Capitolo 8: Stay with me
tonight as well
Una bugia può viaggiare mezzo mondo mentre la verità si
mette le scarpe.
Non importava quanto vera fosse ciò che Primrose stava
presentando, era abbastanza vera da poter essere considerata vera.
La verità non era che un punto di vista di una delle parti
involte, ciò che per uno era vero per un altro era falso e viceversa. La vera
verità era nel centro…ma chi poteva conoscerlo?
E anche se era conosciuto…chi avrebbe creduto a ciò?
Quante possibilità vi erano che Primrose venisse scoperta? Nessuna…perché
nel secondo in cui avrebbe capito di avere dei problemi sarebbe tornata
indietro, al momento in cui era stata beccata e cancellato tutto.
Nessuno manteneva la conoscenza di prima che lei ritornasse
indietro.
Nessuno poteva scoprirla anche volendo perché nel secondo in
cui si sarebbe accorta del problema, avrebbe fatto ritorno al passato.
Non pensate che sia stupida, aveva usato una sessione per
vedere cosa sarebbe successo se avesse ucciso direttamente le concubine e la
prima moglie. Il risultato ovviamente non fu piacevole ma lei non soffrì le
conseguenze tornando indietro nel tempo a prima di ciò.
Era una tortura lenta ma costante, non era più sicura di
quanti Anni fossero passati per la sua mente ma fisicamente erano solo giorni. Il
suo corpo era in un costante stop, la sua mente raccoglieva i dati ma non ne
subiva il peso.
Time Lord aveva degli effetti secondari di norma ma…il dio
aveva deciso di giocare di cattiveria e disattivarli del tutto. Non era una
persona buona, non era gentile…era lo stesso che aveva dato la skill a Kyle. Era
qualcuno che adorava vedere uno show davanti ai suoi occhi e che si divertiva
nella miseria altrui.
Primrose non era altro che un giocattolo per lui, così come
lo era Kyle, ma lei era diversa da lui in molte vie. Per iniziare, lei sapeva
perfettamente che le sue sofferenze erano causate da lui eppure non aveva nessun
intento di vendicarsi. Perché ciò? Perché anche se lui l’aveva posta in una
maniera che avrebbe portato a quel finale, le scelte erano dei singoli inoltre…la
skill datale senza le restrizioni aveva ripagato ogni cattiveria possibile che
lui avesse causato. Anche il suo ruolo di proxy della madre di Kyle non le
interessava, stava anzi aiutandolo a realizzare il suo copione, rendendosi più
simile possibile all’idea iniziale del dio e garantendosi un’immunità che
nessun’altro mortale aveva mai avuto.
Amore non era qualcosa che cercava, voleva solo vendetta e
dopo…qualsiasi cosa il dio avrebbe richiesto sarebbe diventata realtà per lei.
Kyle non era un vero pericolo per Primrose, era una vittima
di più cose di ciò che poteva ricordare ma era un idiota con troppi rimorsi per
continuare da solo. Anche senza la sua presenza il risultato sarebbe stato un’autodistruzione
totale del mondo. Probabilmente il principale colpevole della nascita della
skill in Primrose era la conseguenza della sua morte per mano delle mogli. Una ferita
non chiusa era stata allargata e con l’enorme sete di sangue e abilità che Kyle
possedeva…era facile capire che il progetto del dio era andato in fumo per la
poca abilità di Kyle di concentrarsi sul presente e futuro, rimanendo invece
coinvolto ancora nella morte e vita dalle madre.
Primrose era diversa. Era una donna priva di emozioni a
causa degli abusi subiti e che distingueva tutti con livelli di odio diversi. Odio…forse
era solo sete di sangue a quel punto ma la sua era una sete di sangue logica e
fredda, non era emotiva e non era interessata a esserlo. Aveva ucciso le troie
più volte prima di iniziare a giocare al gatto con il topo…la cosa divertiva
parecchio il dio che la osservava isterico, ridendo della disavventura altrui e
della malignità dell’innocente ragazza.
Anche adesso, non poteva che voler vedere il suo piano
continuare, vedere fin dove la ragazza si sarebbe spinta e cosa avrebbe fatto
dopo. Alla fine dei conti, erano giocattoli, perché non giocare?
La prima cosa che vide in quella giornata fu Primrose usare
la skill più volte in poco meno di tre ore per trovare la soluzione migliore
per agire la sera. Non era mai certo di cosa lei facesse ma la cosa lo
intrigava. Era fredda e priva di emozioni ma era in possesso di una logica e razionalità
così forti che delle volte anche lui faticava a seguire il corso della sua
storia.
Le aveva dato un copione che prevedeva una skill e una trama
generica…lei stava finendo i dettagli, dandogli un senso di soddisfazione che
in pochi avevano saputo dargli mentre creavano i copioni da lui dati.
Alcuni erano veramente noiosi, altri preferivano ricchezza,
altri ancora venivano uccisi perché erano idioti. Primrose era una delle poche
che stava avendo il successo che lui desiderava vedere.
Alla fine vide che si stabilì su un percorso, convincendo
Kyle di ritentare la prova dell’ultima volta e lui accettò incerto del perché e
trovandosi di nuovo a confrontare la madre con lei.
Il dio poté solo ridere. Voler sposare una donna perché era
la copia della madre…era patetico quella forma di amore vero? Come poteva dire
di amarla quando era solo una sostituta altrui? Ma Primrose non ci faceva
nemmeno caso, non le importava per dirla in un’altra maniera.
Quindi per lui, era un’interessante sviluppo quello che
stava avvenendo. Una ragazza che non aveva a cuore nulla se non la vendetta e
un uomo che non aveva amore per lei se non come proxy della madre…un’interessante
situazione specie se si pensava alle conseguenze dell’amore di lui su di lei e
di cosa le sue azioni implicavano.
Era certo che la loro fine non sarebbe stata la stessa però…perché
lei era importante, lui…un giocattolo da cui non aveva più nemmeno un briciolo
di intrattenimento.
Era facile dire chi dei due era il favorito e chi…avrebbe
presto trovato posto nel cesto dei giochi dove nessuno l’avrebbe più
disturbato. Alla fine…era solo un gioco per lui…
Nessun commento:
Posta un commento