Capitolo 29: Mom is back
Alexandra era una donna che poteva perdonare chiunque la
ferisse ma se si parlava di sua figlia, della sua adorata Althea, le cose
finivano male. Era una donna estremamente crudele se qualcuno faceva anche solo
un graffio alla figlia, di fatto fu capace di esiliare una vampira che aveva
tirato i capelli alla figlia per errore senza battere ciglio. Quando seppe che
il marito la voleva morta…beh la tortura fu qualcosa che tuttora riteneva
troppo gentile come cosa.
Alexandra era ciò che poteva essere considerato la fan
numero uno della figlia. Venerava Althea come se fosse una dea in terra e ai
suoi occhi la figlia non poteva commettere errori.
Althea si divertiva anche a manipolarla perché era
facilissimo farlo, anche se Alexandra sapeva che lei manipolasse Ace delle
volte era ignara di essere manipolata e stessa cosa Ace, lui sapeva che
Alexandra venisse manipolata ma non sospettava di essere manipolato da Althea. Nessuno
dei due sospettava però che Althea fosse così manipolativa infondo. L’unico che
sapeva del vero carattere di Althea era il suo mate Aaron e anche se lo sapeva
Aaron non era meglio, come molti dicevano infondo era simile di carattere ad un
giovane Ace il che non era una cosa buona, infondo Ace in giovane età aveva un
carattere simile a quello di un serial killer…
Alexandra odiava moltissimo l’idea di risposarsi e anche se
aveva iniziato ad uscire con Ace era più per essere soddisfatta sessualmente
che altro, quando Althea le disse che Ace le piaceva fu svelta a sposarlo però,
se Althea approvava era perfetto per lei. Infondo amava Ace ma non l’avrebbe
mai sposato senza la spinta della figlia che la convinse a dire sì.
Alexandra quando venne informata del matrimonio della figlia…diciamo
che era furiosa.
Per iniziare era fortemente contraria alla figlia come
sposa, certo avrebbe voluto vederla in abito da sposa ma darla a un uomo in
moglie? Mai. Alexandra era molto possessiva con la figlia a un livello che
sorprendeva tutti il fatto che riuscisse a starle lontano per più di un’ora.
C’era da dire anche che aveva tentato di chiuderla in una
stanza per averla solo per sé ma Althea l’aveva abilmente manipolata nel
portarla sempre con sé invece.
Non era una cattiva persona ma…beh poteva far sembrare i
demoni degli angeli se le sfioravi la figlia.
Quando rientrò in casa volle un’immediata convocazione di
questo suo “genero” e il sorriso che diede al marito mentre lo informava della
cosa fu inquietante anche per lui.
-Althea- sorrise Aaron stringendola alla porta- cosa…
“Usa il comportamento che hai con il consiglio o mamma ti
ammazza” disse lei mentalmente
Lui annuì riaggiustando subito il suo volto con un’espressione
più seriosa che ricordava molto un Ace giovane e seguendola nel soggiorno dove
Ace aspettava i due- Ace
Ace sorrise- bello vederti Aaron, il consiglio ti ha dato
problemi?
Aaron scosse la testa- per nulla
-Ottimo –sorrise Ace che non poteva negare di adorare Aaron
come genero, ignaro che anche il lupo avesse un leggero tocco di manipolazione
nelle sue vene ma mai quanto l’adorata moglie Althea e che aveva vinto tutti
con suggerimenti di Althea su come comportarsi e muoversi di fronte agli altri.
-Mamma? –chiese Althea
-Sta scendendo- disse Ace- buona fortuna ragazzo
Aaron annuì raddrizzandosi in una posa quasi da soldato.
Alexandra entrò nella stanza ed era evidente come la notte
la differenza con la figlia. La donna era alta e magra ma con curve che non
aveva problemi a far vedere, aveva lunghi capelli di un biondo antico e occhi
di un nero così scuro che non sembrava contenere un’anima quel corpo. Le labbra
rossa erano ferme in un’espressione vuota di emozioni, i suoi occhi erano
quelli di qualcuno che avrebbe voluto uccidere chi aveva davanti ed era così
che si sentiva, per lei Aaron era un nemico che aveva non solo preso l’innocenza
della figlia ma l’aveva anche sposata SENZA consultarla.
-Quindi lui è il lupo…- Alexandra sorrise ma il sorriso non
raggiungeva gli occhi ancora infuriati.
Aaron fece un inchino formale come Althea gli aveva
insegnato- vostra Maestà è un onore finalmente conoscere la donna che ha dato
vita alla dea che ho come mia mate
Alexandra sorrise leggermente alla cosa, per conquistarla
era facile, bastava saper come complimentare la figlia nel modo giusto e visto
che il suo potere speciale da vampiro era “ascoltare il vero” poteva capire chi
mentiva e chi no- oh dea?
Aaron alzò la testa e la guardò dritta negli occhi-
ovviamente, una meravigliosa creatura come Althea non può essere una semplice
creatura di questo mondo, dall’aspetto all’angelico carattere a come si
preoccupa per gli altri a come sorride a chi conosce…
Alexandra sorrise di più- oh?
Aaron continuò ancora sotto istruzione di Althea- mi deve
perdonare non essermi presentato prima a lei, sfortunatamente un vampiro di
nome Thomas mi ha mandato una lettera insultato vostra figlia e ho finito con
il perdere il controllo
Alexandra lo guardò- che diceva?
-Orride bugie- disse subito Aaron- infangare il nome di un
angelo come vostra figlia…temo di essere stato infantile e il mio desiderio di
ucciderlo mi ha portato a perdere il controllo
Alexandra annuì- come è giusto che sia! Quale idiota
oserebbe infangare la mia adorata principessa
Althea sorrise piano- oh mamma…
-Mi permetta di dissentire vostra altezza- disse Aaron- ma
Althea non è una principessa
-Ah no? –chiese Alexandra incerta se doversi arrabbiare o
no- e cosa sarebbe?
-Un’imperatrice discesa dal più alto dei cieli –disse Aaron
Alexandra sorrise, un sorriso sincero- e io che temevo tu
fossi…Althea hai trovato proprio un eccelso lupo eh? Mi ricorda un po’ tuo
padre in un certo senso, non credi ti somiglia Ace?
Ace sorrise- siamo andati subito d’accordo infondo è
probabile- anche per lui Althea aveva suggerito spesso come calmare la madre e
come conquistarla in fretta, di fatto era stata Althea ad aiutarlo a fare innamorare
di sé Alexandra.
Alexandra sorrise- dimmi Aaron caro, hai intenzione di
sposare nella legge vampirica Althea?
-Certamente vostra altezza- disse Aaron
-Oh chiamami pure Alexandra…anzi mamma- disse lei tutta
contenta di avere qualcuno che venerasse sua figlia come genero, era una donna
semplice da soddisfare infondo…se superavi il suo rivelatore di bugie che era
il suo potere- e dimmi quanti matrimoni?
-Pensavo di proporne almeno tre- disse Aaron sedendosi al fianco
di Althea come indicato da Alexandra ora seduta al fianco del marito- uno per i
sangue di lupo, uno per i vampiri e un terzo per tutte e due le parti insieme.
Alexandra annuì soddisfatta- e va bene se…
-Ovviamente –disse interrompendola Aaron- Althea pensavo dovrebbe
almeno avere tre vestiti diversi e ovviamente anche le cerimonie, dovranno
superare ogni aspettativa non crede? Infondo merita un matrimonio da dea…
Alexandra annuì con entusiasmo- fantastica idea!
Anche Ace sorrise- anche io lo stavo pensando
Aaron sorrise continuando al conversazione e ringraziando
mentalmente la sua mate per i suggerimenti. Infondo Althea come potere speciale
aveva “True Control”, un potere che le diceva immediatamente cosa l’altro
volesse sentire e poteva prevedere l’intero corso di una conversazione e
manipolarla a suo favore senza fatica.
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