WitchandAngel : Capitolo 49: The true

Capitolo 49: The true

Capitolo 49: The true

Nulla successe. Nessuno di loro provò a parlare. Se fosse stata una vera pistola Saph sarebbe morta.
Rabbia. Nessuno dei ragazzi riusciva a provare che rabbia in quel momento.
-Sapphire mamma e papà ti salveranno! –urlò Megan
“Che troia bugiarda. Se era un vera pistola sarebbe morta”
“Come fai ad essere così falsa?!”
Saph aveva abbassato la testa e quando l’alzò aveva uno sguardo annoiato e forse leggermente infastidito, era come se guardasse a degli insetti e non umani in quel momento- certo che per essere stronzi siete proprio figli di puttana eh?
-Sapphire non è modo di parlare a tua madre- la riprese Erik
-In una situazione dove ho una pistola puntata alla testa mi lasciate morire e ora mi riprendi? –chiese ridendo Saph- e poi…mia madre l’avete messa sottoterra insieme no? Insieme a mio padre…ho trovato i documenti miei cari. Sono la figlia di un’altra coppia che avete massacrato vero?
-Non è vero –disse Erik
Hunter lasciò la presa su Saph- che vuoi farne di loro?
-Sapphire? –chiese Max confuso
-Volevi ucciderlo no Scythe? –chiese Saph poggiando una mano sul petto di Hunter e sfiorandogli il viso- non puoi ucciderlo ma puoi fargli quanto male vuoi amore…
Scythe sorrise baciandola
“OMG sta tradendo Lady?!”
“Non ci credo…”
-Tradisci così la tua leader?! –chiese Sarah
-Chi diavolo siete?! –chiese invece Max
I ragazzi disattivarono i costumi con un ghigno- ci si rivede eh?
Logan sorrise vedendo tutti impazzire mentre i ragazzi ritornavano con i costumi attivi. Le loro famiglie stavano vedendo tutto e di sicuro era stato un colpo
Saph scoppiò a ridere mentre il costume si attivò- ah così sto meglio…
Megan la guardò- non può essere
-Cosa? Non dirmi che credevi che io fossi sotto il vostro controllo! Non solo sapevo del vostro lavoro e di come loro quattro fossero sotto i vostri ordini…ma ho anche manipolato le immagini delle telecamere- disse con un sorriso Saph- per essere spie siete parecchio inutili sapete?
-Attaccate! –urlò Erik
I ragazzi non aspettarono l’ordine di Saph per cominciare lo scontro, il 90% della loro intenzione era vendicarsi di come l’avevano trattata infondo.
In uno scontro diretto tra Saph e Megan la donna cercò di pugnalarla, senza successo- per essere una “mamma” facevi schifo sai? Sono felice che nessun figlio sia nato da due figli di puttana come voi
-Sta zitta! Ti abbiamo cresciuto con amore! –urlò lei
-Amore?! Cercando di manipolarmi come una marionetta? Preferisco l’odio se quello è amore! –disse Saph facendo volare il coltello lontano- arrendetevi e non vi uccideremo qui.
La lotta continuò per poco prima che praticamente tutti gli agenti dei due venissero fermati. Max ricevette particolarmente severe ferite da parte di Hunter che stava cercando di farlo soffrire senza ammazzarlo, anche se era tentato di farlo.
Megan corse a recuperare un coltello che era vicino all’impalcatura dove prima i ragazzi erano e si lanciò contro Saph. In un secondo di distrazione Megan la pugnalò al petto- è la tua fine…avrei dovuto lasciarti morire con i tuoi!
Saph afferrò il coltello per il manico e cadde all’indietro. Megan sorrise tirando fuori la pistola per aiutare suo marito e cercò di sparare a Hunter ma venne pugnalata alle spalle- cosa?!
-Megan! –urlò Erik ritrovandosi cinque colpi di pistola agli arti da parte di Hunter
Saph sorrise lasciandola cadere con un coltello in un punto che non le avrebbe causato la morte certo ma le avrebbe causato almeno una paralisi totale del corpo dalla vita in giù. Saph le sorrise- hai sbagliato coltello…quello era il nostro giocattolino…
La donna la guardò- perché…ci fai questo?
Saph piegò la testa di lato e sorrise- perché è ciò che vi meritate dopo ciò che mi avete fatto e volevate fare…Narrator!
Logan apparve sull’impalcatura con un computer in mano e sorrise mentre le telecamere lo riprendevano- i dati sono ora online Lady
Saph sorrise mentre degli agenti stavano avvicinandosi per catturare i colpevoli. Saph e gli altri raggiunsero con un salto Logan sull’impalcatura- tempo di andare
Lui annuì premendo un pulsante e in un colpo di luce i ragazzi erano spariti con uno dei loro congegni.
Era la fine dell’agenzia e del mondo di spionaggio per come lo si conosceva e una cosa era certa, le cose sarebbero cambiate e chi era ai vertici di quell’agenzia doveva muoversi a sparire ora…peccato che fosse troppo tardi.



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