Capitolo 25: Hi dad
Brayden si avvicinò a Roze- hey possiamo parlare?
Seth si avvicinò alla ragazza- No?
-Non ho chiesto a te- disse Brayden
-Se vuoi parlare con la mia ragazza e madre dei mie figli
devi chiedermelo- disse Seth
Brayden notò il pubblico che si era creato e decise di
sfruttarlo
-Quindi lei non ha il diritto di scegliere con chi parlare?
Seth capì subito cosa voleva fare, voleva far sembrare Roze
sua vittima- Roze può parlare con chi vuole, ma non mi fido di te da solo con
lei
Brayden sorrise- oh quindi non ti fidi di lei da stare da
sola con un uomo!?
Seth guardò Roze- non è questo il motivo. Ho piena fiducia
in Roze da sola con un uomo. Non ho fiducia che tu tenga le tue mani a posto
Brayden ruotò gli occhi- certo come no. Tu vuoi solo
segregarla!
-Tu sei tutto matto –disse Kat
-Lui la schiavizza! –disse Brayden
-E tu la vuoi stuprare! –disse Seth
-Meglio schiava che tua- disse Roze- e poi non sono schiava
Il principe azzurro si avvicinò- io avrei una soluzione
-Ecco lo stronzo capo che arriva- mormorò Seth
Roze guardò male l’uomo. Era reato ucciderlo?
-Uno scontro- disse lui con un sorriso- il vincitore avrà
Roseline
-Ottima idea! –disse Brayden
-Ma l’avete presa per un fottuto oggetto? –chiese Seth
infuriato- lei ha il diritto di scegliere con chi stare!
-Zitto tu- disse il principe azzurro- non ci interessa la
tua opinione
-Non puoi forzare la ragazza con tuo figlio –disse il lupo
cattivo avvicinandosi
-Perché tu non stai facendo lo stesso?! –chiese il Principe
Azzurro posandosi una mano sul petto in maniera teatrale- non posso permettere
che questa creatura sia lasciata in mano a codeste creature che…
Il mantello del principe prese fuoco. Damon giocò con la
sfera di fuoco che aveva in mano- a qualcuno dispiace se faccio un idiota al
fuoco per merenda?
Il principe azzurro spense il fuoco- ma che…adorabile ragazzino…chissà
da chi ha preso…
-Tornando a noi –disse Brayden- ti sfido per la mano di Roze
-No- disse Seth
-Quindi getti la spugna? –chiese trionfante Brayden
-No non accetto- disse Seth- non scommetto su cose del
genere
-Come fai a chiamarti uomo visto che sei così codardo!?
–chiese il principe Azzurro
-Infatti non mi chiamo uomo, mi chiamo lupo –disse Seth
Roze ridacchiò- bella questa…
Il principe azzurro puntò la sua spada contro Seth- credi
sia divertente?!
-Io lo trovo esilarante- disse la voce di Robert facendo
saltare in aria la spada del Principe Azzurro.
L’uomo sbiancò- non puoi essere vivo…
Robert indossava una giacca elegante stile vittoriana nera,
pantaloni neri, scarpe nere, una camicia bianca e un capello a cilindro simili
a quello del cappellaio matto. Ai fianchi aveva delle catenelle che si legavano
alla cintura e ondeggiavano a ogni passo. Nella tasca aveva un orologio da
taschino e una rosa rossa appuntata come fiore all’occhiello. La cravatta che
portava era rossa sangue. Le mani erano guantate di nero e borchiate, ora però
infilate nelle tasche dei pantaloni. La fibbia della cintura era di argento e a
forma di teschio. Il capello era nero con una fascia rossa sangue con dei
teschi in argento messi a equa distanza sopra. Aveva un monocolo sull’occhio
destro di argento e un sorriso che prometteva guai.
Robert si avvicinò e il Principe cadde a terra in panico.
Robert sorrise- hey fratellone…ti sono mancato?
Lui era terrorizzato- per…perché sei qui!?
-Finire il lavoro-
sorrise Robert angelicamente- ergo eliminare te e la tua dannata prole…ma
soprattutto…
Robert posò una mano sulla spalla di Roze e sorrise.
-Non toccarla! –disse Brayden
-Altrimenti? –chiese Robert- cosa vuoi farmi per aver
poggiato la mano sulla spalla di mia Figlia?
Brayden si fermò- figlia…
-Non puoi avere figli! –urlò Biancaneve- non un mostro come…
Robert mosse la mano e la donna perse la bocca,
letteralmente la bocca sparì dal suo viso- molto meglio senza quella cornacchia
che gracchia come non so cosa no?
Roze sorrise- sempre spiritoso papà
-Ci provo…- Robert si mise di fronte al Principe- perché non
facciamo uno scontro…tutti voi buoni contro di me…allora?
Il principe si alzò- perderai
-Oh hai già capito che non hai speranze eh? –chiese Robert
tranquillo- Lupetto farà da giudice
-Io? –chiese il lupo cattivo
Robert annuì- andiamo all’arena…
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