Capitolo 2: Not under my watch
Dopo un paio di settimane nel villaggio, nessuno aveva
problemi con l’arrivo di Evanora. Era una brava donna che aiutava volentieri
anziani e bambini. Cortese con tutti, gentile e amorevole con chiunque le
mostrasse buona volontà e un buon cuore. Non chiesero molto sulle sue origini
perché lo trovavano inappropriato ma venne subito accettata come membro di
Phoenix Bow. Le dimore erano fatte di legno, pietra e dal tipico stile che un
villaggio di quell’epoca poteva portare. La struttura del villaggio era
relativamente piccola, con però parecchie abitazioni e una buona struttura
generica. Non erano tutte affollate una sull’altra le case e vi era parecchio
spazio tra un edificio e l’altro. Le condizioni non erano delle migliori ma non
erano delle peggiori. Evanora era considerata un genio per gli abitanti del
villaggio e con le sue “idee” avevano iniziato a migliorare un po’ il tenore di
vita della loro cittadina.
Era completamente integrata nel villaggio quando il problema
si presentò.
Un gruppo di mercenari era venuto a saccheggiare il posto e
ovviamente gli uomini erano pronti a difendere le loro concittadine e i loro
pochi averi. Dopotutto chi non sapeva cosa un uomo, un mercenario, facesse alle
donne che catturava? Come potevano permetterlo?
Evanora era stata bloccata da una delle signore più anziane
e l’avevano iniziata a trascinare via per nascondersi tutte insieme. Purtroppo
per loro Evanora decise di evitare la cosa.
-Se ci nascondiamo vedremo solo la nostra fine –disse lei
-Siamo donne- le ricordò la moglie del fabbro
-E con ciò? –chiese lei diretta- solo perché donna non vuol
dire che io non possa combattere. Solo perché siamo più fragili di loro non
vuol dire che loro sono più forti di noi.
-Eve…- chiamò la moglie del capo villaggio, la madre di
Luis, che aveva preso per lei un affetto materno. La bruna dagli occhi celesti
annuì- hai ragione. Questo è la nostra casa, questo è il nostro villaggio. Non
possiamo lasciare tutto il lavoro ai nostri mariti no?
-Martha- chiamò una delle più anziane
La donna sorrise- ah chi si nasconde? Con tutte le volte che
colpisco mio marito con il mattarello non ho paura di due idioti più grossi!
Le donne tornarono in tempo per vedere Luis venir calciato a
terra e gli altri uomini in difficoltà- Luis!
-Mamma?! –chiese lui evitando per un pelo un colpo
-Dannazione Martha! Tornate al sicuro o…- iniziò Henry, il
padre di Luis e marito di Martha
Eve non si spaventò per nulla e avanzò tranquilla- consiglierei
ai gentiluomini di abbandonare questo posto…
Uno dei mercenari rise- ah tranquilla bellezza, sarai ben
usata dopo che ti avremo presa
Eve fece una smorfia- non sarò responsabile per la vostra
stupidità…Luis stai bene?
Lui annuì confuso- io…
-Spero di non spaventare troppo i tuoi concittadini ma non
posso stare con le mani in mano mentre delle bestie si fingono uomini –disse
Eve alzando una mano e facendo crescere di colpo centinaia di radici che
iniziarono ad afferrare i mercenari che erano sbiancati.
-Una…Una…
-Il termine che cerchi è Strega- disse Eve con un sorriso-
il villaggio è sotto la mia protezione eppure voi osate andarmi contro…non
posso lasciarvela passar liscia…non credete?
I loro volti sbiancati fecero sorridere la donna con piacere
e le radici si strinsero su di loro appendendoli a testa in giù. Eve guardò gli
uomini del villaggio, non vi era molta paura, il che era un buon segno.
-Luis, dovreste occuparvi di loro- disse Eve tranquilla
Luis si rialzò subito e richiamò i ragazzi- diamo loro una
lezione e mostriamo le conseguenze di entrare nel nostro villaggio!
Alla fine un mucchio di cadaveri era davanti alla strega che
si girò verso il ferito più vicino. Si inginocchiò vicino alla gamba che era
vicino all’essere completamente rimossa per la ferita. Eve non diede peso allo
sguardo e allungò la mano- farà male
L’uomo urlò in dolore ma la cosa che lasciò tutti a bocca
aperta fu che la ferita si rimarginò, senza lasciare un singolo graffio sulla
pelle dell’uomo- cosa…
-Alzati –disse Eve tranquilla aiutandolo in piedi. L’uomo
mosse la gamba e sorrise in lacrime
-Funziona…la sento…posso muoverla
Eve sorrise e guardò gli altri- posso pensare io ai
feriti…parleremo dopo di cosa sono
***
-Sei davvero una strega? –chiese Luis
Lei annuì muovendo una mano e facendo apparire una
fiammella.
-Non sei…come le descrivono –disse Luis sincero.
-Non siamo come ci descrivono visto che ciò che descrivono
sono esclusivamente un tipo di strega- disse Eve con un sorriso- la strega che
di norma viene descritta è una strega nera…è un po’ come dire che ogni uomo è
uno stupratore perché alcuni lo sono possiamo dire. Abbiamo la cattiva
reputazione per due o tre membri marci…
Il villaggio annuì- quindi le streghe…non sono tutte
cattive?
-Una strega può essere molte cose. Una guaritrice o
un’assassina. Una insegnante o una manipolatrice. Una padrona o una schiava.
Una salvezza o una disgrazia. I poteri che una strega ha con sé sono poteri che
la portano a vivere una vita di scelte. Una vita in cui ogni scelta avrà delle
conseguenze. I poteri di per sé non sono che un coltello, sta poi a chi li usa
scegliere se è un coltello per tagliare il burro o sgozzare persone. Ci sono
tre tipi di streghe principalmente: Bianche, che farebbero qualsiasi cosa per
aiutare il prossimo e che non ferirebbero una mosca; Nere, che sono quelle che
fanno male agli altri, fanno qualsiasi cosa gli pare e piace e non hanno un
briciolo di bontà in loro…e le grigie, ma le ultime sono praticamente
impossibili da trovare oggigiorno…
-I…io –disse una bambina avvicinandosi- ho dei poteri
-Lily! –chiamò la madre
-Hai mai usato i tuoi poteri? –chiese Eve mostrando
un’espressione di preoccupazione
Lei scosse la testa- solo…quando mi arrabbio o sono triste e
ne perdo il controllo
Eve si mosse veloce e afferrò le mani della bruna dagli
occhi verdi- quanti anni hai?
-Qu…quasi dodici- disse lei
-Chi ti ha detto di non usare i tuoi poteri? –chiese Eve
furiosa
-I…io –disse la madre notando il cambio della donna- perché…
-Per una strega i poteri sono come respirare –disse Eve- che
tua figlia non sia implosa è un miracolo di per sé. Le streghe DEVONO usare i
propri poteri o rischiano di perderne controllo e morire per essi
La cosa spaventò l’intero villaggio- volevamo solo
proteggerla
Eve sospirò guardando il capo villaggio che aveva appena
parlato- se vorrete rimarrò qui, insegnerò a Lily come usare i suoi poteri e la
farò diventare una strega bianca…
-Non puoi andar via- disse Luis subito- non abbiamo problemi
e sei una di noi…no?
Nessuno rifiutò e molti annuirono senza problemi. Eve
sorrise- in questo caso…metterò la mia conoscenza nelle vostre mani e vi farò
vivere una vita migliore…ho una condizione però. Voglio rendere questo posto un
luogo sicuro per streghe e stregoni…
-Stregoni? –chiese Luis
Eve lo guardò- non dirmi che credevi che solo le donne
nascono con poteri. Come esistono streghe esistono stregoni. Di norma però sono
in minoranza.
Lily la guardò con ammirazione- p…posso davvero imparare?
La madre chino il capo di fronte a Eve- per
piacere…istruisci mia figlia, è la nostra unica bambina, non vogliamo perderla…
Eve sorrise- non preoccuparti…sarà un’ottima strega bianca
quando avrò finito con lei…cominciamo con le basi Lily. Vediamo che elemento ti
ha graziato
-Graziato? –chiese Lily curiosa, come ogni altro membro del
villaggio.
-Gli Elementi sono in possesso di tutte le streghe sia
chiaro, ma vi è un elemento che favorisce una strega di norma. Che succede
quando perdi controllo?
-Ho dato fuoco alla casa e ho inondato la casa- disse Lily
Eve annuì- sono rari i casi di una benedetta da tutti. Tieni
la mia mano e rimani tranquilla…estendi la mano destra, ok…ora concentrati sul
creare una fiamma. Immagina il calore, il senso di sicurezza di un fuoco
invernale…
Una fiamma rossa delle dimensioni di una mela apparve sul
palmo della mano di Lily che si illuminò.
-Ottima risposta per il fuoco- annuì soddisfatta Eve
facendola sparire- immagina dell’acqua, un ruscello che corre…limpida, pulita…
Una piccola sfera di acqua apparve nelle mani di Lily
-Buona risposta per acqua, ottimo –sorrise Eve. Provò con
gli altri elementi ma la maggior parte rispose appena al richiamo. Sorrise alla
dispiaciuta Lily- avere già due elementi che rispondono subito è molto ma molto
raro Lily, hai ottimo talento. Inoltre Acqua e fuoco sono gli elementi base per
le magie curative
La cosa illuminò la ragazza- d…davvero? Potrò curare le
persone?
-Certamente- disse Eve- insegnerò a chiunque le basi di
Pozionologia…
-Po…cosa? –chiese la madre di Luis
-Pozionologia, l’arte di creare pozioni magiche. Chi ha
magia in sé può crearne di più forti ma chi non ha magia può crearne anche, gli
effetti sono più lievi e meno immediati ma sono comunque molto utili in caso di
bisogno e una sola strega non può aiutare a guarire tutti, avere pozioni sotto
mano e chi può aiutare, che abbia o meno poteri, è comunque molto importante…se
non dispiace, vorrei fare un test sugli altri per vedere se c’è qualche “tardo
risveglio”
-Tardo risveglio? –chiese Luis
-Una strega o uno stregone risvegliano i poteri intorno
all’età dell’adolescenza, quando gli ormoni sono incontrollabili, ma vi sono
rari casi che si svegliano in età adulta come ci sono casi che si svegliano
prima dell’età adolescenziale, anche se questi sono ancora più rari- spiegò Eve
con estrema pazienza.
Alla fine Eve trovò un ragazzo di 16 anni, Thomas, moro
dagli occhi blu, scoprì che Martha aveva poteri e che una bambina di sei anni
di nome Roxane, rossa con occhi verdi, aveva anche poteri.
-Sapevo che mi avevi stregato dal primo momento che ti avevo
vista amore- rise il marito di Martha guardando la moglie
La donna arrossì- ma cosa vai a dire tu! E dire che per
tutti questi anni non ho mai visto un singolo briciolo di magia…
-Probabilmente perché il tuo elemento è l’aria- disse Eve
con un sorriso- con piccolissimi accenni di fuoco. La tua è una magia che si
attiva automaticamente nelle faccende domestiche probabilmente. Per esempio gli
impasti lievitano meglio o cuociono meglio…
-In effetti il cibo non sono mai riuscita a bruciarlo e non
ho mai avuto problemi con la lievitazione del pane –disse la donna entusiasta-
usavo la magia inconsciamente?!
-Si- disse Eve- è un bene, cibi infusi di magia positiva
rendono più resistenti i sistemi immunitari delle persone…ehm…come
dire…aumentano la difesa del corpo contro le malattie.
-Ora che ci penso Luis non ha mai avuto un raffreddore o
influenza…- mormorò meravigliata Martha e sorrise al settimo cielo. Questo
voleva dire che se cucinava con emozioni positive poteva far stare meglio la
sua famiglia, quale moglie e madre non avrebbe adorato sentire che la sua
famiglia era in salute perché lei cucinava bene?
Thomas si guardò le mani stranito- sono una strega?
-Stregone- corresse Eve- sei molto raro. I maschi con poteri
stregoni sono uno su tre. I tuoi poteri sono anche sul punto di risvegliarsi,
il che renderà facile per te allenarti, per quando saranno svegli potrai
probabilmente controllarli con estrema facilità.
Quelle parole rasserenarono il ragazzo che sorrise con
orgoglio- mi impegnerò.
-La mia piccola Roxane…non è pericoloso farla addestrare
prima? –chiese la madre, ora che sapeva che rischiavano di morire se non
usavano i poteri…dovevano usare i poteri!
-No, anzi prima si inizia più facile sarà per lei vivere
serena il risveglio –disse Eve guardando Lily- è stato doloroso quando i poteri
sono apparsi?
Lily annuì- si…
-Va bene, è normale- disse Eve- il tuo corpo era pronto ma
la tua mente non voleva e sono andati in battaglia, è rarissimo non soffrire in
quelle condizioni e il fatto che tu sia ancora viva indica che sei una strega
con ottimo talento.
Lily annuì sorridendole. Martha si rimboccò le maniche- ok!
Mentre voi sistemate il mucchio di cadaveri, io voglio imparare a cucinare con
la magia!
Eve sorrise- non è solo una strega che può fare ciò…
La cosa prese subito le altre donne del villaggio che
seguirono subito Eve. Potevano usare la magia e far stare meglio i loro figli!
Chi se la perdeva una tale lezione!
Henry sospirò- loro si divertono e a noi tocca sgobbare…
Luis sorrise- muoviti su, che se finiamo prima vediamo mamma
in panico che cerca di capire le cose…
-Che strano che tu non abbia poteri –sospirò il padre- forse
hai preso troppo da me…
-Eve ha detto che è più una cosa “naturale” che di sangue.
Di norma i poteri scelgono in chi nascere e mamma non aveva moltissimo potere
magico, in me non hanno trovato modo di crescere- disse Luis sospirando, era un
peccato, voleva essere uno stregone anche lui…
Proprio perché il villaggio l’accolse così che Eve decise di
iniziare le sue lezioni e supportare tutti. In poco meno di un paio di
settimane la vita di tutti era stata completamente stravolta…per il meglio.
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