Capitolo 30: Royals Academy of Tales
Ci sono storie che vengono finite prima ancora di essere
scritte.
Ci sono storie che vengono lette ma mai finite.
Ci sono storie il cui finale cambia a seconda di chi lo
legge.
E poi c’è la storia che tu stesso scrivi.
La storia della tua vita. La tua favola.
Robert era sempre stato un tipo che non seguiva le regole.
A essere sinceri la sua favola sarebbe stata una di quelle
che non avrebbe avuto un buon finale.
Fare il principe o il cattivo? Non era per lui.
Quando aveva trovato quella chiave non pensava avrebbe
ottenuto quel potere.
Non credeva esistesse il ruolo di Narratore a dirla tutta.
Questo gli dava modo di colpire chi doveva essere fermato.
Se pensavano che lui fosse forte…non avevano visto cosa sua
figlia poteva fare.
Roseline non era un Narrator.
Roseline era una Writer.
Lui poteva solo Narrare, lei poteva però creare.
An invece era una Punisher.
Se lui poteva solo Narrare e quindi aveva un forte limite in
ciò che poteva fare.
An poteva solo Punire e quindi poteva solo colpire chi era
effettivamente nel torto.
Roseline invece poteva modificare la storia a suo piacere
senza che nessuno potesse fermarla.
-Grazie dei libri Robert- disse la vecchietta
-Oh si figuri signora, se arriva il nuovo volume glielo
faccio portare da suo nipote –sorrise Robert
-Sei un così caro ragazzo –rise lei
Robert le sorrise guardandola uscire- buona giornata
-Anche a te caro
Controllò l’orologio e decise di chiudere il negozio.
Aveva altro da fare prima di poter tornare a casa da Circe,
inoltre Roze, i bambini e il marito Seth sarebbero arrivati per cena quella
sera.
Era vero. Lui poteva solo narrare.
Ma non era l’unico compito che aveva.
Girò il cartello con la scritta chiuso e si assicurò di
mettere tutto in ordine prima di andare a fare ciò che doveva fare.
Quella era la parte del lavoro che preferiva.
Prese il libro che aveva nella cassaforte e sorrise piano
prima di metterselo sotto il braccio e prendere un pesante mazzo pieno di
chiavi.
Accese la luce scendendo le scale della cantina e entrò poi
in una stanza piena di libri incatenati al muro e chiusi da pesanti lucchetti.
-Buongiorno ragazzi…come state oggi?
Si sentì un mormorio sinistro ma nessuno rispose.
Robert camminò per i lunghissimi corridoi lunghi come
labirinti e salì una scala poggiata ad uno scaffale.
-Hey papà –sorrise guardando il libro- il tuo figliolo
prediletto è qui
Robert alzò il libro prima di metterlo nello scaffale dove
subito delle catene avvolsero il volume e il lucchetto apparì bloccandolo.
-Cercate di fare i bravi…sarete qui per il resto
dell’eternità o…beh…finché non avrò bisogno di legna per il fuoco…
Scese le scale e si diresse verso l’uscita, prima di uscire
e chiudere a chiave sorrise e disse- fate i bravi, la bibliotecaria non ama
sentire rumori.
Il buio tornò sovrano nel momento in cui Robert uscì e di
nuovo si sentì un battito disperato. Il nuovo prigioniero però non sapeva
quanto pericoloso fosse far rumore. La “bibliotecaria” corse tra i corridoi
appena sentì un suono.
Robert si poggiò alla porta e sorrise allegro quando sentì
un urlo di dolore da parte del sotterraneo.
-Vedremo quanto dura la tua ribellione o quanti arti la
bibliotecaria ti strapperà…infondo una pagina per volta fa molto più male che
finire nel camino…
Sorrise uscendo dal negozio con calma. Era proprio una bella
serata quella.
~The End~
Storia stupenda!! Sei bravissima!! 😁
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