Capitolo 28: Hey jerk, I am
the…
Robert guardò il principe dare fuoco ai due libri.
-Soffrirai nella tua morte! –rise quello
-Ma siamo sicuri che tu sia dei buoni? –chiese Robert
stranito
-Perché non brucia? –chiese Biancaneve
-Perché non è la mia storia? –chiese ovvio Robert
-I tuoi erano…- iniziò lui
-Si ma io non ero l’erede di nessuna delle due favole genio-
disse Robert
Circe rise- oh cielo…
Roze sorrise piano- così impari a mandare un bambino a
spiarci caro!
Brayden guardò il figlio- quando…
-L’abbiamo visto fin da subito –disse Roze- chi è così
idiota da parlare delle sue debolezze in pubblico?
Robert sorrise- mio caro fratello, che ironia della sorte ti
comporti come le sorellastre della tua stessa favola…sai qual è il mio ruolo?
Il principe strinse la spada- il morto
Robert bloccò la spada con due dita senza fatica- oh
boy…secoli di vita e ti comporti come un ragazzino…
-Sta zitto!
Robert sospirò e lasciò andare la spada, iniziando di nuovo
a evitare ogni colpo- sei patetico
-Sta zitto!
Brayden fece per prendere la spada ma venne fermato da un
raggio di luce elettrica. Roze era in piedi sul muretto e scese nell’arena-
Roseline non preoccuparti non ti farò male io…
-Che peccato…io ho intenzione di fartene- disse lei- non
osare intrometterti
Erik provò a colpirla ma Damon fermò la spada rompendola-
razza di…
-Non sfiorare mia madre figlio di puttana che non sei altro-
disse Damon scaraventandolo lontano
An bloccò il colpo di energia di Samantha- no…
An sorrise attivando in parte i poteri, ovvero i capelli
ripresero il color pece- oh fatti sotto cara, non vedo l’ora di farti a pezzi…
Robert sospirò bloccando di nuovo la spada del principe
azzurro. Lo scaraventò contro una colonna e si avvicinò camminando con le mani
nelle tasche.
-E il povero principe credette ancora una volta che potesse
avere una possibilità contro di me- disse in un tono quasi di lettura- ma folle
era colui che da topo provava ad uccidere il leone…
-Finiscila! –urlò il principe rialzandosi per colpirlo
-E la gamba sua era rotta- disse Robert
Il principe cadde a terra dal dolore.
-E le forze lo abbandonarono –disse Robert- non poteva più
combattere.
Il principe lo guardò terrorizzato.
Robert sorrise- e i suoi assistenti furono ridotti in catene
al muro dell’arena che lui aveva voluto usare in quella folle lotta che già
dall’inizio era finita.
Prima che qualcuno potesse reagire tutti i buoni erano
legati da catene al muro. I figli guardavano impotenti i genitori, i cattivi
non erano sicuri se o meno essere felici di avere Robert dal loro lato.
Robert sorrise ritornando al centro della scena e facendo un
inchino togliendosi il cappello- lasciate che mi presenti. Mi faccio chiamare Robert
e sono il Narratore.
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