WitchandAngel : Capitolo 20: I have a boyfriend

Capitolo 20: I have a boyfriend

Capitolo 20: I have a boyfriend

-Saph possiamo parlare? –chiese la madre entrando
Saph la guardò male- se devi
-Sapphire…vorremmo provare a sistemare le cose- disse lei- tra te e i ragazzi
-Ancora a prendere il loro lato!? –chiese Saph furiosa
-Voglio…voglio provare a capire il loro punto di vista- disse lei
Saph al guardò- sai…quando fai così mi chiedo se dovrei o meno accettare quella proposta…
-Sapphire? –chiese la donna
Saph la guardò- cosa vuoi?
-Una cena –disse lei- una sola cena tra te, noi e i ragazzi
-Così mi darete droga per stupro e mi farete rimanere incinta? –chiese lei
-Sapphire non…- iniziò lei
Saph la guardò- non provarci. Il mio cibo lo farò da sola e non berrò nulla o mangerò nulla toccato da voi.
Lei sospirò- perché fai così?
-Cosa pensi sia la causa di ciò? –chiese lei
-Sapphire io e tuo padre ti amiamo- disse la donna
-Così tanto che farmi stuprare e finire incinta sembra un’ottima idea vero? –chiese Saph
-Vogliamo il meglio per te- disse la donna provando a toccarla ma Saph tolse la mano con uno schiaffò
-Mi disgusti in una maniera che tu non hai idea. Ciò che sostieni sia amore io lo vedo come abuso. Se i tuoi genitori ti avessero drogata e fatta stuprare tu come reagiresti? –chiese Saph
Lei rimase zitta- è…per il tuo bene…
-Non lo è –disse Saph- vuoi la cena? La faremo in un luogo pubblico e io andrò con un’auto separata dalle vostre DA SOLA
-Non ti fidi di noi? –chiese lei
-Come posso fidarmi di voi dopo tutto quello che avete detto e provato a fare!?- chiese Saph
La donna chiuse i pugni e si morse la lingua- mi spiace…
-Fuori dalla mia stanza- disse solo Saph- ci vedremo stasera al ristorante in centro…quello che sono anni che mi promettete di visitare con me per i miei compleanni ma come sempre…lavoro viene prima di tutto.
-Sapphire…- provò lei ma si bloccò- ri…rimarrai a dormire stanotte qui?
-No- rispose subito Saph
-Ma…
-Non mi fido di nessuno di voi- disse Saph- sono tornata in questa casa perché non voglio pesare sui MIEI AMICI. Non sono tornata per voi e per ciò che mi riguarda…non siete miei genitori.
La donna si morse la lingua e uscì.
Saph mandò un messaggio veloce al gruppo e si preparò per la giornata.
***
Saph si sedette a capo tavola e, come aveva ordinato, i due posti al suo erano completamente vuoti e nessuno si sarebbe seduto lì.
Max le sorrise e provò ad abbracciarla ma un cameriere, pagato precedentemente da Ethan e William, decise di servire in quel momento l’acqua e prendere gli ordini e, seguendo le istruzioni, consegnare a Saph una rosa nera e dirle in quella che doveva essere un bisbiglio ma, seguendo gli ordini, era abbastanza forte da farsi sentire dall’intero tavolo un “Il tuo cavaliere oscuro ti aspetta dopo questa stupida cena e non vede l’ora di stare con te stasera” che fece subito una cattiva reazione di tutti al tavolo, cosa voluta da Saph. Voleva che soffrissero.
-Grazie- disse Saph giocando con la rosa
-Chi la manda? –chiese con un tono che prometteva guai Max
Il padre di Saph solo in quel secondo si accorse del carattere del giovane e cominciò a credere che forse aveva davvero messo la figlia in serio pericolo.
Purtroppo Saph aveva già deciso che farsene di loro e di certo non sarebbe stato un bel futuro.
-Che ti importa? –chiese Saph tranquilla, il ristorante era pieno di suoi clienti e guardie del corpo, non solo dal suo lavoro da Hacker ma anche membri fidati del fanclub che si era creato intorno ai Reapers che erano stati istruiti nel proteggere la ragazza in quanto lei era una “informatrice” dei Reapers e che quindi non avrebbero lasciato nulla ferirla nemmeno per errore.
-Sono il tuo ragazzo! –disse Max
Saph lo fulminò con lo sguardo- quanto diavolo sei stupido!?
-Sapphire! –la riprese la madre
-STA ZITTA- alzò la voce Saph facendola zittire- tra tutti tu dovresti tacere donna. Io provo a venire qui per parlare e lasciarvi spiegare cosa cazzo vi è preso ma no. Non ha senso. Io me ne vado
-Non vai da nessuna parte- disse il padre alzandosi- sono stanco dei tuoi…
Saph gli lanciò contro un coltello in pieno ristorante e, a sorpresa dei suoi “ospiti” alcuni clienti li puntarono con pistole o fucili- non hai capito una cosa “padre” …i miei sono capricci che hanno una pistola dietro a ogni minuto…l’ordinanza restrittiva sarà attiva da settimana prossima. Se vedrò uno solo di loro quattro una delle mie guardie del corpo avrà un bersaglio per il loro fucile da caccia…con permesso ho di meglio che attendere a questa farsa. Non aspettatemi a casa, dormirò fuori
-E dove? –chiese la madre
-Dal mio ragazzo- rispose lei facendoli congelare- si ragazzo che ho da parecchio tempo. Non siete così bravi a tenermi d’occhio eh? E giusto per informazione…l’avvocato che vi sta cercando di mettere in carcere è il mio futuro suocero…spero che passiate una serata di inferno- sorrise Saph allontanandosi verso la porta dove Hunter era appena entrato e l’aveva presa sotto braccio. Il ragazzo guardò i genitori di lei con il più crudele sguardo di cui era capace e la portò fuori.
-Quello…è il ragazzo che ci ha impedito di contattarla! –disse Loren
I genitori di Saph ebbero un brivido freddo correre giù dalle loro spine dorsale. Un pensiero solo era chiaro.
Quel ragazzo era la causa della ribellione della figlia ed era un pericolo, specie visto che pochi giorni prima i Reapers erano entrati in possesso di ogni informazione che la loro agenzie di spie aveva raccolto dall’inizio delle attività ad ora, quindi poteva essere un ostacolo dal proteggerla contro chiunque stesse attivamente minando la reputazione dell’agenzia e mettendo sul mercato informazioni che non dovevano essere scoperte.
-Dobbiamo separarli- disse la donna- a qualsiasi costo.
Poco sapevano che erano appena caduti nella tela del ragno e i Reapers non erano di certo innocui con i loro veleni.



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