WitchandAngel : Capitolo 15: A Goddess is not normal after all

Capitolo 15: A Goddess is not normal after all

Capitolo 15: A Goddess is not normal after all

-Starò bene- dico io guardando le mie sorelle nella camera hobby di Delilah
-Dobbiamo aiutarti! –dice lei- non sei mai stata a un debutto! Non possiamo lasciarti fare tutto da sola e…
Io la blocco- apprezzo l’aiuto ma voglio fare tutto da sola, voglio vedere quanto abile sono in queste cose.
-Ma…
-Abbiate fiducia in me- dico io- ora scusate, ho da rifinire le disposizioni…
-Nemmeno mamma e papà sanno il tema… -protesta Willow
Io sorrido- non sarebbe una sorpresa altrimenti non trovi?
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Diciamo che quando dico che sono un’artista non scherzo. Con un team di servi che è addetto solo a particolari mansioni nessuno, oltre me, sa che cosa ho in mente.
-Lady i ciliegi invernali sono arrivati –dice con un sorriso il capo dei giardinieri
-Puoi piantarli e posizionarli in queste locazioni della casa? –chiedo io
Spieghiamo una cosa, il mio compleanno ricade in un giorno particolare dell’anno che è abbastanza freddo da avere neve delle volte e da avere un clima primaverile delle altre. Per questo ho deciso di giocare con la mia fortuna e di usare il clima primaverile tendente al fresco a mio favore e far vivere a tutti una meravigliosa notte.
La prima volta che ho vissuto il mio compleanno fu organizzato interamente dalle mie sorelle e i miei, ottimi gusti…ma non era “Me” quella rappresentata.
-Lady, i piatti per la serata sono arrivati insieme ai calici e le posate- dice l’addetto
-Ottimo, posizionate le scatole nella zona, li sistemerò personalmente come il resto.
Diciamo che sono molto puntigliosa su come un evento deve essere organizzato e nella mia seconda vita ho usato le mie abilità artistiche per pagarmi gli studi facendo la planner di eventi di ogni genere. Sono particolarmente brava se posso dirlo da sola.
-Le tovaglie, i tovaglioli e le tende sono arrivate lady, i tappeti sono anche stati preparati- dice la maid
-Posizionateli di lato, mi occuperò di loro personalmente- dico io di nuovo
-Le gemme sono arrivate- mi avverte Marybelle- sicura di non voler una mano?
Io annuisco- riuscirò a finire di preparare tutto nel giro di due ore prima dell’arrivo degli ospiti, per truccarmi e vestirmi non ho bisogno di troppo tempo…Marybelle, lascerò a te e al maggiordomo il compito di tenere tutti fuori dall’ingresso, dal sala da ballo e dalla sala del ricevimento. Voglio decorare il giardino quindi vorrei che nessuno esca anche fino a un’ora prima dell’evento. Le mie sorelle e i miei sono anche proibiti a…
Lei annuisce- sarà fatto! Non lascerò che si rovinino la sorpresa.
Io sorrido guardando la sala e sorridendo. Tutto è arrivato in tempo…ora manca solo montare tutto…
-Shadow chiederò la tua assistenza…
Lui appare al mio fianco nel secondo tutti sono spariti- è un bel po’ di tempo che non decori un evento del genere eh? Il tema è una combinazione interessante per quest’epoca…
Io sorrido- ovviamente, non sarei una Bloodsword se non fossi anomala…cominciamo…
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-Oh siete stupende- disse Elenoire guardando le figlie. Il tema della serata aveva chiesto agli uomini di indossare o un completo o la divisa militare se volevano, al fianco della donna Jonathan era felicissimo nella sua divisa militare. La divisa militare era una classica divisa nera con decori in oro e argento con i gradi appuntati sopra il cuore, aveva stivali di pelle da guerra, un mantello con spalliere di oro e un capello che non sarebbe stata indossato all’interno della casa. Era particolarmente affascinante e la moglie era particolarmente felice al suo fianco. Le donne erano state istruite solo nell’indossare un vestito dai toni più scuri della norma, qualsiasi colore andava bene. Elenoire aveva scelto un lungo vestito nero e le figlie l’avevano accompagnata con vestiti di un grigio scuro. Le dame dei Bloodsword risplendevano.
-Possiamo vedere l’ingresso ora? –chiese Beatriz
Marybelle controllò l’orologio e annuì- ora si
Immediatamente tutti uscirono quasi di corsa e fecero il giro lungo per poter vedere il giardino principale come gli ospiti l’avrebbero visto, con tutti si intendeva tutti, persino i membri dello staff erano super eccitati e Roseline aveva già dato ordine ai cuochi che potevano iniziare a preparare un’ora prima, dopotutto maggior parte delle cose erano pronte, dovevano solo servirle.
-Oh miei dei…è casa nostra questa?! –chiese eccitatissima Elenoire.
Gli alberi, tra cui vari ciliegi invernali che erano stati aggiunti, erano coperti da fili invisibili con luci che andavano da un lato all’altro del giardino creando l’impressione che le stelle fossero scese sul terreno. Il prato verde era stato in qualche modo reso un prato bianco invernale e l’erba chiara era diventata verde scura, facendo solo risaltare la finta neve al di sopra, lanterne di vetro erano posate e appese ovunque, alcune con cristalli e candele dentro altre con luci e rose. La strada era stata cosparsa di petali bianchi, rossi e neri, creando una visione particolarmente attraente per l’occhio. Varie decorazioni a tema erano sparse per il giardino, rendendo tutto una visione fuori dalla norma e magica.
Quando finalmente entrarono nell’ingresso della casa, un’enorme stanza che dava su una scalinata che avrebbe disceso Roseline per presentarsi per la primissima volta al pubblico, rimasero senza parole. Chiamarlo ingresso era sbagliato visto che non era la prima stanza nella casa ma era la sala dove i nobili venivano accolti quindi…
Il soffitto era diventato un meraviglioso cielo notturno stellato, stelle, neve e rose erano sparse ovunque. I tappeti bianchi facevano sembrare che della neve fosse entrata nella casa ma quelli neri che mostravano un’illusione del cielo notturno davano l’impressione che il pavimento fosse rotto e che l’universo fosse ciò che vi era sotto. Le tende erano bianche con stelle nere che illuminavano la stanza ma davano l’impressione di una bellissima notte di inverno.
La sala da ballo fu una meravigliosa sala a tema notte con della “neve” sul pavimento di legno che rese la sala un piccolo angolo di paradiso invernale di notte, le stelle e i cristalli sparsi per la sala erano meravigliose come il tavolo del rinfresco che portava bottiglie dall’aspetto congelato, dall’aspetto di un cielo notturno e altre decorate con stelle. I bicchieri erano divisibili in tre categorie: dall’aspetto di ghiaccio, dall’aspetto di un cielo notturno finemente dipinti o con semplici stelle che, una volta che un liquido veniva versato all’interno, avrebbero dato luce al bicchiere, letteralmente. I piatti erano finemente dipinti ed erano, ovviamente, con gli stessi tre temi. Le posate strettamente di oro. La sala era indescrivibile con mere parole, era uno spettacolo e nessuno pensava a come affrontare l’idea che avrebbero dovuto rimuovere quella meraviglia dopo l’evento.
La sala del ricevimento…beh, da dove cominciare? Dalle tende blu notte con stelle di oro dipinte sopra? Dai tappeti scuri a tema universo? Dalle centinaia di luci che decoravano i muri e soffitti? Dalle cascate di luci e cristalli che decoravano gli altissimi soffitti? Dalle varie decorazione a tema? Forse dai tavoli? Su lunghe sotto-tovaglie di oro erano state messe tovaglie nere con intricati ricami, lasciando vedere quindi in parte l’oro sottostante. Un piatto grande di oro era posato con sopra un piatto medio nero notte con sopra un piatto dipinto come un meraviglioso cielo stellato, alla destra dei piatti vi erano cucchiai e coltelli in oro puro, alla sinistra un tovagliolo nero con su le forchette, le posate da dolci erano posizionate a regola anche esse in oro, i calici erano finemente decorati come quelli nella sala da ballo. Delle candele nere, blu notte e bianche erano su candelabri di oro a decorare i lunghi tavoli. Una bellissima stella bianca teneva un biglietto blu notte decorato da stelle con in oro il nome di chi si sarebbe seduto lì, se quello non fosse stato abbastanza per trovare il posto, alla porta vi era un meraviglioso dipinto con i nomi degli ospiti e i rispettivi tavoli, ognuno nominato con tema di rose, stelle o invernale, gli ospiti erano parecchi ma la sala non sembrava affatto sovracaricata, anzi. I centro tavola erano delle rose rosse in un vaso blu notte e stellato con del ghiaccio a congelarne i bordi di oro e i petali. Ogni tavolo poi aveva un ulteriore centro tavola che indicava il nome del tavolo, per esempio il tavolo “Rising Star” aveva una meravigliosa stella che fluttuava e girava piano mentre il “Light in the dark” aveva delle candele incise come pianeti che giravano lentamente in aria che davano la sensazione di star guardando nell’universo, un altro esempio era il “Winter Rose” che aveva delle bellissime rose bianche su cui della “neve” continua a cadere lentamente, creando un bellissimo paesaggio invernale. Era tutto davvero…meraviglioso. Se avessero dovuto dare un tema allora sarebbe stato giardino invernale notturno probabilmente…adatto a Roseline? Assolutamente.
-Ha fatto un lavoro meraviglioso –mormorò Elenoire rasserenata
-Beh lei è il genio artistico della famiglia, c’era da aspettarselo –rise Jonathan felice, sua figlia avrebbe avuto successo, lo poteva sentire.
E non avevano ancora visto il buffet a tema! Vi erano biscotti stellati e invernali, vi erano macarons al cioccolato dipinti come un cielo notturno con farcitura rossa che era cioccolato, dolci a bicchiere decorati come nebulose, neve e stelle, cupcake al cioccolato neri con splendide decorazioni a tema, uno dei più belli aveva una decorazione blu notte con su stelle di zucchero e perle commestibili, biscotti a tema, barattoli in vetro con stelle di zucchero blu notte…era uno spettacolo ok? Il cibo non decorato a tema era anche dall’aspetto particolarmente appetitoso quindi era qualcosa che avrebbe soddisfatto tutti con un menù inusuale ma decisamente benaccolto. Infine la torta a sette strati al cioccolato e vaniglia che aveva del fondente blu notte decorato con attenzione con vernici per dolci con immagini di un cielo stellato era meravigliosa.
Quando gli ospiti iniziarono ad arrivare furono estasiati dalla bellezza e dall’atmosfera creata nella sala. Come biasimarli? Era una meravigliosa serata quella creata da Roseline.
L’unica che mancava all’appello era la Stella della serata…
-Starà bene? –chiese Delilah, aveva assolutissimamente zero idee di che vestito Roseline avrebbe indossato per la prima parte della serata e quale avrebbe scelto per la seconda parte. Era una tradizione iniziata dalla madre il cambio di abito tra il ricevimento iniziale con la presentazione ai vari nobili e il ballo con il padre e i gentiluomini privi di moglie, sempre che Roseline avrebbe accettato le loro richieste, seguito poi dalla cena.
-Andrà bene –disse Beatriz- ho un’ottima sensazione sulla serata
Jonathan intanto sorrise a Richard- grazie per aver accettato di accompagnare mia figlia Beatriz
-Il piacere è assolutamente mio –sorrise lui guardando la bionda arrossire mentre lo stringeva al suo fianco.
-La divisa militare ti dona moltissimo Cole- sorrise Elenoire
Lui annuì- sono lieto di poterla indossare, i completi da sera non sono miei fan…
Jonathan rise e guardò un secondo le figlie con i loro accompagnatori, in un modo o nell’altro aveva ottenuto dei fantastici futuri generi e ne poteva solo andar fiero. Mancava giusto il suo favorito per la sua figliola più amata…
-Perché quel verme è qui? –chiese di colpo Cole notando la presenza di Lord Jackson
Jonathan fece un sorriso tirato ma non rispose. Dopo l’arrivo di Cole, a gran sorpresa della maggior parte della sala, finalmente arrivò l’evento della serata…l’arrivo di Lady Roseline…
Quando l’annuncio venne fatto, gli occhi di tutti furono sulle scale. Dalla porta centrale emerse quella che fu una visione per tutti.
Il vestito scelto da Roseline per il proprio debutto era un elegante abito bianco. Era un bellissimo abito in stile vittoriano con un corpetto stretto e ricoperto di gemme e pizzo con uno scollo a cuore, le spalle erano visibili e le maniche erano corte, la gonna era formata da più veli di stoffa e il davanti aveva una piega che mostrava un complicato intreccio di pizzo. Era un vestito da sposa ma quei dettagli non importavano ora come ora. Il bordo del vestito era adornato con della pelliccia bianca. La ragazza indossava un paio di scarpe che parevano di cristallo, braccialetti in oro con stelle, lune e fiocchi di neve in gemme preziose, una collana di uno spicchio di luna con due stelle che univano le due punte fatte una con un diamante bianco e una con una gemma nera. Alle orecchie indossava degli orecchini in oro particolari, erano a cascata, uno lungo fatto di gemme nere con uno spicchio di luna come ciondolo, l’altro era più corto, sempre pendente però, ed aveva un pianeta con un cerchio intorno e due stelle in oro a decorarlo. Le gemme erano nere, i decori erano in oro. I lunghi capelli neri erano stati fatti a boccoli e una corona in oro fatta con centinaia di stelle che creavano la forma illuminava la sala. Aveva un trucco leggero e delicato, la cosa più “forte” era il rosso sangue delle sue labbra. Le lunghe unghie erano state dipinte di nero e decorate come se fossero varie parti dell’universo.
Roseline fece un inchino- il mio nome è Roseline Bloodsword, settima figlia del Granduca e della Granduchessa, vi ringrazio per la vostra presenza qui oggi e spero che le mie preparazioni siano di vostro gusto.
Detto questo scese le scale con eleganza, senza segno di paura, esitazione o altre particolari emozioni. Nemmeno Willow era stata così perfetta. Finalmente tutte e sette le Bloodsword erano insieme nell’occhio pubblico e poterono notare che la settima era decisamente la più…visibile. Le lady dei Bloodsword erano alte più o meno tutte nello stesso modo ma Roseline che aveva i capelli più lunghi sembrava più bassa delle altre. Come curve: Beatriz, Orabelle e Delilah avevano una terza, Lorelei e Sylvie avevano una seconda, Willow era la meglio messa con una quarta. Elenoire aveva un’abbondante quinta, cosa che faceva parecchia invidia a chiunque, figlie comprese. Roseline sembrava minuta, era in possesso di un vitino da vespa e aveva preso la quinta della madre, solo che a differenza della donna preferiva evitare che questo dato fosse noto in passato, purtroppo con il taglio di vestito di quella sera, era impossibile non notare la cosa. Aveva lunghe gambe, curve da vendere, lunghi capelli e un visino da bambola. Era poi chi aveva preso più dalla madre tra tutte, rendendola immediatamente altrettanto attraente.
Jonathan aveva già notato come molti giovani stessero fissando la sua bambina. Nessuno di loro era degno di avere una Bloodsword come moglie però!
La figlia venne subito avvicinata da colleghi di lavoro, persone che avevano sostenuto la sua ricerca e altri che avevano già “conosciuto” Roseline.
Il suo atteggiamento era quello calmo di una donna abituata a questi eventi, la cosa rese subito fiera Elenoire che si rilassò. Le altre sue bambine avevano avuto un po’ di difficoltà ad ambientarsi durante il loro debutto ma lei sembrava a suo agio. Le altre sue figlie erano anche al settimo cielo, chi poteva scordare la loro prima esperienza ufficiale in quella cerchia di bestie? Era davvero rassicurante che Roseline fosse già una pantera e non una gattina indifesa.
La musica scritta poi per la serata era suonata da un gruppo che Roseline aveva personalmente creato, il che rendeva l’atmosfera ancora più piacevole.
Richard guardava intanto come suo fratello si era completamente bloccato sul posto- ohi…non dovresti andare a presentarti?
-…
-Cole?
-Si? –chiese lui riprendendosi
Richard sorrise- con me
Prima che Cole potesse opporre resistenza era stato trascinato dal fratello verso la ragazza. Prima che potesse però avvicinarsi un certo Lord dovette avvicinarsi.
-Lady Roseline, è un piacere finalmente conoscerla- disse Lord Jackson
L’intera sala smise di far rumore. Roseline guardò l’uomo e alzò un sopracciglio- la confidenza che Lord Miller ha per chiamare il mio nome quando io non ricordo di aver dato questo permesso mi lascia senza parole…
-M…mi spiace- disse lui subito- io sono Lord Jackson Miller, credo lei abbia sentito parlare di me
-Si –disse calma Roseline- l’ammonto di lettere che mi manda è disturbantemente alto, sarebbe impossibile per me non conoscere quel nome…
La sala si trattenne dal ridere, la lady aveva preso il carattere dalla madre ma era più leggera nella forza messa in esso.
-Temo che il mio entusiasmo per conoscerla deve avermi fatto sembrare ridicolo…
-Ridicolo? Non direi –disse lei con un sorriso facendolo sorridere- sembra più che altro un patetico tentativo per sedurre una nobildonna di alto rango. Dopotutto, se memoria non mi inganna, lei ha già tentato di sedurre le mie sorelle in passato ma ha fallito…
A quella frase i ragazzi strinsero la presa sulle proprie dame. Questo idiota ci aveva provato anche con loro!? Richard immediatamente raggiunse Beatriz e casualmente le mise un braccio in vita. Le sei Bloodsword guardarono i ragazzi e si trattennero dal ridere.
-Credo ciò sia un malinteso…
-Malinteso? –chiese Roseline con sorriso divertito- ora che ci penso potrebbe essere vero…lei ha provato a infilarsi nel letto di ogni nobildonna di decente famiglia, non è forse vero?
Immediatamente le donne fecero una smorfia, era così patetico che se ne erano anche scordate. Quell’espressione venne però letta come fastidio per essere costantemente importunate e i loro partner iniziarono a ribollire di rabbia.
-Con permesso- disse Roseline- credo sia arrivato il momento per noi di trasferirci nella sala da ballo…
Lord Jackson provò a sfiorarla ma venne intercettato da una mano guantata di nero e Roseline fu in grado di sfuggirgli seguita dalle sorelle che si dovevano anche cambiare.
Quando Lord Jackson alzò lo sguardo si congelò. Cole era particolarmente terrificante nella sua uniforme da generale.
-Arciduca…
-Vedo che continua a importunare figlie altrui Lord Jackson, il suo è un pessimo hobby –disse Cole mollando la presa- le ricordo in che famiglia sta cercando di creare problemi. Il Granduca non è un nobile ereditario o comprato, è un eroe di guerra che ha vinto il titolo lottando per decenni, non dimentichi che una volta che ti insegnano ad uccidere diventa solo più facile…
Detto quello fece strada agli altri nobili verso la sala da ballo. Dannazione, non si era ancora presentato a Roseline!
La cosa che Cole non sapeva però era che Jonathan aveva appena aumentato il punteggio di “Cole deve sposare una delle mie figlie” e aveva reso la cosa un “Roseline deve sposare Cole”. La cosa non doveva essere nota dopotutto…
****
Il secondo vestito della serata fu forze ancora più meraviglioso del primo. Era un lungo abito blu notte, la gonna a campana e un corpetto stretto senza spalline con uno scollo a cuore e che lasciava la schiena libera. Cosa vi era di meraviglioso da un vestito così semplice? Beh come la luce lo illuminava delle gemme posizionate ad arte riflettevano luce creando l’illusione di una notte stellata. Ai piedi indossava delle scarpe con tacco nere con delle stelle lungo i lacci. I gioielli erano pressoché gli stessi ma la corona, il trucco e l’acconciatura erano cambiate. Per iniziare i capelli erano stati semi raccolti, la corona era stata sostituita con una corona in oro con meno stelle e delle perle nere, lungo i boccoli erano state però inserite stelle e lune in oro che rilucevano particolarmente bene sui lunghi capelli neri. Il trucco non era più leggero, per iniziare gli occhi erano stati decorati con maestria e avevano creato una gradazione che andava dal blu notte al nero, aveva dell’eyeliner nero che creava l’illusione di un occhio di gatto, le ciglia sembravano più folte e lunghe grazie al mascara e le labbra rosso sangue erano diventate di una tonalità più scura. Era bellissima e assolutamente impossibile da mancare in una sala del genere.
Jonathan fu veloce a invitarla a ballare con un sorriso- sei meravigliosa…
-Lo so –disse lei divertita- mamma vuole ballare con te…
-Lo so –rispose lui- dopo la blocco per l’intera serata sta tranquilla…
-Cosa c’è? –chiese lei
-Hai già incontrato l’Arciduca? –chiese Jonathan
Roseline sembrò ricordarsi dell’uomo solo allora- ero troppo presa a evitare sanguisughe…ho dimenticato di incontrarlo…
-Succede- rise Jonathan- cercherò di convincerlo a chiederti un ballo…
Roseline si inchinò ringraziandolo della danza e venne rapita velocemente da Philip. Dopotutto come suoi futuri cognati, i ragazzi avevano il diritto di ballare con lei per primi.
Lord Jackson, che misteriosamente non era ancora stato buttato fuori, si avvicinò quando Richard aveva finito di danzare con lei. Roseline a quel punto aveva già ballato sette volte e non era molto in vena di danzare.
-Permette? –chiese lui con un sorriso
Richard lo guardò male. Da quando l’Imperatore era diventato aria!?
La mano di Roseline però venne presa da una mano guantata di nero. Solo in quel momento Roseline incontrò Cole per la prima volta.
-Con permesso, Lady Roseline, è un piacere conoscerti al di fuori delle nostre lettere- disse Cole con un sorriso che congelò la sala. Cole sapeva sorridere in quel modo?!
Roseline lo guardò un secondo prima di sorridere- il piacere è tutto mio Lord Cole…
-Permette questa danza? –chiese Cole rassicurato che lei non si fosse spaventata, negli occhi di lui era una tenera gattina dopotutto…
Lei sorrise- con estremo piacere- dopotutto la pantera non lasciava una preda dopo che questa le si presentava davanti.



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