Capitolo 24: He was bad…
Il matrimonio combinato dei suoi genitori non era andato a
buon fine come il 90% dei matrimoni combinati.
Il loro tuttavia era davvero andato male.
Alexandra era una donna di onore, con gran cuore e una forte
volontà rivolta alla salvezza della propria gente.
Suo marito era…un uomo avido, egoista e con l’unico
desiderio di potere.
Le nozze non erano iniziate male ma quando l’uomo aveva
capito che lei NON avrebbe ceduto potere a lui…diciamo che andarono molto
peggio.
Alexandra era una donna decisa e sapeva che se voleva
rimanere al trono doveva avere un figlio e allontanare quell’uomo.
Ebbero una figlia nel peggiore momento possibile della loro
relazione al tempo.
Althea era una bambina d’oro.
Non dava fastidio, ascoltava i genitori e fin da piccola
venne considerata un genio che avrebbe portato l’impero a una generazione
gloriosa.
Ciò rendeva orgogliosa Alexandra, che ora veniva posta sotto
le pressioni di dare il prima possibile il ruolo di regina così che potesse
prendere poi il trono da lei immediatamente.
Il padre di Althea non ne era felice. Lui che sperava di
prendere il trono alla “accidentale” morte di Alexandra ora aveva un problema.
Althea avrebbe preso il trono anche se Alexandra sarebbe morta quando la
bambina aveva tre anni.
Intanto i tradimenti avevano portato l’uomo tra le braccia
della madre di Regina e lui aveva trovato in Regina la perfetta figlia per i
suoi piani. Una stupida ragazzina il cui unico interesse erano i soldi. Si
sarebbe lasciata condizionare e avrebbe portato la corona sotto sua influenza.
Convincere Regina che sarebbe stata…beh una regina…non fu
dura per lui. La convinse a diventare amica di Althea nella speranza che
potesse convincerla a rinunciare alla corona.
Althea odiava il padre fin da piccola a dirla tutta.
Lui sempre l’aveva cercata di convincere a rinunciare alla
corona o a manipolarla in qualche modo.
Althea era più furba di lui purtroppo.
Regina era stupida e si lasciò sfuggire che il padre di
Althea l’aveva contattata e aveva un affare con la madre.
Per Althea fu la goccia che fece traboccare il vaso quando
quella sera, tornata a casa, sentì l’ennesima lite dei suoi.
Lite in cui sentì il padre dire le parole “ti ucciderò e
prenderò la corona e quella mocciosa farà una brutta fine se non mi lascerai il
potere”.
Il telefono le cadde sott’occhio in quel momento e non
riuscì a non prenderlo in mano.
Il numero le era stato insegnato da Frederick, uno dei
tantissimi servi che detestavano a morte il marito di Alexandra.
Compose il numero mentre sentiva le urla ben conscia delle
conseguenze e lo denunciò.
Non ci volle molto per farlo “sparire”.
Non sentì senso di colpa.
Non sentì rimorso.
Sentì una cosa però.
Sollievo.
Era finalmente finita con quell’uomo ma non era finita.
Doveva sbarazzarsi di chiunque altro era con lui: le sue
amanti, i suoi aiutanti…
Fu semplice per le amanti. Fu sua madre a sbarazzarsene
certo…ma fu lei a farle trovare una lista accurata.
La madre di Regina finì alla ghigliottina come ogni altra
amante e chi aveva cospirato contro la corona.
Regina fu affidata ad un parente ma non era abbastanza per
Regina essere scampata alla morte. Lei voleva la corona ed era ancora convinta
che le toccasse di diritto.
Giorno dopo giorno provava ad avvicinare Althea ma non
riusciva e purtroppo per lei di nuovo Althea aveva raggiunto il suo limite. Era
ok cercare di usare lei ma…attaccare la sua famiglia, il suo Aaron?
Regina aveva perso il titolo…ora doveva perdere la testa.
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