WitchandAngel : Capitolo 28: Man, you are insane...

Capitolo 28: Man, you are insane...

Capitolo 28: Man, you are insane…

Roseline sorrise tirandolo di nuovo sul letto.
-Roseline no…- disse lui cercando di calmare i suoi bollenti spiriti
Lei sorrise- ci stiamo solo baciando Cole e anche facessimo qualcosa di più, non sarà un problema, dopotutto tu mi sposerai…
Lui la guardò e le accarezzò il viso- non tentarmi…
-Non mi sposerai in futuro? –chiese Roseline
-Ovviamente ti farò mia moglie- disse lui- ma…
-Fintanto che tu rispetterai la cosa, non vedo cosa ci sia di male nel avermi prima delle nozze…inoltre non è che i tuoi hanno aspettato, né i miei, né le mie sorelle o tuo fratello…e sono felici insieme…
-…- lui sospirò stringendola- non voglio che tu ti penta…
-Penta? –chiese lei- non mi pentirò mai se l’uomo che amo mi vorrà nel suo letto…
Lui la guardò un secondo prima di riprendere a baciarla. Dopo poco il bacio sembrò prendere fuoco e improvvisamente Cole iniziò a trovare i vestiti che avevano indosso ingombranti…
-Fermo…la pozione o…- iniziò lei quando lui le iniziò a baciare il collo.
Cole allungò una mano e tirò fuori dal cassetto accanto al letto la boccetta che lei gli aveva dato parecchio tempo fa.
-…- Roseline fissò la boccetta e poi il ragazzo
Lui sorrise- so il mio limite di autocontrollo…sono stupito che non abbia dovuto usarla prima…dopotutto è difficile resistere quando sei così con me…
Lei arrossì spostando lo sguardo, solo ora rendendosi conto della situazione a pieno.
La cosa però parve risvegliare qualcosa in Cole- come si usa amore mio?
-Versa un po’ del contenuto sulla mano e poi…lucida la spada…- mormorò lei. Perché diavolo si stava sentendo in imbarazzo ora?!
Lui sorrise guardandola arrossire in quel modo- è una fortuna che tu non faccia quella faccia spesso…
-?
-Altrimenti saremmo già con parecchi figli in giro –mormorò baciandola.
Alla fine, la boccetta che conteneva dodici usi venne finita in una singola serata e non usarono una seconda solo perché Cole fu “gentile” e la lasciò riposare visto che era la sua prima volta.
Roseline aveva la sensazione di essersi appena data in pasto a una bestia però…specie visto che fino ad allora i piaceri carnali erano qualcosa che il bel generale non aveva mai provato con quella intensità e il giorno dopo ricevette l’acquisto di due casse di boccette a nome dell’Arciduca.
-…
****
Da quando Roseline era finita nelle sue fauci, il temperamento dell’Arciduca era migliorato parecchio. I soldati almeno non venivano più mezzi uccisi durante gli allenamenti.
Roseline intanto aveva iniziato un nuovo progetto, senza dire nulla a Cole su cosa fosse, e la cosa aveva portato l’Arciduca a provare a farla parlare mentre erano nel letto. Ciò che riuscì a farle dire fu solamente che era un regalo per lui e il loro futuro.
Il che aumentò solo la curiosità di Cole e le ore di Roseline nel letto.
-Disturbo? –chiese Roseline arrivando al campo di allenamento come spesso faceva
Cole diede il via libera ai soldati e corse da lei- no amore, qualcosa non va?
Da quando i due erano finiti a letto, Cole era diventato più espressivo e diretto nell’esprimere ciò che provava, almeno con Roseline. Il che aveva reso anche meno spaventoso il generale…beh se Roseline era intorno almeno.
-Volevo rapirti per il resto della giornata- disse lei- la sorpresa che ho preparato è pronta e volevo vedere se ti piaceva…
Nemmeno a dirlo, Cole si andò a fare una doccia veloce e avvisò che non sarebbe tornato fino a sera tardi, probabilmente del giorno dopo ma…dettagli.
Nella carrozza di Roseline la ragazza chiuse le finestre, rendendo buio l’interno.
-Perché tutto buio? –chiese Cole quando sentì la carrozza in movimento
-La sorpresa è parecchio visibile e voglio che sia una sorpresa finché non arriviamo.
Lui sorrise tirandola più vicino e rubandole un bacio- ok…
-C…Che fai? –chiese lei sentendo le mani di lui sui lacci del suo corpetto
-Beh non vuoi che sbircio la sorpresa no? Dovrai tenermi occupato… -disse Cole baciandola.
Per fortuna, la carrozza era insonorizzata…
***
Quando la carrozza si fermò e Roseline si era ricomposta i vestiti, i due decisero di scendere. Onestamente la ragazza voleva sapere perché il suo fiancé girasse con una boccetta sempre con sé ma dopo la carrozza iniziava a dubitare che quest’uomo avesse autocontrollo.
-Ok piano –disse aiutandolo a scendere- tieni gli occhi chiusi
-Si –disse lui contento, aveva potuto mangiare la sua fiancé in una carrozza, era già contento così.
-Ok, puoi guardare- disse Roseline
****
La mia fiancé è sempre stata una donna dal vasto talento artistico e l’ho sempre saputo. La prima volta che la vidi fu a un concerto in cui la sua musica sorprese il mondo intero. Credo che se non fu amore a prima vista fu di certo ammirazione ciò che provai per lei e mi affascinò dal primo istante in cui la vidi. Ogni sua mossa dopo quel concerto divenne di mio interesse. Non sa ciò ma la maggior parte dei quadri che ha realizzato sono finiti nelle mie mani. Cosa posso dire? Amo il suo stile.
Quando ero giovane cercavo di mantenermi nell’ombra, non ho mai avuto desiderio di diventare il centro dell’attenzione di nessuno. Quello che successe fu però che divenni un eroe di guerra, così come Jonathan lo era stato prima di me. Ho preso la spada nelle mie mani e ho giurato fedeltà alla corona in testa a mio fratello. Non è che non avevo paura di morire o di venir ferito, che uccidere era facile o che mi piacesse…non avevo scelta. Stranamente però mi ritrovai con il talento di distruggere eserciti e prima che me ne rendessi conto, il disgusto negli occhi altrui divenne paura e ammirazione. Eppure nessuno osava avvicinarsi per “me” ma per “l’Arciduca”. La cosa alla fine mi rese solo più solo.
Poi lei è apparsa. Figlia dell’unica famiglia che abbia mai supportato me come me, già solo quello l’avrebbe resa simpatica, il colore dei suoi capelli me la rese simile e il suo modo di fare mi fece innamorare. Roseline era più giovane di me, donna e con la doppia “maledizione” dell’essere la settima figlia di due settimi figli. Eppure lei reagì meglio di ciò che io feci. Vicino all’ora del suo debutto iniziò a muoversi per farsi un nome per se stessa. Iniziò con il supporto della sorella prendendo in mano uno strumento che non era da “donna” e si rese una gemma negli occhi di chiunque avesse un minimo di interesse nella musica, si creò un nome come musicista e creò libri di musica così unici che già solo quello la rese una stella negli occhi altrui. Ma ciò non le bastò, iniziò a muoversi creando un mondo nuovo sotto le proprie mani. Creando addirittura vita dal nulla. I suoi quadri sono qualcosa che nessun umano potrà mai imitare. Quando poi fece il suo debutto nessuno poté non vederla come la stella che era, brillante e unica nella marea di lady di questa società.
E io ho avuto la fortuna di poter prendere la sua attenzione. Lei non era interessata all’arciduca, al generale o fratello dell’Imperatore, lei è sempre stata interessata in me, in Cole, in chi io sono sotto quei titoli. Ogni parola scambiata, ogni lettera, ogni carezza…non credo di aver un chiaro momento in cui volli renderla mia per davvero ma so che quando lei si confessò ero al settimo cielo. Lo ammetto, per quanto non abbia più paura di morire, di uccidere o combattere in una guerra, ho ancora paura di perderla. Non so se avrei mai osato chiederle di essere mia, la cosa mi rende un po’ imbarazzato ma avere una donna così forte e determinata al mio fianco è ciò di cui ho bisogno più di una semplice moglie trofeo o un bel faccino. Io voglio una partner per la vita che mi possa accompagnare come mio simile, non una persona che non sappia nulla del mio mondo. Voglio qualcuno con cui vivere, non convivere. Quando lei ha iniziato a indossare vestiti fuori dal comune, non ho avuto da ridire perché la mia Roseline è questa donna forte, indipendente e decisa. Se mai succedesse qualcosa l’aiuterò ad affrontarla ma non le tarperei mai le ali, non mi sono innamorato di un uccellino in gabbia ma di una fenice libera di volare.
Ed adesso ho di nuovo la conferma dell’enorme talento della mia fata oscura.
Di fronte a me vi è un enorme villa dai toni scuri e finemente decorata da uno stile che solo Roseline potrebbe mai pensare di usare. I giardini intorno a noi sono curati nel minimo dettaglio e le statue qui sono…opera sua. Mi accompagna con decisione nella casa. Davanti all’ingresso vi sono delle scale che conducono al piano superiore e un bellissimo affresco che sembra un portare per un altro mondo è in cima al primo pianerottolo, dove le scale poi si separano per andare una a destra e una a sinistra. Ogni singola stanza ha un dipinto sul muro, decorazioni fatte a mano, statue, armature, mobili…tutto è stato realizzato appositamente per questa casa. Persino i soffitti non sono sfuggiti al pennello della mia fata, per esempio nella sala da ballo un cielo stellato illumina la pista o nella sala da thè dove sembra essere in un giardino in fiore. La sala da musica sembra provenire direttamente da quella del dio della musica e sembra più un rifugio segreto che una sala da musica. Persino i bagni sono stati decorati dando un’impressione che siano fuori da questo mondo. La sala della pittura è un mare di colori, tele e quadri da finire. Sul cavalletto vi è qualcosa coperto da un telo, che probabilmente mi farà vedere dopo.
Ogni centimetro di questa casa è mia moglie in tutta la sua bellezza.
Lei mi prende la mano- ho un’ultima sorpresa…
La guardo sparire per i corridoi di questa villa e tornare poco dopo con una tela coperta da un telo nero. La vedo posarla su un cavalletto lasciato nell’ingresso, ne ha lasciati parecchi per casa, penso che potrò rimettere i quadri che ho comprato da lei in casa nostra, di certo non saranno fuori luogo…
Quando il telo cade posso vedere un’immagine che non pensavo avrei mai visto. È un ritratto potremmo dire. Un uomo dagli occhi rossi e capelli neri nella divisa di un generale imperiale, tra le sue braccia una donna dai lunghi capelli neri e occhi argentei che sorride guardandolo. Posso vedere l’amore dei due anche se non sapessi che quei due siamo noi.
Lei mi guarda nervosa- ti…piace?
-Cos’è questa casa? –chiedo io
-Se ti andrebbe bene…vorrei fosse la nostra…Cole…- inizia lei prendendomi la mano- vuoi vivere con me?
La tiro tra le mie braccia e la bacio prima che possa pensare a sfuggirmi. Che posso fare? Ogni secondo questa piccola fatina mi fa innamorare sempre di più…



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