WitchandAngel : Capitolo 11: And I wasted all those summer nights...

Capitolo 11: And I wasted all those summer nights...

Capitolo 11: And I wasted all those summer nights…

-Cosa?
-Mi hai sentita –disse la donna di fronte a lei
-Non sono stata io –disse Roseline stringendo i pugni- è Jackson che mi ha tradita!
-Non importa- disse la donna- come sua moglie è tuo compito sostenere la colpa
-Ma non è colpa mia! Non ho mai tradito mio marito! –disse lei
-Non mi interessa- disse la donna
-…- Roseline si strinse nelle spalle
-Non guardarmi come se fossi io la cattiva della situazione –disse la donna- una maledetta come te dovrebbe ringraziare che io abbia permesso che tu fossi la prima moglie…
-Prima…non vorrà prendere una concubina? –chiese Roseline incredula
-Ovviamente prenderà un’amante, dopotutto ha bisogno di figli –disse lei
-Io…
-Anche se tu fossi in grado di dargliene non ne vorremmo –disse la donna con disgusto- una maledetta non merita la possibilità di avere una famiglia…perché pensi di non essere rimasta incinta finora? Ci vuole davvero poco per eliminare un bambino…
***
Roseline si svegliò di soprassalto e tremante. Si guardò intorno terrorizzata e si calmò solo quando riconobbe la sua camera. Aveva il fiatone ed era spaventata a morte di essere ancora in quella vita, ancora con la sua dannata suocera e famiglia che la voleva morta. Shadow la percepì in uno stato emotivo instabile e apparve subito.
-Era solo un sogno…vero? –chiese Roseline guardandolo- non sono…
-Hai ancora diciassette anni- disse subito Shadow- non l’hai sposato
Dopo essersi calmata guardò fuori dalla finestra- fantastico…ancora è il cuore della notte
-Dovresti tornare a dormire…- provò Shadow ma non osò ridirlo quando la vide mettersi una vestaglia ed andare nella sua camera hobby, una camera per la pittura.
Si mise a dipingere senza troppi pensieri e scese solo quando fu tempo di colazione.
-Un’altra visione? –chiese la madre quando notò le leggerissime occhiaie della figlia
Non negò nulla e raccontò l’ennesimo ricordo della sua vita passata. Risultato fu che come al solito la sua famiglia si infuriò.
-Come osa?! –chiese la madre alzandosi di scatto da tavola- quella dannata puttana osa dire così a mia figlia!?
-Amore dove vai? –chiese il marito
-Dove vado?! A distruggere la vita sociale di quella troia e della sua intera famiglia! Quanto è vero che sono la Granduchessa Elenoire Bloodsword, il fiore della società e la più alta donna nella scala sociale di potere, nessuno può ferire la mia bambina e farla franca! Tina! Portami la carta da lettere! Ho una puttana da uccidere!
Il marito ci mise un secondo prima di alzarsi
-Papà? –chiese Roseline
Lui le baciò la fronte- non preoccuparti amore, vado solo a far pressione per bloccare ogni relazione economica di quella famiglia, non avranno nemmeno soldi per mangiare quando avrò finito…
Quando le sorelle si alzarono anche da tavola Roseline capì di aver appena scavato più in profondità la fossa di quella famiglia. Sospirò finendo la colazione.
-My lady, una lettera per lei –disse il maggiordomo
Roseline la aprì e il suo malumore si calmò. Aveva preso l’abitudine di raccontare all’Arciduca i suoi incubi, lui sapeva delle predizioni ed era sempre un’enorme conforto per la ragazza. Anche stavolta…
“…Non preoccuparti. Non succederà, perché per succedere dovresti sposare quel coglione e tu non lo sposerai. Anche succedesse che tu voglia sposarlo, impossibile a mio parere, prima che tu possa sposarlo lo farò fuori quindi non ci sarà rischio di avere quel futuro. Inoltre, credi davvero che gli permetterò di farti una proposta di nozze?”
Per qualche motivo il “solo affari” era diventato “siamo in un affare”, sembrava quasi che Roseline stesse tradendo il marito e avendo un affare con Cole…
****
-A…Arciduca- disse tremante un nobile, casualmente il padre di un certo ex-marito…
L’Arciduca lo stava guardando come se lo volesse morto cosa che causò l’intera sala a concentrarsi sui due.
Il nobile era disperato, come aveva offeso l’Arciduca Cole?!
-Cole? –chiese Richard
-Ho saputo –disse Cole con estrema calma, seduto accanto al fratello- che sua moglie è contraria all’esistenza di figli nati da “maledetti”, infatti se mai succedesse che una donna sposata nella loro famiglia osi dare alla luce un figlio e lei sia maledetta che ucciderebbero il bambino istantaneamente e la forzerebbero ad accettare una seconda moglie…
La sala si congelò. Non era un po’ troppo…diretta la cosa?
Il nobile sbiancò- m…mia moglie non direbbe mai…
Cole sorrise, in una maniera inquietante- non testi la mia pazienza, oggi sono di particolare cattivo umore con la sua intera famiglia…mi serve solo una parola fuori posto e sarò lieto di levare l’intera dinastia dalle carte di questo Impero…meno lavoro per chi deve tenere i libri…
Alla fine il nobile salutò il sovrano e se la diede a gambe.
-Che…ti è preso in questo periodo? –chiese Richard curioso
-Roseline sta avendo visioni in cui viene maltrattata dalla famiglia del marito Lord Jackson –disse Cole stringendo le mani a pugno- per qualche motivo mi sta salendo l’istinto omicida…
I ministri presenti potevano solamente annuire. Chi gli aveva detto a Lord Jackson di voler sedurre la moglie altrui eh? E che la sua famiglia fosse pure stronza a riguardo! Non c’era da stupirsi che il loro Arciduca Imperiale fosse di malumore…era già tanto che non aveva distrutto l’intero albero genealogico…
-Perché non li facciamo fuori e basta? –chiese diretto Richard, Beatriz aveva accennato al fatto che la sorella stesse avendo orribili visioni ma non pensava di poterci fare qualcosa- qualche idiotica motivazione si trova facilmente per ucciderli tutti
Cole sorrise gelidamente- fratellone…non sai proprio cos’è l’arte di ripagare chi ti ha fatto soffrire vero?
-Cole…?
-Anche se è una seconda realtà quella, per Roseline è vera- disse lui facendo solo ora notare a tutti che aveva perso il “lady” per strada a quanto pare- quindi perché dargli un’uscita facile se posso farlo rimpiangere di essere nato fino al punto in cui pregherà di essere ucciso? –chiese Cole
In quel momento l’intera sala sembrò aver perso qualche decina nella temperatura. Era una fortuna che Cole fosse calmo e quasi impassibile, era il dannato re dei demoni quando aveva sete di vendetta!
Richard guardò il fratello- quindi…quando vi incontrerete?
-Al suo diciottesimo –disse lui calmandosi istantaneamente- sono stato invitato
-Di già!? –chiese Richard, nemmeno lui aveva già l’invito e ci andava quasi ogni santo giorno dai Bloodsword! Inoltre mancavano mesi, MESI!
Cole annuì tirando fuori un biglietto nero con bordi in oro e un’elegante scrittura di argento- l’invito è stato stilizzato da Roseline e ha pensato di mandarmene uno in anticipo
Richard guardò l’invito e alzò un sopracciglio- perché ho la sensazione che gli altri non saranno scritti a mano e meno personali?
-Tua impressione –disse Cole riprendendo l’invito
-Quando ti ha dato l’invito? –chiese Richard
-Un paio di settimane fa- disse Cole
-E lo porti in giro!? –chiese Richard
Cole ignorò la domanda- il mio nome è stato scritto in rosso sangue hai notato?
-…
-Roseline ha notato che apprezzo il colore e l’ha usato appositamente- disse Cole molto contento
-Com’è che tu hai più progressi con lei di quanti io ne abbia con la donna che sto vedendo!? –chiese Richard, inoltre Beatriz era anche direttamente involta nel flirt ma non avevano questi progressi, specie non per dannata lettera senza che lei sapesse come diavolo era fatto in volto!
-Siamo solo partner di lavoro –disse Cole
-Tua sorella partner di lavoro! –disse Richard- se quello è partner di lavoro voglio che la mia moglie sia così dannazione!
-Richard, non abbiamo una sorella- disse Cole divertito
-Ah! Chi me lo ha fatto fare di impicciarmi per farti da cupido! Ingrato fratello minore che non sei altro!
Cole rise guardando il maggiore dare di testa come solito. Anche se era ora di umore migliore, aveva ancora sete di sangue…
-Scusate l’interruzione –disse un servo entrando
Richard lo guardò, se interrompevano doveva essere di vitale importanza- che succede?
-Lady Roseline Bloodsword ha inviato una lettera per l’Arciduca Imperiale Cole –disse il servo passando la lettera
-Io vado, divertiti fratellone –disse Cole praticamente volando fuori dalla sala del trono
-…- Richard guardò la porta quasi volesse darle fuoco- DANNAZIONE COLE CHE DIAVOLO VI SCRIVETE PER AVERE QUELLA REAZIONE!?!




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