WitchandAngel : Capitolo 4: She doesn't see me as a father

Capitolo 4: She doesn't see me as a father

Capitolo 4: She doesn’t see me as a father

Mi chiedo perché le donne di questo dannato reame sono uscite tutte di testa insieme.
Le nobildonne ovviamente, infondo sono le uniche che riescono ad incontrarmi.
-A Renée servirebbe una madre
-Una figura di riferimento femminile è di vitale importanza per una donna
-Dovrebbe trovar moglie…
Quante diavolo di volte me lo devo sentire in una serata quel discorso?
Non solo da donne, ma anche da uomini!
Sebastian se la ride.
Mia madre è furiosa.
Renée invece sorride tranquilla, ignara della conversazione.
Gli umani hanno un udito inferiore dopotutto. Per fortuna anzi.
Renée mi guarda e si avvicina. Ah il mio angelo…
-Non è forse vero? Non vuoi una mamma? –chiede una nobildonna a Renée che si è appena avvicinata
Renée sorride- oh? Ma mamma Giselle è così buona con me, perché dovrei chiederne un’altra? –chiede lei
-Ma…tuo padre di sicuro non vorrà la propria madre come moglie…- inizia la tipa
-Papà Sebastian non è figlio di mamma Giselle, sta forse insinuando che mia madre sembra così vecchia? –chiede lei innocentemente, mia madre intanto si sta segnando il nome della nobildonna…
Sebastian non sorridere, inquieti in questo momento…
-A…assolutamente no! Dico solo che il re dovrebbe sposarsi…
-E perché dovrebbe? –chiede lei
-Per…darti una madre ovviamente
-Ho già una madre –dice lei
-Ma non sarà mai come una madre sposata con il proprio padre…e sono certa che il re sarebbe un ottimo…
Renée sorride, posso vedere cattiveria nei suoi occhi però, e le risponde scandendo per bene ogni singola parola in un tono lento e disinteressato- mio padre biologico e mia madre biologica, mi hanno mostrato quanto piacevole sia l’avere genitori sposati…ogni loro lite era un colpo sulla mia pelle…il mio livello di resistenza a torture, dolore mentale e dolore fisico è al punto che potresti infilarmi una spada nel petto e non sentirei assolutamente nulla…
I nobili sono presi alla sprovvista.
-Ora spiegami perché un rigetto di donna come te può venirmi a dire chi può o meno essere mia madre, mio padre o sposare Damon quando non hai nemmeno un briciolo di conoscenza in materia? –chiede lei
-Io…
-Se non sai cosa rispondere, non farlo. Almeno eviti di perdere ancora rispetto da altri in sala. Chi, come, quando e se Damon sposerà è, sarà e rimarrà per sempre una sua scelta. Usare me come scusante per i vostri scopi politici è disgustoso quasi quanto ciò che ho visto crescendo. A quanto pare, puoi cambiar razza, la nobiltà farà sempre e comunque schifo
-Non volevo…
-Volevi cosa? Convincermi a chiamarti mamma, convincere Damon a sposarti e darti il trono di regina? –chiede lei- avrò dieci anni ma non sono sopravvissuta per pura fortuna, so usarlo il cervello…cosa che ti consiglierei di iniziare a fare
La tipa indietreggia- mi spiace…
-Salva le scuse per qualcuno che crede in ciò che dici- dice Renée disinteressata- persone come te sono brave solo a badare ai propri interessi, tra tutti il tuo tipo di nobile è ciò che detesto di più…non ho intenzione di avere un’ennesima madre come quella che ho già avuto prima di Giselle, o come mia zia, o cugine, o parenti, o amiche di famiglia…la lista continua. Non sono abbastanza decelebrata per ignorare un confetto come te che ha le stesse intenzioni di loro…
La nobildonna si è appena data alla fuga…oh beh…
-Renée… -dico io
Lei mi guarda con occhioni da cucciola- non la sposerai vero…?
-No tesoro, assolutamente, non mi sposo –dico io prendendola in braccio.
Lei annuisce stringendosi a me. Trema, aveva paura? Lo sapevo che dovevo evitare che quelle dannate oche in rosa le si avvicinassero!
****
Ciò che Damon all’epoca non poteva vedere era che Renée si stava trattenendo dal ridere e stava fulminando con gli occhi le restanti ochette. Dopotutto, la sua bambolina non era esattamente…debole.
Ma questo, non l’avrebbe saputo per parecchio tempo…



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