WitchandAngel : Capitolo 12: You raised your hand and testified

Capitolo 12: You raised your hand and testified

Capitolo 12: You raised your hand and testified

Io odiavo la mia vita da moglie all’epoca. Non era nemmeno lontanamente piacevole come pensavo lo sarebbe stata.
Potrei aver sviluppato un leggero disgusto all’idea di avere gente che mi si propone.
Quando la prima lettera da una famiglia nobile è arrivata non ero per nulla felice.
-…convocatelo.
Biondi, bruni, rossi…tutti i colori possibili eccetto nero erano venuti a chiedermi la mano.
Conti, marchesi, duchi…ogni titolo nobile possibile eccetto la famiglia imperiale ovviamente.
-Per questo il nostro fidanzamento potrebbe…
-Ovviamente la nostra famiglia potrà…
-Senza dubbio noi potremmo…
Ogni ragione possibile mi venne proposta.
Ogni singola scusante.
Ogni singola parola dolce.
Ma nessuno osava guardare i miei capelli. Potevano nasconderlo, ma sapevo che la cosa non gli piaceva per nulla per cui.
-Per i miei capelli…cosa ne pensa?
Le mie parole li incantarono.
Ah che nostalgia, anche Lord Jackson una volta si incantò prima di dirmi qualche lusinga falsa con parecchia fatica. Al tempo presi le sue parole per vere purtroppo…
C’era chi rispondeva con lusinghe false.
Chi evitava il discorso.
Chi faticava a nascondere un’espressione di disgusto, paura o incertezza.
A quelle parole io rispondevo un semplice- mi rifiuto
Le reazioni a quelle parole variarono ma alla fine…
-Ha rifiutato, volete che io vi rifiuti il diritto di vivere?!
Shadow si è occupato di ognuno di loro.
Una lettera ho continuato a rigettare senza nemmeno dargli udienza.
-Lord Jackson ha mandato una nuova proposta di nozze…
Quando mi giunse voce che Jackson diceva che saremmo diventati marito e moglie…
A quel punto mi sono rotta le scatole.
-Mamma, voglio che annunci una cosa e che la cosa venga fatta girare a tutti- dissi io con estrema calma a mia madre
Con il supporto della regina della società, la voce che io avrei scelto il mio partner girò con quella che Lord Jackson fosse un perverso uomo che aveva iniziato a stalkerarmi e tormentare la mia famiglia.
Mamma fu particolarmente abile con la seconda parte, la voce divenne velocemente su quale maniaco fosse Lord Jackson e tutti iniziarono a dire che non dovevamo invitarlo al compleanno, cosa che mamma ha assicurato che non faremo. In realtà lo inviteremo e faremo sembrare che sia entrato di nascosto…
Cosa? Posso essere una stronza se voglio.
La vita è fredda e il gioco è vecchio. Basta guardare come la virtù ti ripaga, ti giri e qualcuno ti tradisce. Tradiscilo prima e il gioco si invertirà. Posso fidarmi di te? Dovresti fidarti di me? Zoppichiamo in questo inferno, tenendo molti segreti da vendere, finché non arriva il giorno in cui vendi la tua anima al diavolo sbagliato…
Alla fine il mio diavolo si chiamava Lord Jackson e aveva il ruolo di mio marito. In quanto alla sua amante…non le darò fastidio finché lei non ne darà a me. Dopotutto l’ho vista poco e nulla, non dubito fosse involta sia chiaro, solamente non ho tempo da perdere con puttane io.
Ho imparato che in quella vita ero in una nebbia di bugie. Una nebbia che è durata parecchi anni…nella nebbia il mio amato mi ha chiamato alla fine, arrivato quel momento della resa dei conti, le facce cambiano…e anche i sorrisi diventano strani. E abbiamo tutti così tante facce che delle volte quelle vere vengono cancellate, intrappolati nelle bugie che abbiamo davanti ai nostri occhi…alla fine mi chiedo, cosa in quella vita fosse vero? Mi ha mai amata qualcuno o ero solo un oggetto?
Il terrore che cresceva ogni momento più guardavo nello specchio…odiavo così tanto il mio aspetto che più volte volevo finire di respirare…ma ho imparato a tenermi ferma, ad affrontare il vento da sola. Ad andare avanti, a rafforzare le mie cicatrici. Ho imparato adesso a chiedermi “Posso andare da te? Sei vero con me?” ed a dire “Lo farò a te come l’hai fatto a me”. E piano capisci…che qualcuno deve bruciare per far sì che l’altro viva. Meglio lui che io…non posso vivere serena fintanto che lui è una minaccia per la mia vita…questa è la più vera delle verità.
Ho imparato che solo gli stupidi seguono le regole in questo mondo. Siamo tutti intrappolati nel mezzo di un orribile indovinello in questa società, quello di “chi si fida di chi e forse mi fiderò di te. Ma puoi tu fidarti di me? Aspetta e vedrai!”
All’epoca della mia prima vita ero ingenua…una gattina troppo soffice per sopravvivere nella tana dei predatori…ma ora non sono inesperta o una gattina. In quella vita hanno rotto le parti sbagliate di me. Mi hanno tarpato le ali…ma hanno dimenticato che posseggo forti e affilati artigli. Specie ora che ho due vite piene di esperienza e zero mancanza di confidenza.
Ucciderò e ferirò chi mi ha ferito ed ucciso.
Sono viva e ho intenzione di vivere appieno questa vita…




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