Capitolo 11: As Always,
you can do anything
-Portate i prigionieri nella cella più distante –disse Alexander
-Si signore
-Voglio un dettagliato interrogatorio, non uccidete o ferite
gravemente nessuno. Non è permesso torturare. In caso non parlino informatemi e
somministreremo loro il siero che ho creato- disse Alexander con calma
-Si signore
-Roze controlla che tutto vada come detto- disse Alexander
Lei annuì seguendo i loro uomini. Il fatto che lei fosse in
carica in teoria era da sempre stato ignorato da tutti, ormai Alexander era
considerato capo e sovrano, anche se nessuno aveva intenzione di dirglielo.
-Perché non li uccidiamo e basta? –chiese Dalph
Alexander scosse la testa- non è momento di uccidere
-Ma…
-Dalph, ogni vita conta- disse Alexander
-Ma…
Alexander scosse la testa- se uccidiamo ora rischiamo di
mettere in pericolo la BRS
Dalph strinse i pugni- perché…
Alexander lo guardò confuso
-Perché riesci a rimanere calmo anche…
Alexander gli sorrise e lo strinse in un abbraccio- non
siamo invincibili Dalph, le nostre azioni vanno tenute con calma o rischiamo di
uccidere anche i nostri sul campo di battaglia
-Ma…
-Andrà tutto bene- gli promise Alexander- riusciremo a
proteggere la BRS, fosse l’ultima cosa che faccio
-Non è vero…
-Cosa? –chiese Alexander guardando il ragazzo
-Non è vero che non siamo invincibili- disse lui calmandosi-
tu lo sei. Sei sempre pronto a tutto e ci salvi sempre…mi salvi sempre. So che
niente ci sconfiggerà mai con te al fianco
Alexander gli sorrise nostalgico- non sono invincibile
purtroppo, ho molte lacune e un giorno arriverà la mia ora…ma farò tutto in mio
potere per evitare che voi siate nei guai, farò ciò che posso per restarvi
accanto fino all’ultimo mio respiro e se morirò senza di voi…
-Non dirlo- disse Dalph- non voglio sentirlo
-Dalph…sono umano –disse Alexander- un giorno morirò, un
giorno dovrai vedere la mia tomba e dovrai piangere la mia morte purtroppo…
-Ma…
-Ma non è detto che muoia giovane- disse lui tranquillo- di
certo non mi farò ammazzare facilmente.
Dalph annuì
-Hey –disse Alexander- vuoi fare un patto?
-Un…patto? –chiese Dalph insicuro
Alexander gli sorrise- se muoio prima di te, ti giuro che
tornerò in una nuova vita in futuro più forte e più potente di ora, così forte
che l’intera BRS potrà basarsi solo su di me e continuare a lavorare a full
power senza problemi…così voi due potrete prendervi una lunga pausa e godervi
del tempo insieme…che ne dici?
Dalph lo guardò- se muori prima di me…ti aspetterò, chiaro?
Non osare dimenticarti di venirci a trovare Alex, non voglio perdere la mia
famiglia per troppo tempo…
-Potresti aspettare tanto- lo informò Alexander
-Aspettassi duecento secoli o un paio di millenni- disse
Dalph- se posso rivederti non mi interessa quanto a lungo dovrò aspettarti…
Alexander gli sorrise- allora…aspettami, verrò di nuovo da
voi in futuro…chissà magari sarò io il più piccolo dei due questo giro…
Dalph sorrise- non suona male essere il fratello maggiore…
-Ho una cosa per te –disse Alexander prendendo dal cassetto
una scatola
-Cos’è? –chiese Dalph curioso
-L’ho fatta io quindi non aspettarti chissà quale livello di
professionalità ma…voglio che tu la tieni con te –disse Alexander.
Dalph guardò la collana di argento con un ciondolo a forma
di spada e la strinse- Alex…
Alexander gli sorrise- qualsiasi cosa succeda in futuro, che
io sia vivo o morto, sarò sempre al tuo fianco Dalph, perché tu sei il mio
fratellino e perché io non ho assolutamente intenzione di lasciarti sparire nel
nulla. Finché in vita, ti proteggerò e guiderò ogni secondo possibile, e in
morte veglierò su di te, aiutandoti come posso. Perché siamo una famiglia e
qualsiasi cosa succeda non potrà mai cambiare ciò…ok?
Dalph si strofinò gli occhi- ah guarda te che mi fai
piangere…sei un idiota
Alex rise stringendolo in un abbraccio- lo so lo so
-Non morire…non sono pronto per rimanere solo…- disse Dalph
-Promesso. Starò con voi finché potrò Dalph- disse Alex
calmando piano il minore.
Ad Alex non piaceva vedere altri soffrire, non si poteva
perdonare che in futuro avrebbero sofferto a causa sua per questo avrebbe dato
loro ogni ricordo possibile per aiutarli a superare tutto.
Delle volte essere a conoscenza di tutto era solo un
ostacolo.
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