Capitolo 27: I was your
husband…
Il karma funziona in strane maniere delle volte. Una cosa
che Roseline non sapeva della sua vita è ciò che è successo dopo la sua morte.
C’è un detto: chi nasce lupo non muore agnello, o anche,
l’erba cattiva non muore mai.
Un uomo che tradisce una volta tradirà di nuovo. Se hai
preso il posto della moglie ed eri l’amante…devi aspettarti che lui non sia
fedele purtroppo. È una caratteristica che Candy avrebbe dovuto calcolare prima
di diventare la moglie di Jackson.
Purtroppo per Jackson, Candy non era altrettanto concorde
con il suo hobby…
Roseline si lamentava, provava a fermarlo ma non mosse mai
mano contro di lui o le sue amanti.
Candy non fu così “gentile”. Non solo si vendicò delle donne
che si portava a letto, ma dopo un po’ iniziò a tradirlo.
Come seppe che era stato tradito? Beh un figlio era nato con
un colore di pelle che nessuno dei due aveva.
La cosa infuriò Jackson e tra i due continuò ad essere una
guerra.
Alla fine Candy venne fatta uccidere da Jackson ma la donna
fu abbastanza furba da trascinarlo all’inferno con sé usando uno dei suoi amanti
come assassino, purtroppo per lei, Jackson la imbrogliò abbastanza velocemente
da renderla un cadavere subito dopo che lui era morto.
Quando Jackson si risvegliò era confuso. La sua casa era in
condizioni peggiori di ciò che ricordava, alcol e pillole erano ovunque nella
sua stanza. Riuscì ad alzarsi a fatica e cascò su un giornale di gossip che
aveva di fronte a sé. In prima pagina vi era la notizia che Roseline Bloodsword
si era fidanzata ufficialmente con l’Arciduca Imperiale Cole.
La cosa gli fece congelare il sangue e lo fece tornare
sobrio. Sua moglie era…viva? La data gli fece capire che era tornato a pochi
mesi dopo il diciottesimo di Roseline, non capiva però perché lui non era con
lei. Roseline era…con un altro? Non poteva essere…era certo di averla
corteggiata fin da subito…
Guardò la foto di lei che sorrideva allegra e piena di vita
e un’immagine di lei al suo fianco con lo sguardo spento e disperato, di lei
che piangeva e di lei priva di emozioni il giorno della sua morte gli tornarono
in mente. La cosa fece male.
Roseline non era una cattiva moglie, era forse la migliore
moglie possibile se si considerava cosa aveva poi passato con Candy e…non l’aveva
mai contradetto. Era una perfetta moglie trofeo che lui voleva. Candy invece…
Se era solo i dannati capelli neri il problema l’avrebbe
trovata una soluzione.
Avrebbe trattato meglio sua moglie questo giro.
Per questo non esitò a farsi una doccia e prepararsi al
meglio per la sua futura moglie, convinto che sua moglie l’avrebbe sempre preferito
a un uomo con capelli neri.
Notò velocemente l’ammonto di giornali con il nome di
Roseline e li portò con sé nella carrozza mentre stava andando verso l’evento.
Ogni successo di sua moglie era un suo successo quindi
perché non doveva esserne felice?
Ma perché era così diversa dalla sua Roseline?
Forse qualcosa era successo prima che lui tornasse? Era un
peccato che i suoi ricordi fossero ancora confusi…avrebbe avuto un enorme pacco
sorpresa appena si sarebbe stabilito per bene nel suo corpo…
Ciò che il suo precedente non aveva fatto era tenere gli
articoli contro di sé. Dopotutto chi voleva sentire le parole poco gentili su
di sé?
Per ciò che Jackson sapeva, era tutto normale eccetto
Roseline.
Oh che sorpresa avrebbe trovato molto presto.
Quando entrò non si aspettò l’accoglienza fredda della sala.
Era tutto così diverso da ciò che ricordava ma…
-Che vuoi da mia sorella? –chiese Beatriz mettendosi subito
in mezzo
-Perché sei viva? –chiese Jackson notandola
Richard si infuriò- che diavolo significa perché sei viva?!
-Lei è stata uccisa dopo che era stata stuprata… -mormorò
Jackson non capendo e quando vide Orabelle parve ancora più confuso- perché anche
tu sei viva? Non ti eri suicidata?
Orabelle lo guardò disgustata e Stephan la tirò dietro di sé-
guarda ciò che dici prima che ti spacchi la faccia!
-E loro non dovrebbero nascondersi dopo aver rovinato la
loro reputazione…? –chiese Jackson guardando Willow e Delilah.
Philip e Bastian si misero davanti alle loro dame. Philip lo
guardò male- prova a ripeterlo e ti sgozzo…
Bastian non fu tanto gentile, gli tirò direttamente un
destro allo stomaco e si levò i guanti bianchi cambiandoli- questi vanno
bruciati. Sono luridi ora…
Jackson cadde a terra e si infuriò- come osi colpirmi!?
Bastian sorrise- vuoi il resto? Sono uno dei figli dei
Bloodsword, non sono nuovo alla lotta, anche se non è una delle cose che
prediligo fare, posso ancora far fuori uno scarafaggio come te!
Jackson scattò in piedi- osi metterti contro di me?
Cole si mise di fronte a Bastian- chi ti credi di essere per
essere in mia presenza?
Jackson indietreggiò di un passo in automatico- un maledetto
che parla…che coraggio
Cole sorrise perfido- questo maledetto non è nuovo all’uccidere
sai?
Jackson guardò Roseline
-No lei –disse Cole- guarda me. Cosa c’è? Credi che
guardando la mia futura moglie tu possa scampare alle mie grinfie?
-Un violento come te pensa di poter vincere contro un
gentleman? –chiese Jackson guardando Roseline- vedi chi vuoi sposare? Vedi che
mostro stai sposando? Cosa ti dice che tu non venga costretta a letto?!
-Cosa mi garantisce che tu non mi forzi ad abortire? –chiese
Roseline facendo zittire la sala ancora di più- che tu non mi tradisca ogni
singolo giorno? Che la tua cara mammina non sparga voci su me che tradisco te
per giustificare le tue azioni?
Lui sbiancò- come…
-So molto più di ciò che vorrei –ammise lei semplicemente
rimanendo al fianco di Cole
-S…sta attenta a come parli –disse Jackson- sono tuo marito!
-Fossi dannata se facessi quell’errore due volte –disse Roseline
diretta
La cosa lasciò tutti di stucco, eccetto la famiglia
Bloodsword. Cole sapeva qualcosa ma non tutto.
-C’è una cosa che in pochi sanno, io ho il potere di predire
il futuro –disse Roseline
-Cosa? –chiese Jackson
-Ti consideri suo marito e non sai nemmeno questo? –chiese Cole
I genitori di Cole guardarono il figlio con occhi attenti,
da quando Cole era aggressivo?
-Posso vedere con una precisione millimetrica tutto ciò che
succede quando le mie visioni arrivano…e ho avuto una visione come tua moglie
molto lunga…una visione che mi ha portata a perdere la testa per mano tua prima
di vent’anni, con una famiglia distrutta, la famiglia Imperiale distrutta per
mano tua e della tua puttana del cuore Candy. Ho visto le mie sorelle cadere
una a una perché tu volevi farmi soffrire, volevi che io fossi obbediente e
nonostante tutto alla fine non mi fu permesso nemmeno permesso di tenere un
figlio…mentre dovetti vedere le tue amanti fare a gara a chi dava alla luce
prima un figlio e cosa pensi si provi in quel caso? –chiese Roseline priva di
emozioni.
Jackson la guardò- io…fu mia madre…non sono…
Lei rise sarcastica- tua madre? Pensi davvero che un uomo
con un minimo di dignità lasci che sua moglie perda figlio dopo figlio perché
sua madre non li vuole?
Evelyn si infuriò- che cazzo di scusante è questa!?
Jackson cercò di aprir bocca ma Roseline non sembrò
curarsene.
-Io ho ancora diritto di scegliere chi e cosa voglio essere-
disse Roseline diretta- e quella Roseline, tua moglie, non è qualcosa che
diverrò mai…
-Rose…- iniziò lui cercando di prenderle il polso ma una
spada gli venne puntata alla gola
-Stai iniziando ad urtare la mia pazienza –disse Cole freddo
Roseline si girò appena a guardarlo di striscio- piuttosto
che sposarti…preferisco fare ciò che hai forzato tua sorella a fare
A quelle parole Jackson sbiancò completamente- tu…tu sai…
Roseline sorrise e guardò le guardie. Mosse una mano- portatelo
fuori prima che vi forzi a ripulire le sue interiore dal tappeto.
Jackson non ebbe modo di ribattere che venne buttato fuori.
-Roseline- disse Cole
Lei gli prese la mano- non vorrai mica andare a fare a botte
con lui spero, ti sporcheresti inutilmente le mani amore
Lui sorrise- vero…e non potrei poi toccarti…
-Non credi sia l’ora di farlo fuori? –chiese irritato
Richard
-E fargli perdere il momento in cui mi vedrà all’altare con un
altro uomo? –chiese Roseline perfida
Cole sorrise- vero…non sarebbe divertente non torturarlo…
-Jonathan voglio la situazione spiegata dopo- disse Damon
Lui sorrise- oh ci vorrà un bel po’ di vino, o rischio di
andare a fare genocidio…
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