Capitolo 21: You can’t see
him!
Il giorno dopo i genitori di Saph prepararono una squadra,
tra cui vi erano Max e il padre di Saph, per andare a dare una “lezione” a
Hunter.
Purtroppo per loro Saph e Logan avevano messo così tante telecamere,
microfoni e cimici ovunque che era impossibile per loro mancare tale
conversazione. Anche perché avevano messo cimici e telecamere anche nella base “Segreta”
dell’agenzia di spie della coppia.
Diciamo che avrebbero saputo se loro avevano detto ciao a un
collega figurarsi un piano di picchiare Hunter fino a che non avesse lasciato
Saph.
Problema era ora…come reagire?
Hunter, nonostante la calma apparente, era molto forzuto e
aveva una buona mira con i suoi pugni. Inoltre si era già allenato per
difendere Saph da attacchi corpo a corpo quindi…
Diciamo che avrebbero avuto un pessimo pomeriggio i suoi
aggressori.
William e Ethan erano in zona per riprendere e in caso di
pericolo aiutare Hunter.
Perché riprendere?
Perché se vuoi distruggere qualcuno pubblicamente cosa
meglio di un video virale?
-Avete finito di seguirmi? –chiese Hunter
Erik avanzò con Max al suo fianco e gli altri uomini- tu sei
il ragazzo di mia figlia?
Hunter lo guardò- e con ciò?
-Devi allontanarti da lei- disse Max
Hunter sorrise- dovrai uccidermi per fare ciò
Quando i ragazzi lo attaccarono però non si aspettarono che
Hunter facesse loro il sedere senza problemi. Spaccò le ossa di tutti e si
assicurò di tirare su per il collo il padre di Saph- stai perdendo tua figlia e
ti assicuro che noi siamo più che felici di prenderla
-Noi…? –chiese lui cercandosi di liberare
-Non sei l’unico che paga qualcuno per seguirla ma noi a
differenza tua non abbiamo piani di drogarla e stuprarla- Hunter lo scaraventò
in un cassonetto- resta nella spazzatura che sei. Lei è nostra.
****
Saph scese le scale di casa con dei pantaloncini corti e una
camicetta bianca che attirava lo sguardo sulle sue curve in una maniera
elegante ma leggermente sexy. Si fermò all’ingresso quando sentì la voce dei
suoi. I tacchi neri l’avevano fatta sentire mentre scendeva.
-Che volete? –chiese seccata e notò com’era conciato suo
padre, almeno avevano avuto la decenza di non riportare i ragazzi in casa dopo
la cena, Hunter ci era andato giù pesante con lui.
L’uomo le sorrise- sono caduto piccola non ti preoccupare
-Ti pare che me ne freghi qualcosa? –chiese lei
-Sapphire! –disse la madre
Saph la guardò- non mi interessa cosa vi succede. Questo non
hai capito.
-Il tuo ragazzo gli ha fatto questo! –disse lei
-Si certo –disse Saph con un sarcasmo così tagliente che era
evidente quanto poco le fregasse della cosa
-Sapphire! Come puoi difenderlo!? –chiese la donna
-Come tu puoi difendere degli stupratori, spiare tua figlia
e provare a drogarla. Scusa tanto se sei l’ultima persona sulla faccia della
terra che mi ispira fiducia. Potrebbe spararvi davanti a me e anche allora
sarei più prone a credere a lui che a due pezzi di merda come voi. Spero ti
abbia rotto una o due costole e che tu stia nel più tremendo dei dolori. Ora se
volete scusarmi ho un appuntamento
-Vestita in quel modo!? –chiese la donna
-Cosa? Se mi stuprano non pare fregartene visto che volevi
che Max lo facesse- disse Saph tagliente come una lama- cosa faccio o meno con
il mio ragazzo sono cazzi miei e purtroppo per voi…ho tutti i diritti legali di
farvi parecchio male dopo le prove che gli agenti hanno contro di voi. Cattiva giornata.
-Come può…- provò Megan
-Abbiamo sbagliato tutto –disse Erik
La donna lo guardò- ma…se lei non sta con Max potrebbero
ferirla…
-Ti rendi conto di cosa abbiamo provato a farle!? –chiese Erik
guardandola
Megan lo guardò- e ora cosa?
-Ora è troppo tardi per cambiare le cose- disse lui-
dobbiamo trovare un modo per…riportarla dal nostro lato…
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