Capitolo 23: Wanna bet?
Aceline sorrise passeggiando a braccetto con Léonie vicino
ai laghi creati per abbellire i vari giardini. Indossava un vestito di un
giallo così chiaro che sembrava bianco. Faceva abbastanza caldo quindi le due
indossavano i vestiti estivi.
Come solito i soldati, le mama e le maid erano distanti,
dopotutto cosa poteva succedere all’interno della dimora di sua maestà?
-Ho parlato con Einar- disse di colpa Léonie
-Con Einar? –chiese Aceline
Navaeh era stata uccisa da una settimana prima, lasciando
Aceline come unica moglie in vita di Einar.
La cosa la rendeva quindi l’unica padrona di casa dopo
Léonie.
Almeno fintanto che Léonie era in vita…
-Si- disse l’Empress Dowager
-Di cosa?
-Sullo sposarti come prima moglie e renderti imperatrice-
sorrise la donna
Aceline sorrise sarcastica mentre l’Empress continuava a
camminare e parlare.
Léonie era forse peggiore delle concubine nella sua vita
passata.
L’Empress Dowager era una donna spietata che godeva del
dispiacere altrui e che aveva osservato le altre concubine e poi la prima
moglie far soffrire Aceline con estremo diletto.
Non vi era intrattenimento e una lite tra concubine era
probabilmente la miglior cosa che poteva osservare.
Era una donna che era altrettanto colpevole quanto lo erano
le concubine.
-E così potremo stare insieme! –disse Léonie
-Insieme?
-Mio figlio ha già dato ciò che doveva e tu darai luce al
suo erede. Per ciò…se qualcosa gli succedesse in guerra nessuno potrebbe mai
dire nulla…insieme governeremo e cresceremo il bambino come nostro- disse
Léonie contenta
-Lei intende…
-Che potremo stare insieme…
Aceline guardò dietro di sé le guardie e bloccò il tempo se
non per la zona in cui erano le due.
Léonie era vicina al lago e Aceline non ebbe problemi a
spingerla nelle acque.
Léonie non era preparata e finì con la testa sott’acqua. Provò
a risalire in superficie ma la superficie si era congelata, intrappolandola
sotto il ghiaccio in un’acqua che stava iniziando a soffocarla.
Provò a battere contro il ghiaccio ma questo non sembrò
cedere.
Non capiva. Faceva caldo, perché c’era ghiaccio!?
Aceline la guardò per trenta minuti buoni combattere contro
la morte ma alla fine, l’Empress smise di respirare.
La lasciò lì per un paio di minuti in più, assicurandosi che
fosse completamente morta, prima di riattivare il tempo, far sparire il
ghiaccio e urlare- Aiuto! L’Empress è caduta!
Quando lei urlò le guardie corsero subito da lei e una si
gettò per salvare l’Empress
Purtroppo…era troppo tardi.
-Cosa è successo? –chiese Einar
Aceline continuò a piangere- s…stavamo camminando e…l’Empress
è scivolata…ho chiamato aiuto ma…
Einar la strinse piano- va tutto bene…non è colpa tua
Aceline…
Aceline continuò a piangere per finta.
Non doveva scommettere sull’innocenza di Aceline, purtroppo…il
suo uomo era troppo stupido per capirlo…
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