The Black
Dragon
Capitolo 1: I will fix it
Nella mia vita precedente ero il CEO di una grossa azienda,
bilionario e avevo così tante imprese e industrie da essere chiamato il “Dio”
dell’Economia. Ero abbastanza aggressivo sul mio lavoro ma ero amato per il mio
impegno e la mia generosità. Una delle mie industrie produceva giochi, più
specificatamente Visual Novel o Otome Game se preferite, ho giocato e approvato
personalmente ogni gioco finendolo e analizzandolo con la scusa di “è per
lavoro” ma in realtà era il mio anti-stress. Sono morto tra le braccia di una
moglie fedele, circondato da figli che mi amavano e so che nessuno voleva
vedermi morire. Avevo oltre cent’anni e quando sono morto e ricordo di aver
sorriso a mia moglie dicendole che l’amavo e che era stata una benedizione per
me vivere al suo fianco per tutti quegli anni. L’ho salutata con un sorriso e
posso dirmi felice della mia vita e della mia fine.
Ma non è stato l’eterno riposo a trovarmi, oh no, è stato un
dio biondo che rideva contento.
-Quindi diciamo che tu mi piaci- mi aveva detto lui- e ho
deciso di darti un secondo giro di vita
-Un secondo giro?
Lui annuì- fa del tuo meglio, tifiamo per te! Abbiamo già sistemato
tutto, sarai un bebè questa volta ma so che puoi vincere. Buona fortuna.
Quando ho riaperto gli occhi ero un neonato (o neonata forse
è meglio?) e una voce dolce mi ha accolto.
-La mia piccola Liz si è svegliata? –chiede una bionda con
due grandi occhi verdi, se sono anche solo la metà della sua bellezza sono
sicuro che sono molto carina, mia moglie rimane la più bella però. Il suo volto
mi è famigliare…
-È solo una mocciosa, nemmeno un maschio mi sai partorire-
dice un uomo bruno con occhi chiari, bello? Sì? Ho voglia di strozzarlo? Sì.
-Richard! –lo riprende quella che presumo sia un angelo in
terra e mia madre
-Cosa? È femmina non rompermi e vedi di riprenderti presto.
Dobbiamo avere un maschio- dice lui uscendo
Ok figlio di puttana, dammi tempo e ti strozzo, anzi no ti
sgozzo, con le mie mani. Razza di…
-Liz non dar retta a papino ok? –dice lei coccolandomi-
mamma ti vorrà bene per tutti e due e non ti farà mancare nulla. Infondo mamma
è la duchessa Léonie De Dragon ed è chi ha il potere quindi ti proteggerà.
Léonie…oh ho capito ora perché sembri famigliare. Questo
mondo è quello del mio Otome Game preferito, quello grazie al quale divenni
ricco e riuscii a sposare la mia adorata moglie. Lei è la madre della cattiva
rivale Lizdragon Nocturne De Dragon, tutti e tre i nomi significano “Drago” il
che fece ridere tutti. La storia va come solito, eroina che deve scegliere tra
sei love interest, dopo che completa le sei route totalmente, con normal, bad e
good ending, si sblocca la “Hidden Route” con il settimo Love Interest e altre
3 ending per quella route. È un mondo con magia, stile simil-medievale e ha
personaggi classici ma con storia dietro che li hanno resi popolari e la
cattiva Lizdragon era anche amata poiché aveva una buona ragione per essere
cattiva e il finale in cui lei aveva un cambio di cuore è quello più popolare e
nessuno ha odiato avere la cattiva viva e felice. Devo però dirlo, Léonie ha
avuto una vita dura e triste e morì per mano del marito, lo stronzo di prima,
che la tradiva, abusava e che non solo l’aveva sposata per soldi e posizione ma
non l’aveva mai amata. Il concetto di Divorzio esiste ma…Liz era qui, Léonie
era spaventata a togliere a Liz il padre e preferì subire in silenzio anche se
il padre di lei la supplicava di lascare il genero.
Non succederà così stavolta. Lo giuro ti farò felice Léonie.
-Non guardarmi con quel sorriso- mette il broncio lei- sono
io l’adulta che dovrebbe avere compassione qui!
Io sorrido e le metto le mani sul volto cosa che la fa
sorridere. Ti farò felice Léonie. Dammi cinque anni e avrò tutto ciò che mi
serve. Quando quell’evento inizierà io sarò lì e Richard finirà nella fossa.
Mi prenderò cura di te Léonie, eri la preferita di mia
moglie infondo e sei la ragione per cui sono ritornato in vita. Ti farò felice.
****
“Prodigio” è una parola che mi hanno affibbiato dalla
nascita con la parola “genio”. Ho iniziato a parlarle, camminare e prendermi
cura di me prima del tempo. Vi risparmio i dettagli degli ultimi quattro anni
perché è imbarazzante, specie visto che la mamma non voleva svezzarmi fino
all’anno e mezzo. Ho pregato per tutori a un anno e li ho ottenuti. Risultato?
Ho un livello di conoscenza che è superiore a quello di un adulto uscito
dall’Accademia, infondo ho più anni di chiunque altro mentalmente e ho creato
questo mondo, non c’è nulla che io non sappia. Léonie l’ho monopolizzata al
punto tale che non ha avuto un rapporto con Richard da molto prima che sono
nata. Quel bastardo può morire per me. Ho conoscenze e relazioni che mi possono
sostenere al potere. È ora di fare scacco matto al figlio di puttana.
-È raro per te chiamarmi così di colpo Liz- sorride mio
nonno Alexander, un uomo grosso come un armadio dai capelli bianchi e occhi
scuri che ha ottenuto il titolo nobiliare come successo in guerra e premio alla
fedeltà inoltre è la guardia del Re ed il suo migliore amico. È un uomo di
onore e coraggio che devo dire ha un suo fascino con le ragazzine, è apparso
poco o niente nel gioco e solo nella route con il figlio del Re ma ha fatto
così tanto colpo che abbiamo ricevuto parecchie richieste per una route con
lui. Cuore d’oro e nobile, il sogno di ogni ragazza, la mia stessa figlia aveva
una cotta per lui e mio figlio aspirava a essere come lui. È un uomo di cui
essere fieri e devo dire che ho sempre cercato di essere come lui, direi che ci
sono riuscito.
-Non girerò intorno alla situazione nonno- dico io posando
la tazza- quell’uomo sta tradendo mamma
Lui fa cadere la tazzina e la collera si dipinge sul suo
volto- lo ammazzo!
Le guardie fanno per intervenire ma io le blocco- non
sarebbe una punizione adeguata, non credi?
Lui mi guarda e si risiede- cosa proponi mia Liz?
-Li coglieremo sul fatto con mamma, divorzieremo e dopo
faremo così tanto danno al nome di Richard che nessuno avrà desiderio di
aiutarlo
-Léonie sarà sola…-dice lui
-No- dico guardandolo- io sono qui. Mi prenderò cura di lei
con il titolo di Duchessa e della famiglia. La farò felice e non lascerò che
nessuno la ferisca
Lui mi osserva- hai sempre studiato per questo Liz, vero?
Io annuisco- allora?
Lui sorride maleficamente- Richard ha le ore contate. Quando?
-Domani- dico io- Richard non sa che sei qui e non sa che
Léonie è qui. Vi dovrete nascondere e venire alle tre dopo pranzo nel salone
est. Usano quella stanza
Lui annuisce- vuoi che parli a Léonie?
Io annuisco- dille questo “vuoi che Liz cresca con quell’uomo
al tuo fianco?” usami come scusante se devi
Lui sorride- hai il sangue dei De Dragon, siamo sempre stati
bravi a lottare…Liz se lo farai rinuncerai a una vita normale, hai cinque anni
da poco e…
Io sorrido- lo so. La mia scelta è la stessa però.
Lui mi sorride dolcemente- sei proprio figlia nostra
De Dragon è il cognome della famiglia di Mamma e del nonno,
io ho ricevuto quel cognome perché sono loro erede. Ho lunghi capelli di un
rosa-biondo molto chiaro e occhi di un celeste-grigio molto delicato. Ho preso
di fatto l’aspetto di mamma ma i colori sono quelli del bis-nonno, il padre di
Alexander, un uomo che ha dato il tutto per tutto per la sua famiglia, un uomo
che ha dominato nelle guerre e che ricevette l’onore di essere il braccio
destro del re a dodici anni. Per molti io sono la sua reincarnazione e non ho
intenzione di correggere ciò, infondo delle volte sbaglio aggettivi e pronomi,
usando quelli maschili invece che femminili.
-Liz- dice di colpo il nonno- sono felice che tu sia mia
nipote.
Io sorrido- lo sono anch’io. Occupati di mamma, al traditore
ci penserò io.
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