Capitolo 9: Are you good or bad?
Ci sono tante domande che ancora non ho risposta.
Perché posso usare poteri di ambe due lati?
Qual è il mio ruolo?
Qual è il ruolo di mio padre?
Sono cattiva o buona?
Qual è la mia storia?
A quale favola appartengo?
Quanto sa mia madre di questa accademia e di mio padre?
Ha parlato con papà?
-Tesoro esco! –urla lei dal piano di sotto
Esco dalla camera e la guardo un secondo- hai un
appuntamento?
Lei si congela- no amore…devo…lavorare
Sta mentendo. Non sa mentirmi e mai ha saputo farlo, è
eccelsa a mentire agli altri ma con me non riesce.
-E come mai vestita così? –chiedo io
Mia madre sta indossando un vestito di un grigio-argenteo attillato
che arriva poco sopra il ginocchio, il coperto e ricoperto di pizzo ed è a
collo alto e senza maniche, da sotto il seno alla vita il vestito è stretto da
un complicato intreccio di nastri e poi la gonna è liscia. Le scarpe sono
eleganti di un argento simile al colore del vestito con tacco alto decorato da
incisioni di ferro sulla parte del tacco. Il trucco è semplice ma la fa
risaltare parecchio e i capelli sono stati messi in morbidi boccoli. Indossa i
suoi migliori gioielli e posso vedere che ci ha messo ore a prepararsi.
Lavoro un corno.
-Mi…andava di vestirmi un po’…carina- dice lei
-Beh mi sa che hai fallito, sei bellissima- dico io
guardandola mettersi il suo cappotto color crema- divertiti?
Lei mi sorride- a dopo tesoro.
Aspetto che vada via per mettermi il cappotto. Tempo di
diventare la stalker di mia madre.
***
Circe guardò la libreria dove voleva entrare da quando la
figlia le aveva dato il diario una settimana prima.
Il coraggio per cui era nota era sparito.
Posò la mano sulla maniglia dopo aver avuto uno o due
attacchi di panico e entrò.
Il campanello suonò piano e subito si sentì la voce di
Robert rispondere- sono sul retro. Un minuto è arrivo.
Circe si guardò intorno e tirò fuori lo specchietto
ricontrollando il trucco e i capelli per l’ennesima volta. La sua sola voce l’aveva
rimandata nel panico totale. L’avrebbe trovata ancora bella?
Si sporse da dietro uno scaffale e lo vide muoversi per la
libreria con un sorriso sulle labbra mentre sistemava alcuni nuovi arrivi su
degli scaffali.
-Sento dei tacchi quindi presumo sia una donna? –provò Robert
a fare conversazione- abbiamo ottimi nuovi arrivi da autrici donne di ogni età
se le interessano.
Circe provò a rispondere ma la voce non voleva uscire.
-Se mi dice cosa cerca glielo posso trovare –provò Robert
ancora intento a sistemare i libri
-C…ciao Emperor –disse pianissimo Circe uscendo da dietro
allo scaffale in modo che lui potesse vederla.
Il libro che Robert aveva in mano cadde a terra e si girò
piano verso di lei- Circe…
Lei sorrise timidamente, chiaramente indecisa se gettarsi
tra le sue braccia o darsi alla ritirata e correre fuori dal negozio.
Non ebbe il tempo di fare quella scelta che Robert l’aveva
già stretta.
Robert era un uomo alto e muscoloso, i capelli erano l’unica
cosa che lo faceva sembrare anziano a dirla tutta e ancora le faceva battere il
cuore all’impazzata con un semplice tocco.
-Circe…- mormorò lui stringendola
Lei si era praticamente arpionata a lui e non aveva
intenzione di lasciarlo andare.
Roze sorrise guardando i due così e uscì di soppiatto
girando il cartello chiuso mentre usciva. Robert quando andò a girarlo per
poter conversare con Circe senza interruzioni lo trovò già girato ma pensò di
averlo inconsciamente fatto con i poteri quando aveva visto Circe.
Neanche a dirlo, la donna tornò molto tardi a casa quel
giorno ma tornò con un gran sorriso sul volto e gli occhi ancora lucidi da quando
aveva probabilmente pianto.
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