WitchandAngel : Capitolo 22: Oh, do you think I care?

Capitolo 22: Oh, do you think I care?

Capitolo 22: Oh, do you think I care?

***?***
-Cosa facciamo? –chiese Eve curiosa
-Una torta- disse Damon
Lei sorrise contenta. Tra i discepoli, Eve era l’unica che era sotto cura diretta di Damon, come se fosse una vera e propria figlia sua. La bambina di sette anni era con lui da quattro anni e sembravano sempre più padre e figlia agli occhi esterni.
-Posso aiutare? –chiese lei
-Ovviamente- disse Damon mettendosi un grembiule e aiutando la bambina a metterne uno che le aveva fatto.
Damon era molto pratico nell’usare le proprie mani. Prima era per semplice comodità, specie durante i periodi di caccia alla qualunque-specie-tanto-ne-era-parte poi perché preferiva avere cose fatte come gli piacevano a lui. Aveva anche già realizzato un corredo alla figlia per eventuali nozze, aveva anche già realizzato una fossa per i futuri pretendenti che osavano cercare di rubargli la sua bambina. Era molto coerente.
-Bello! –sorrise lei guardando il grembiule. Eve non era una bambina che disprezzava colori femminili, anche se era raro che avesse oggetti rosa, ma anche in quel caso era un rosa che non infastidiva la vista, di norma però aveva più colori sul violetto. Il grembiule era un grembiule con i bordi in pizzo e una bellissima Belladonna ricamata sulla tasca con il nome Little Bell sopra, la belladonna era una pianta dai fiori violacei, cosa che le fece nascere una relazione di amore per quel colore.
-Ti piace? –chiese Damon contento, aveva preso un hobby nel realizzare cose per Eve, era divertente vederla così contenta per praticamente nulla di veramente importante.
Comparando la sua bambina a quelle spocchiose dei tempi nobiliari in passato…ah la sua era davvero cresciuta bene.
Evitando il rosa che gli dava danni al sistema nervoso soprattutto.
La tirò su e la mise sullo sgabello per farla arrivare al bancone.
-Cominciamo con il pesare la farina…- disse contento. Gli piaceva quel tipo di attività e i libri che aveva comprato e letto dicevano che passare tempo con i figli aiutava a crescere il loro rapporto…
****
-Sono a casa- disse Eve posando la borsa sul tavolo
-Bentornata –disse Damon guardandola- successo qualcosa?
La dodicenne sospirò e gli porse una lettera- era nel mio armadietto
Lui alzò un sopracciglio all’orrida carta da lettera rosa- oggigiorno qualcuno usa ancora lettere?
-Rosa soprattutto- disse lei con disgusto
Damon guardò la ragazza sedersi sul divano e coccolarsi i “figli” drago.
-L’hai aperta?
-Avrei dovuto? –chiese lei
Lui annuì, dopo aver controllato per maledizioni, aprì la lettera- …
-Cos’è? –chiese Eve ora curiosa
-Un futuro cadavere- disse Damon bruciandola sul posto.
-Uhm?
La sua bambina era in università, si aveva dodici anni ma aveva saltato praticamente ogni anno fattibile ed era un piccolo genio e ora qualcuno che le passava minimo otto anni la stava corteggiando!?
Anche se fosse stato un altro moccioso di dodici anni non avrebbe accettato la cosa, sicuramente non qualche vecchiaccio pervertito!
-Esco un secondo…- disse Damon
-Dove vai? –chiese Eve
-Ad occultare un futuro cadavere vivo –disse Damon
-Seppellire viva la gente è illegale –disse lei divertita
-Oh…pensi che me ne freghi? –chiese lui dandole un bacio sulla guancia- fa la brava, torno presto
Eve lo guardò uscire e giocò con la coda di Silver- prendete esempio dal nonno voi, ok?


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