WitchandAngel : Capitolo 13: How Rude...

Capitolo 13: How Rude...

Capitolo 13: How Rude…

Se si parla di potere letterario, la parola di mia sorella Beatriz è la legge, se si parla di lotta, la parola di mia sorella Lorelei è la più forte, se si parla di musica, allora è Orabelle, se si parla di moda, allora è Delilah, se si parla di caccia, allora è Sylvie, se si parla di etichetta, allora è Willow, se si parla di potere sociale, allora è mia madre, se si parla di arte o affari allora sono io.
In pratica la nostra famiglia ha preso controllo della società mondana molto facilmente.
Se una cosa viene detta da una di noi, gli altri la seguiranno.
Delilah detta le leggi della moda.
Orabelle decide quale musica è popolare.
Beatriz crea i generi portanti della letteratura.
In pratica, siamo a comando.
Le nostre azioni non vengono giudicate troppo dagli altri perché nessuno può andar contro la nostra famiglia.
Visto che non ho ancora fatto il debutto in società, la mia famiglia non mi forza ad andare ad eventi sociali, ciò non significa che io non veda ciò che succede.
-Quella è la contessa Margot –dico indicando una bionda nello specchio
Shadow fa una smorfia- ricordo la megera, non vedo l’ora di darle fuoco
-Shadow…
-Cosa? Ti ha insultato e deriso pubblicamente più volte di ciò che posso ricordare e io ho una memoria millenaria
-Guarda chi c’è…
-Oh la suocera delle suocere…- dice Shadow con una smorfia di disgusto- tempo che la vedo e la faccio arrosto…
-Dubito avrà un buon sapore…
-Chi la vuole mangiare? La voglio solo bruciare viva
****
-Lady Bloodsword è un piacere rivederla- sorrise la duchessa che aveva organizzato l’evento.
Elenoire sorrise con le figlie al seguito- grazie dell’invito
-Oh, è un onore averla qui –disse subito lei
La donna era entusiasta, avere lady Bloodsword e le figlie a un suo party era al pari di avere l’imperatrice.
-È un piacere rivedere le vostre figlie, sono così belle che fanno morire questa donna di invidia- rise la duchessa
Elenoire sorrise con orgoglio- grazie Duchessa, è sempre bello sentirmelo dire…
Elenoire era il fiore della società all’epoca del suo debutto, la più bella donna dell’intero impero e la sua famiglia ricevette centinaia di richieste sia dentro che fuori dall’impero. Persino l’Imperatore aveva un tempo provato a far la corte ma perse subito di fronte al carattere della donna. All’epoca di fatto Elenoire era una pantera inferocita che adorava far fuori chiunque avesse intorno, non era domabile e non era semplice sedurla. I genitori non osarono appiopparle un marito con forza perché sapevano che avrebbe potuto ucciderlo se avessero fatto ciò. Alla fine un giovane nobiluomo appena diventato Granduca si invaghi di lei.
Come ogni altro, Elenoire lo trattò freddamente, ignorò e cercò di scacciarlo con il peggior carattere possibile, purtroppo per lei, Jonathan Bloodsword era un veterano di guerra che era salito dal titolo di baronetto a Granduca alla giovane età di diciannove anni. Elenoire aveva fatto il debutto a quindici anni, come di norma si faceva, Roseline era un caso particolare che aveva rimandato il più possibile la cosa visto che si poteva fare il debutto dai quattordici ai diciotto anni di età. Aveva speso un intero anno a mandare al diavolo l’intera nobiltà e non diede faccia nemmeno al giovane Imperatore che alla fine sposò la migliore amica di Elenoire. All’epoca Jonathan Bloodsword era fuori impero per una guerra che vinse senza problemi e aggiunse altro onore e territorio alla propria casata, l’unico motivo per cui era ancora Granduca era perché si rifiutava di farsi promuovere ad Arciduca. Aveva ventiquattro anni quando incontrò per la prima volta Elenoire e non esitò a farle la corte. La donna era stranita da tale continuo inseguimento, di norma un uomo non avrebbe pensato a lei due volte dopo essere stato rigettato pubblicamente ma Jonathan era un uomo che aveva sempre pensato che in una donna il carattere doveva essere forte e sicuro di sé, dopotutto se lui moriva in guerra voleva la certezza che sua moglie fosse forte e determinata e soprattutto in grado di sostenersi da sola e di non abbassare il capo in vergogna. L’Imperatore rise del suo migliore amico che inseguiva la lady di ghiaccio, così come l’intero regno…quando la lady di ghiaccio accettò di sposarlo però nessuno osò deriderlo. L’insistenza, la tenacia e il carattere anomalo del Granduca Bloodsword vinsero la regina delle nevi e la rese prontamente sua moglie, con la famiglia di lei in lacrime che finalmente avevano trovato un uomo che sua figlia non volesse morto. A sorpresa di tutti, all’età di sedici anni e venticinque, i due vennero baciati dall’arrivo del primo figlio, Beatriz, dopo ottennero una tripletta con Lorelei, Delilah e Orabelle, l’anno dopo ancora, all’età di diciotto e ventisette anni ottennero le gemelle Sylvie e Willow e all’età di venti e ventinove anni ebbero la piccola Roseline. In tutto questo tempo il carattere di Elenoire si era addolcito, aggiungendo alle cose per cui ammirare Jonathan il “aver domato l’indomabile regina di ghiaccio”, e divenne molto più calma e pacata, rendendosi meno odiabile dalle altre persone. Dopotutto era mamma ora e felicemente sposata, se non fosse per il fatto che dopo Roseline aveva perso la capacità di avere figli avrebbe volentieri continuato a dare a Jonathan altri bambini, dopotutto il suo adorato marito sembrava solo amarla di più ogni volta che i figli nascevano. In ventitré anni di nozze, nessuno poteva nemmeno lontanamente insinuare che i due non si amassero, senza contare che Elenoire tirava fuori gli artigli verso chiunque provasse a sfiorarle il marito, quanto a chi volesse rubare Elenoire…beh Jonathan aveva ucciso in guerra abbastanza da avere una reputazione per ciò e nessuno voleva morire giovane quindi…
Elenoire aveva assunto un carattere calmo certo, ma era ancora una furia se le si sfioravano marito o figlie, specialmente la loro piccola Roseline. Si era sentita colpevole per anni per la sofferenza che la figlia aveva subito per una cosa che era fuori dal suo controllo. Se sfioravi la loro principessa stavi facendo risalire la Elenoire pre-Jonathan e nessuno voleva andare contro quella Elenoire, specie perché se lei appariva, Jonathan diventava il dio della guerra che era in giovinezza e non volevi andargli contro. Nessuno voleva andare contro Lord e Lady Bloodsword, non che andar contro una delle sei maggiori fosse una buona idea eh, per quanto riguardava la minore delle Bloodsword…era ignoto quanto fosse facile vincere contro di lei ma se gli altri erano precedenti…beh diciamo che non era una buona idea.
-Lady Bloodsword che bello vederla –disse con un sorriso la marchesa Miller, madre di Lord Jackson
Il sorriso sparì dal volto di Elenoire e la sala notò subito il cambio emotivo- che ci fa lei qui?
Il cambio di tono, di espressione e l’aurea intorno a lei…immediatamente tutti capirono che la donna non era vista di buon occhio da Lady Bloodsword
-Io…non capisco…ho fatto qualcosa…
-Osi anche rivolgermi la parola? –chiese Elenoire con disgusto evidente- osi mal parlare mia figlia e hai ancora il coraggio di venirmi a parlare?! Credi che questa Granduchessa non possa distruggere una famiglia come quella dei Miller?!
Nella sala accanto si sentì un urlo di dolore, gli uomini erano andati lì per parlare come norma ma la porta venne aperta da un uomo che era stato buttato fuori. Lord Jonathan Bloodsword aveva una spada in mano e una sete di sangue negli occhi.
-Lord Bloodsword…non capisco cosa ho…- iniziò Lord Miller, padre di Lord Jackson
-TACI! –ruggì Jonathan facendo tremare la casa, non era il secondo più forte in guerra per nulla. Dopotutto lui era chi aveva istruito l’Arciduca Imperiale Cole e chi aveva ottenuto un cognome basato interamente sul suo talento in guerra- CHI HA OSATO INVITARE QUESTA FECCIA?!
Lord Jonathan e l’Arciduca Imperiale Cole erano simili di carattere, calmi e tranquilli, difficili da irritare e far incazzare. Far arrabbiare Cole e lui era come chiedere di essere uccisi. La furia di Jonathan non era qualcosa che in molti avevano visto, chi aveva visto ed era sopravvissuto aveva raccontato con orrore che fine avesse fatto chi aveva fatto imbestialire il Granduca.
-I…io- disse il Duca- devo…averlo…
-Questa feccia che si fa chiamare Marchese- disse Jonathan calpestando il petto dell’uomo a terra e facendo mancare il respiro al marchese- è il padre dell’uomo che sta stalkerando e importunando mia figlia Roseline e voi avete il coraggio di invitarlo in mia presenza?!
La marchese cadde a terra e un grosso segno sul volto indicò che era stata schiaffeggiata- non solo…la marchese ha anche osato dire che mia figlia è buona solo per il titolo che porta, che dovrebbe sposarsi e accettare che il marito la tradisca, che dovrebbe poi morire senza avere figli perché “feccia” come mia figlia non merita eredi…e voi invitate questa donna in MIA presenza e delle MIE figlie?!
La sala era sbiancata. Jonathan fece una smorfia di disgusto- fingerò che lei non lo sapesse Duca, ma se beccherò ancora qualcuno a dar supporto, inviti o considerazione a quella famiglia…
Non finì la frase ma non servì. La mente dei nobili poteva facilmente immaginare il resto e il loro pallore ne era prova.
Willow sorrise giocando con il ventaglio- una tale mancanza di rispetto non è perdonabile…
Sylvie annuì- un orribile gesto che non può essere perdonato facilmente…
Delilah sorrise- così fuori gusto e moda che dovrebbe essere distrutto…
Orabelle giocò con una propria ciocca- così orribile che non dovrebbe essere sentito…
Lorelei sorrise- così insignificante che non dovrebbe vivere…
-Inoltre- disse Beatriz con un sorriso che gelò la sala fino all’osso- l’Arciduca Imperiale Cole odia a morte questa famiglia e l’Imperatore Richard di conseguenza ha questa famiglia nella propria lista nera…mi chiedo quanto tempo ci vorrà prima che una scusa venga trovata e una dinastia sparisca…mi chiedo…se solo una dinastia sarà a sparire o anche chi, ingenuamente, ha avuto con loro una relazione…
-Spiacente Duchessa, non ho intenzione di rimanere al vostro Invito –disse Elenoire andandosi a riprendere le sue cose e uscendo accompagnata dal marito e dalle figlie.
La duchessa crollò a terra, sostenuta dal marito che urlò in pura furia- gettate fuori questi due e i loro figli! Non voglio che entrino più nella mia dimora!
-Come faremo? –chiese la moglie in lacrime, avevano offeso i Bloodsword
-D…domani manderò dei doni per farci perdonare- le assicurò il marito- costi ciò che costi, non possiamo rimanere in cattivi rapporti con loro…
Risultato fu che per le settimane successive Roseline ricevette centinaia di doni di “scuse” senza realmente sapere che diavolo farsene oltre che un incremento del 80% in ogni sua impresa. Lasciava i doni da gestire alla madre e accettava solamente…
-Lady Roseline, un regalo per lei –disse il maggiordomo dandole una scatola nera con una lettera.
-Chi è? –chiese la madre sospirando, quanti diavolo di regali avevano intenzione di mandarle!?
Roseline aprì la scatolina e tirò fuori una collana di oro bianco con un pendente particolarmente bello. Era un drago che volava in alto e un cavallo che correva in basso, i due erano finemente incisi e al centro vi era una grossa gemma con i colori di una nebulosa all’interno- Lord Cole…
Non le serviva nemmeno aprire la lettera per confermarlo, dopotutto lui aveva capito il suo gusto. Il padre di lei alzò un sopracciglio, nemmeno si erano visti e già erano…oh beh…
Roseline sorrise leggendo la lettera e scoppiò a ridere- dice che ha saputo che i nobili si stanno uccidendo pur di mandarmi doni e che non gli pare corretto non partecipare alla cosa…



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