Capitolo 2: Nuovo livello per Amelia
Amelia si
sedette tranquilla con Fulmine sulle gambe, ormai era abituata ad averlo sempre
addosso. Lo sguardo curioso dei tutori, dei dominatori, dei vari Party…di tutti
in pratica…le dava ai nervi, ma non dimostrava il fastidio che provava, doveva
essere perfettamente in ordine, doveva far fare bella figura al suo Fulmine,
che era ancora nella forma felina.
-Tutori
venite avanti con il vostro dominatore più forte- la voce era di un signore
anziano dalla barba lunghissima e dai lineamenti stanchi.
Amelia si
alzò, con Fulmine accoccolato sulle sue spalle, e si mise compostamente davanti
all’anziano. Gli altri tutori erano nella loro forma umana, Fulmine spiccava e
non poco, ma mai quanto la giovane Amelia.
-Quindi sei
tu la ragazza di livello 66, il Demone biondo, Lampo…la famosa bestia dagli
occhi d’argento…devo dire che mi aspettava di tutto tranne una ragazza di
sedici anni…davvero strabiliante…e scoprire che il leggendario Fulmine era il
tuo tutore…wow…alla mia età non ci si stupisce più di nulla…ma voi due mi avete
davvero stupito! Ma potrei sapere il motivo per cui Fulmine è nella forma
felina?
-Perché le
spalle di Amelia sono comode- replicò il non-gatto
-Si
trasformi è la regola- disse divertito l’anziano
Fulmine saltò
giù dalle spalle di Amelia e atterrò con grazia a terra. Un fascio d’oro lo
colpì e al posto del gatto nero apparve un ragazzo alto, dai lunghi capelli
neri, una coda e delle orecchie da gatto, occhi d’oro, pelle chiara e vestito
in giacca e cravatta.
-Contento?
-Un ragazzo
di diciannove anni?! Voi siete una sorpresa dietro l’altra- commentò l’anziano
Fulmine mise
un braccio intorno alle spalle di Amelia- ho i miei secoli, però l’aspetto che
assumo è quello che della mia protetta, voglio dire che visto che lei è
sedicenne, io sono diciannovenne, se lei avesse avuto trent’anni io ne avrei
avuti trenta tre e così via…
Era una
regola che aveva solo lui, avere tre anni più del proprio protetto, solo per
potergli rinfacciare che era più piccolo di lui.
-Capisco…ma
si può sapere perché sta scodinzolando? E perché è attaccato alla sua protetta?
-I gatti
sono possessivi- rispose lui- e poi mi affeziono raramente ai miei protetti,
lei è una delle poche a cui tengo- l’abbracciò da dietro e poggiò il mento
sulla sua testa, era molto più alto di lei- allora perché ci avete convocato?
Amelia era
impassibile, anche se aveva voglia di ridere e forse anche di strozzare il suo
tutore, non dava segno di provare emozioni, cosa che attirava l’attenzione di
tutti, di solito i protetti erano iperattivi, soprattutto i dominatori, ma lei
era calmissima e composta, ogni tutore invidiò quel gattaccio di Fulmine per la
fortuna che aveva avuto ad aver trovato Amelia.
-Dunque…dobbiamo
promuovere di livello i vostri dominatori- l’anziano cominciò a chiamare tutore
e dominatore. Ci avrebbero messo un po’ prima di arrivare a loro due.
-Fulmine- la
voce di Amelia era un sussurro
Lui si
abbasso al livello del suo collo- dimmi
-Come mai
sei così incollato a me oggi?
-Non voglio
che nessun tutore ti rubbi
-Come se mi
lasciassi scappare il mio gatto- commentò lei- non ti abbandonerò lo sai.
-Di te mi
fido e degli altri che non mi fido- replicò lui
-Possessivo-
lo accusò lei
-Sono un
gatto che ti aspettavi? –si giustificò lui- cosa ne pensi degli altri tutori e
dei dominatori
-Deboli,
noiosi, tutti uguali…l’unico interessante qui è l’anziano…e il tutore che mi
sta fin troppo vicino ora…sai vero che si faranno strane idee? –rispose lei
-Sai che non
mi importa il parere altrui- replicò lui
-Dillo a chi
non ti conosce, io non me la bevo questa bugia
-Adoro il
fatto che capisci sempre se mento o no
-Bugiardo…
-Antipatica
-Gatto
coccolone
-Ragazzina
fin troppo seria
-Adulto
troppo poco serio
-Mi è venuta
voglia di torta al limone- disse lui agitando la coda
-Appena
tornati a casa te la faccio- gli promise lei- basta che fai il bravo durante il
resto della riunione
-Miao
–replicò lui, segno che non prometteva nulla
Lei alzò gli
occhi al cielo- sei il solito
-Se voi due
avete finito di giocare a moglie e marito…o mamma e figlio…o qualunque sia il
vostro rapporto...avremo un premio da dare ad Amelia…quindi se la puoi lasciare
andare Fulmine…-iniziò l’anziano, divertito dal comportamento dei due
Fulmine la
strinse- mia
Amelia gli
accarezzò i capelli neri- fa il bravo
Lui la
lasciò e scatto indietro sistemandosi i capelli con le mani- antipatica
Lei sorrise
e si avvicinò all’anziano, seguita dal ragazzo-gatto che era pronto a saltarle
di nuovo addosso.
-Tu sei una
ragazzina sorprendete hai capito come gestire Fulmine- l’anziano conosceva il
gatto da secoli e sapeva che ardua cosa fosse controllare l’istinto perverso
del tutore, per questo ammirava molto Amelia- allora tu sei al livello 66…
-Si lo è-
rispose Fulmine sempre più vicino alla ragazza
-Fulmine
saltami addosso e ti taglio la coda- la spada di Amelia, estratta ad una
velocità assurda era puntata contro Fulmine che indietreggio e mise il broncio,
Amelia rimise la spada a posto- scusi, continui pure
-Durante
questi mesi hai dimostrato abilità eccezionali, anche oggi sei stata
straordinaria, per questo vogliamo farti di salire di livello- prese una strana
macchinetta e la poso sul braccio di Amelia, con un click l’ago penetrò nella
carne, anche se era doloroso Amelia non batté ciglio. L’anziano lesse il risultato-
secondo questi dati…si direi che vanno bene…si…-scrisse qualcosa e prese una
scatolina che diede a Fulmine- Amelia…benvenuta nel livello 90
Tutti
strabuzzarono gli occhi, Fulmine mosse la goda sorridendo, era passata da 66 a
90, era proprio straordinaria. Amelia non si scompose- grazie
-Il tuo
tutore e il tuo Party dovrebbero essere fieri di te- commentò l’anziano, sapeva
che la ragazza non aveva un Party e quale migliore occasione che il giorno
della nomina a livello 90?
-Grazie- lei
non batté ciglio, si sarebbe trovata da sola un cercatore, avrebbe deciso lei
ogni singolo membro del suo Party, voleva solo un cercatore e un armiere,
l’armiere c’era, mancava solo il cercatore.
Fulmine le
si appiccicò di nuovo addosso, lei ignorandolo tornò al suo posto.
-Sono fiero
di te- disse tutto allegro
-Grazie
Lui le diede
il pacchetto- attestato di livello 90, medaglia livello 90 che deve sostituire
questa- mise un dito sulla medaglia di livello 66 che aveva sulla camicia al
livello del cuore- e un regalo per le capsule recuperate
Lei aprì la
scatola ed estrasse la medaglia d’oro, lui intanto le aveva tolto la medaglia
livello 66 e, prendendo la medaglia dalle sue mani, la sostituì con quella di
livello 90. Mise la 66 nella scatola, l’avrebbe aggiunta a quelle a casa,
attestato compreso. Si poggiò di nuovo con il mento sopra alla sua testa, erano
seduti distanti da tutti- cosa ti hanno regalato?
Lei tirò
fuori un portachiavi a forma di lancia- una lancia da combattimento- la mise
alla chiave di casa, ne aveva di armi del genere, non solo la penna fioretto.
Gli armieri anziani si divertivano a creare quelle armi piccole e letali, beh
erano utili.
Fulmine si
accoccolò- voglio tornare a casa…
-Va bene,
andiamo- mise nella borsa la scatolina
Jeremy li
guardò- c’è ne andiamo?
-Si- disse
lei- Fulmina odia stare in mezzo alla gente, se vuoi puoi restare
-Va bene
allora a dopo
Jeremy si
allontanò con altri armieri. L’avevano ufficializzato ad Armiere del Party di
Amelia, aveva il diritto di stare lì con loro.
Fulmine stava
incollato ad Amelia- torna Gatto se vuoi starmi così appiccicato
Lui non se
lo fece ripetere due volte e si ritrasformò in gatto per poi accoccolarsi sulle
spalle di Amelia- molto meglio
Lei alzò gli
occhi al cielo- sei il solito
Presero
l’ascensore, ignari del fatto che Amelia aveva attirato lo sguardo di qualcuno
di molto pericoloso.
Come sempre Angy nn ti smentisci. Storia favolosa e che ti prende moltissimo calandoti poi nei personaggi, ti sembra di vivere la storia tu stesso. Come del resto tutte le "favole" che TU ci racconti. 💯💯
RispondiEliminaGrazie tesoro <3
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