WitchandAngel : Capitolo 19: Sorry, don't care

Capitolo 19: Sorry, don't care

Capitolo 19: Sorry, don’t care

C’era da dire che Roseline non era proprio calma come personalità.
Se odiava qualcuno era veloce a rovinare la vita altrui.
-Potresti ripetere? –chiese Roseline seduta alla sua scrivania.
-Abbiamo ricevuto una lamentela da Ms Candy –disse il manager di fronte a Roseline.
Da quando aveva aperto gli shop aveva un preso dei manager per aiutarla alla gestione.
L’uomo di fronte a lei maneggiava il negozio di vestiti.
-Che tipo di lamentela?
-Abbiamo semplicemente proibito la donna di prendere vestiti senza pagarli, ha provato a fare un’opzione di pagamento secondario, facendo poi venire una serva a pagare ma…
-Ciò è contro le nostre regole- disse Roseline per lui
Era semplice logica.
Esisteva un sistema di credito ma Roseline non osava rischiare di perdere soldi per nessun tipo di famiglia.
La sua famiglia ovviamente era eccezione della regola per ovvie ragioni.
C’erano nobildonne che avevano avuto da lamentarsi per il sistema…
-Se avete da lamentarvi allora significa che non potete pagare- fu ciò che venne loro detto
L’idea che non potevano pagare…il loro onore di nobildonne venne rotto e velocemente il problema andò via.
L’idea di Roseline si rivelò corretta, quando una famiglia nobile perdeva soldi non poteva pagare
Se non poteva pagare il servizio è come dire che era un servizio gratuito
Pagare impiegati, materiali, lavoro, idee, locale, servizi…aveva molte spese e oltre ciò doveva fare un guadagno o sarebbe stata un’attività fallita.
Ci mise poco a impiegare un sistema del genere e suggerirlo a Cole.
Alla fine, i due non avevano perdite quindi…
-Cosa avete fatto? –chiese Roseline
-Rifiutato di lasciarla andar via con i vestiti, poi accusato di aver cercato di rubare da noi e dopo che ha rovinato dei vestiti abbiamo bandito lei e la sua famiglia dal nostro negozio, ho mandato una richiesta di pagamento al padre di lei per un totale di novecento monete di oro
Una moneta di oro era otto anni di vita di una famiglia di media ricchezza.
-Ottimo lavoro- disse Roseline segnando la cosa e prendendo la lista di pezzi rovinati.
-Madame- disse entrando il manager della sala da thè- temo di avere da riportare un problema…
-Madame…
Alla fine, Candy aveva accumulato un debito di novecentomila monete di oro. Roseline non ne fu per nulla felice.
Così alla festa successiva…
-Sembra esserci qualcosa che la disturba Lady Bloodsword- disse un nobile con sua moglie al fianco.
Roseline era popolare tra i nobili, al punto che era al pari della madre come potere sociale e decisionale.
-Temo di non essere di buon umore- disse Roseline sospirando- non voglio sparlare però…
-Che è successo? –chiese la figlia di un Conte che aveva un vizio di parlar troppo
-Beh…ecco una…cliente ha rovinato pezzi da vari dei miei negozi e ora rifiuta pagare –disse Roseline
-Chi oserebbe far ciò?! –chiese subito una donna che adorava comprare abiti dal negozio di moda di Roseline
-Ms Candy Stuart- disse Roseline- ho un debito di novecentomila e qualcosa in monete di oro e ora rifiuta di pagarmi, ha rovinato il mio negozio, maltrattato lo staff e insultato la mia famiglia, tutto in una giornata, senza contare che la merce rovinata era merce di nuova manifattura…se penso ai poveri abiti, servizi da te e altro che ora non potranno più essere usati o comprati…
Nemmeno a dirlo, una cassa di monete venne consegnata alla dimora di Roseline, non mancava un singolo pezzo di oro e vi era una lunga lettera di scuse. Roseline sorrise ma non ne era contenta.
-Non sembri felice- notò la madre che guardò l’oro
-Mamma, se papà fosse corteggiato da altre come reagiresti?
Elenoire sorrise, ma era un sorriso che dava ai brividi- non avrebbe da vivere
-Beh…Ms Candy par voler sedurre Cole, ora ha rovinato merce che io avrei venduto e mi ha ripagato solo dopo lamentele altrui…mi spiace ma…non mi interessa quanto “alto” credono sia il mio prezzo, nulla fermerà la mia irritazione per lei…



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