha decise di combatterlo…beh non fu Ace quello
che perse il titolo quel giorno.
Era Alpha, ma rifiutò il titolo in favore del figlio
illegittimo della moglie dell’Alpha che era non solo di buon cuore ma divenne
un eccelso Alpha. Ace quella volta dimostra la poca sete di potere che aveva e
la sua sete invece di decisione.
Ace nel giro di due anni divenne l’incubo degli Alpha. Eri
un Alpha cattivo? Ace veniva a prendere la tua corona e non la teneva, oh no,
lui la dava a un giusto sovrano. Forse era l’ultima parte la più spaventosa.
Lui non lo faceva per il ruolo, era anzi completamente
indifferente al fatto che era un Omega.
Ebbe uno scontro anche con un sovrano dei sangue di lupo,
quello precedente al padre di Aaron, quando aveva circa quindici anni.
Lo scontro con il più forte sangue di lupo durò meno di
quindici minuti e chi era presente dichiarò che Ace ci stava giocando e che non
era una vera lotta ma che “sembrava stesse giocando con un moccioso e non
combattendo con il sovrano, era velocissimo e di estrema forza, ma non sembrava
essere al suo massimo. Probabilmente si stava trattenendo e la cosa è ancora
più inquietante”.
A sedici anni incontrò per la primissima volta la sovrana
dei vampiri e fu per lui amore a prima vista, purtroppo la donna era già
sposata e si rifiutò di rovinarle la vita, preferendo vederla felice con altri
che con lui infelice.
Aveva diciassette anni quando divenne alto membro del
consiglio dei sangue di lupo e del controllo internazionale degli esseri
sovrannaturali dove il suo ruolo era quello di eliminare chi causava problemi.
Aaron venerava quell’uomo. Era il suo idolo come quello di
ogni giovane sangue di lupo esistente sulla faccia della terra.
Ace non solo era potente e impavido, era giovane. Ace aveva
di fatto appena trent’anni ora.
Ora usciva fuori che la sua mate, l’imperatrice vampira,
aveva deciso di sposarlo e a giudicare da come era vicino ad Althea il
matrimonio non era per nulla fuori dal comune per la figlia del precedente
matrimonio della madre. A dirla tutta Althea sembrava considerare Ace come suo
padre senza nessun problema o esitazione. Beh infondo aveva quattro anni quando
l’uomo aveva sposato la madre.
-Dunque… -disse Ace tranquillo- sei il mate di mia figlia…
Aaron annuì, non importava se era il suo eroe, Althea era la
sua priorità- si, lo sono.
-E l’hai già sposata- disse Ace
-Con il suo consenso- sottolineò Aaron- e anche se le
circostanze in cui l’ho marchiata sono…poco belle per entrambi, non mi pento di
averlo fatto…avrei preferito fosse in una situazione migliore, magari
incontrando le nostre famiglie prima…ma…
Ace annuì- ciò che è fatto è fatto, non rimanere sul
passato. È stupido e come futuro sovrano devi mantenere i piedi nel presente. Mate
di mia figlia o meno, se sei un crudele Alpha io ti rimuovo prima ancora che tu
possa dire una parola
Aaron annuì deciso- come è giusto che sia
Ace gli sorrise- vedi di fare il bravo allora…mi piaci
ragazzo.
Aaron lo guardò illuminandosi- quindi…?
-Hai la mia approvazione –disse Ace tranquillo
-Grazie –disse Aaron
-Ma…- disse Ace- non sono io quello che sarà duro da
convincere…mia moglie è molto ma molto più feroce di me Aaron.
Althea gli sorrise- oh non lo è…
-Ha detto che manderà Thomas alla ghigliottina per avermi
dato del “sacco di pulci” –disse Ace alla figlia
Althea ruotò gli occhi- andrà bene
Aaron annuì prendendole la mano. Per qualche ragione aveva
una brutta sensazione riguardo incontrare la madre di sua moglie.
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