Capitolo 32: Would,
Should, Could…can you just shut up?
-Non sarà mai in grado di farti felice! –disse Jackson
alzandosi
Roseline non era mai stata in grado di affrontare un confronto.
Non era brava a gestirli e di norma avrebbe preferito chiudere un occhio sui
suoi comportamenti.
-Io sono l’unico che può farti felice! –disse Jackson
Sapeva che avrebbe ceduto. Aveva sempre…
-L’unica cosa che tu puoi fare è scoparti la prossima barbie
che entra nel locale e chiamarlo amore della tua vita!
Il problema era che questa non era la prima vita di
Roseline.
Non era il suo secondo giro, era il terzo.
Quando era in vita nella seconda vita, non fu santa o
innocente.
Ebbe il suo ammonto di esperienza in vita romantica,
preferendo poi la solitudine alla vita di coppia.
Aveva incontrato di tutto: traditori, imbroglioni, cretini…
Il suo carattere era passato da un fiorellino a una rosa con
spine.
Aveva subito il carattere altrui all’inizio ma aveva
imparato a farsi valere.
Lavorava in un mondo in cui il suo essere donna la metteva a
un gradino inferiore all’uomo. Aveva lottato per i suoi successi ogni singolo
giorno.
Non era più la stessa Roseline. Non avrebbe mai più evitato
di dire ciò che pensava
-Roseline
-Ho già detto che non ho intenzione di accettare quel nome
dalle tue labbra! –disse lei furiosa
-Lui è solo di passaggio
-Come osi!? –chiese lei furiosa, incurante di aver alzato la
voce e attirato lo sguardo di tutti- ciò che io provo non è qualcosa che puoi decidere!
In quel momento lui si accorse dello spettacolo che stavano
dando- andiamo dove non…
-Oh no, non andiamo da nessuna parte perché ora ti dirò ciò
che nessuno ti ha mai detto- disse Roseline buttando all’aria ogni singola
lezione di etichetta mai ricevuta- sei un figlio di puttana capace solo di
vedere come usare una persona, sei un codardo, vigliacco e senza spina dorsale
che non sa nemmeno cosa sia onore, coraggio o lealtà. Sei un dannato pezzo di
merda che dovrebbe solo vedere di morire, unica cosa decente che potresti mai
fare con la tua dannata esistenza…
-R…
-Non ho finito- disse Roseline furiosa- mio marito è Cole,
non sarà mai nessun’altro se non lui. Maledetto? Lo sono anch’io. Lui è un
uomo, non un ragazzino come te. Coraggio, lealtà, onore…sono cose che mio
marito conosce. Conosce il campo di battaglia e sa cosa significa essere
vittorioso in qualcosa che attualmente conta qualcosa nella vita. Non sarai mai
nemmeno lontanamente ciò che lui è. Un vigliacco come te non ha diritto di
giudicare qualcuno che rischia la sua vita ogni santa volta che mette piede nel
campo di battaglia. Cosa hai mai fatto per meritarti qualsiasi cosa che tu
possiedi!? Potrei, dovrei, avrei…puoi tacere? Nessuno se ne fotte un cazzo di
ciò che tu vuoi dire e ti assicuro che ti ammazzerò prima di provare qualcosa
che non sia odio per te!
Si girò per andarsene ma si fermò per guardarlo- inoltre…
Jackson la guardò
-Perché dovrei scegliere un coltello da burro quando mio
marito ha una spada sotto la cintura? –chiese guardandolo sarcastica- dopotutto…per
me le dimensioni contano. Non vado con bambini…
Il gruppo di soldati che era lì per assicurarsi che nulla
succedesse si guardò tra loro. Beh…
****
-Sono a casa- disse Roseline lanciando infastidita il suo
cappotto sul divano insieme alla borsa che una maid si sbrigò a mettere a
posto- Cole
-Qui- disse lui che stava per ricevere un rapporto su che
era successo da uno dei suoi uomini che aveva mandato sul posto per controllare
la situazione- cosa…
Roseline lo afferrò per il polso e iniziò a tirare verso le
scale.
-Cara? –chiese lui
-Sono irritata, voglio scopare che ti piaccia o meno –disse lei
diretta
I soldati guardarono il proprio generale sparire al piano
superiore e guardarono il maggiordomo preparare loro un thè.
-Ci metteranno un po’ –disse l’uomo come se nulla fosse.
-Solo mia moglie quando è irritata mi evita come la peste a
letto o…? –chiese uno di loro
-Che ti piaccia o meno… -mormorò un altro
-Sono solo le otto di mattino…
Intanto Shadow, che stava bellamente accoccolato a
Nightmare, si alzò e si mosse tranquillamente nella sua stanza, seguito dal
cavallo. Quando Roseline era irritata a quel modo…beh nessuno avrebbe visto i
due per un paio di ore…se andava bene sarebbero usciti per cena almeno…
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