WitchandAngel : Capitolo 8: Wanna bet?

Capitolo 8: Wanna bet?

Capitolo 8: Wanna bet?

-Quindi tu sei la piccola Liz…- disse contento Alaric
Liz gli sorrise- chiamami di nuovo piccola e ti sgozzo
Carter guardò Liz e sospirò- ti pareva che nemmeno il nuovo arrivo è normale…
-Non fare così principessa…io sono tuo amico…- disse lui con un sorriso cercando di sfiorarle il viso e finendo con il ricevere un ceffone alla mano.
-Tu sei il capo degli Arciduchi vero? –chiese Lizdragon guardando i quattro che aveva davanti.
-Corretto –sorrise Alaric
Lizdragon fece un sorriso che di innocente aveva ben poco- c’è una regola che permette di prendere la posizione di leader a un nuovo membro se batte il precedente in una sfida, corretto?
Lui annuì- si…sembra che tu abbia…
-Voglio sfidarti allora- disse Lizdragon con un sorriso sulle labbra
-S…sfidarmi?
-Sceglieremo entrambi un figlio dell’Imperatore da addestrare e in un mese di tempo li faremo scontrare. Se il mio campione vincerà allora io prenderò il ruolo…
-E se perderà? –chiese Alaric interessato
Lei ci pensò un secondo prima di rispondere un innocente- farò tutto ciò che vuoi…
Carter guardò gli occhi di Alaric illuminarsi di una luce che non gli piaceva per nulla ma non ebbe il tempo di bloccare la sfida che Alaric l’aveva già accettata.
Così deciso, chiesero di poter svolgere la sfida e l’Imperatore, bastardo annoiato quale era, accettò di essere il giudice e di dare loro i suoi figli.
-Visto che sei la sfidante, Lady Dragon potrà scegliere per prima- disse l’Imperatore
Per Liz la scelta era già stata effettuata ma guardò lo stesso i figli disponibili. L’Imperatore aveva un totale di quattro maschi e tre femmine, aveva tre maschi più grandi di Zane, una femmina più piccola di lui e due femmine più grandi di lui. Le ragazze non erano escluse dalla selezione ma quelle spocchiose nobili…rigettò senza nemmeno pensarci un secondo. I maschi erano presuntuosi e la guardavano con senso di superiorità ma Zane era l’unico che non la osava guardare negli occhi.
-Prenderò lui –disse Lizdragon scegliendo Zane.
Il moro la guardò confuso mentre Alaric selezionò il primo figlio dell’Imperatore.
Carter la guardò- non sarebbe meglio scegliere qualcuno più portato?
Lizdragon sorrise crudele- perché scegliere tre perdenti se ho un campione? Divertiti con un moccioso Lord Alaric…
Zane la guardò confuso ma la seguì lo stesso alla carrozza- io…
Lizdragon gli sorrise- ho intenzione di insegnarti cose che non dovresti imparare prima di entrare in accademia, sarà un metodo diverso dalla norma che aiuterà con l’eccessivo mana che ti corre nelle vene e che ti renderà un’arma letale…mi chiedo come ti vendicherai sul campo di battaglia dopo ciò…
Lui la guardò confuso- sei…sicura che io possa vincere
-Ora come sei? Nemmeno con la migliori delle fortune –disse lei diretta
Lui non parve prendersela
Lei sorrise- quando finirò con te, nessuno oltre me potrà batterti. Ti insegnerò in modo che persino un livello S sarà un gioco da ragazzi da battere…
Lui la guardò, della speranza poteva essere vista nel suo sguardo- d…davvero?
Zane era un ragazzo di bassa statura, magrolino e sembrava sul punto di rompersi in un secondo. Non aveva l’immagine di un guerriero nemmeno per errore. Nel gioco durante gli anni di Accademia la sua immagine veniva completamente ribaltata, riuscì a crescere più alto della norma, sviluppando dei muscoli abbastanza visibili ma non troppo presenti e ottenendo una figura ancora “delicata” ma decisamente più potente e meno fragile.
Lizdragon, ideatrice del gioco e a conoscenza del metodo con cui questo sarebbe successo, non poteva fallire anche volendo. L’avrebbe reso un campione fin da piccolo così da poterlo crescere per il trono. Dopotutto nulla le vietava di favorire qualcuno fin dall’inizio e il padre non avrebbe fatto problemi visto che Zane era il preferito dell’Imperatore che non sapeva come aiutarlo a diventare più forte a causa della particolare condizione fisica che Zane possedeva.
Ma lei sì.
Zane aveva una skill unica che l’avrebbe reso invincibile: “Argonauta”. La skill era sviluppata in base al desiderio di vittoria che il proprietario aveva, più erano avverse le situazioni più forte sarebbe diventato. Poteva essere un livello C e uccidere un livello SS, era quel tipo di cheat. Meno forte sarebbe stato meno difficile vincere era per lui. Più forte era più efficace la skill sarebbe diventata. Era una skill che era un cheat naturale, mai quanto quella di Lizdragon, ma era comunque una skill parecchio potente.
La skill per essere un eroe.
Per andare da Zero a Hero.
Che tipo di eroe sarebbe diventato però…era tutt’altra storia. Lizdragon riportò Zane a casa e iniziò a istruirlo su vari argomenti ben oltre il semplice combattimento come invece Zane e altri avrebbero pensato.
Alaric si concentrò sul lato fisico.
Lizdragon puntò a quello mentale. Zane era il personaggio più “cupo” della storia ma era anche il più intelligente. Imparare libri di oltre mille pagine in un giorno era un gioco da ragazzi per lui. Quando Lizdragon gli iniziò a dare quel tipo di conoscenza da apprendere, per lui fu un gioco da ragazzi memorizzarla. A colazione, pranzo e cena Lizdragon lo interrogava sugli argomenti studiati, durante gli allenamenti fisici gli faceva applicare parte della nozione appresa e subito l’insicuro Zane capì che potenziale ne aveva e non ebbe più un singolo dubbio su ciò che Lizdragon gli diceva.
Se lei gli diceva di saltare lui avrebbe saltato senza far domande.
A differenza degli altri love interest che si erano innamorati di lei, per disgrazia di Lizdragon che non sopportava nessuno di loro, Zane aveva visto in lei più una figura paterna e di insegnante, prendendola quasi come “padre”. Perché padre e non madre? Beh…questo non era qualcosa che lui capiva appieno ma quando accidentalmente l’aveva chiamata papà lei non aveva battuto ciglio quindi…non importava?
Dopotutto anche se donna Lizdragon si considerava ancora un uomo come anima, era stato padre e marito per così tanti anni che…beh era impossibile per lei accettare di essere una “madre” o “moglie”.
Di fatto non era del tutto certa di come sarebbe andata in futuro se si sarebbe mai sposata o avuto figli…



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