Capitolo 5: Voices in my
head…
Dopo la morte della strega bianca, Arabelle iniziò a sentire
delle voci nella propria testa. Queste voci erano antiche, fredde e distanti. All’inizio
il panico la prese, sentire voci non era normale ma presto iniziò a far caso a
loro sempre meno…
Iniziò a dar loro peso quando queste iniziarono ad esserle
di aiuto.
Quando la matrigna voleva farle mangiare una zuppa con
veleno per topi, le voci l’avvisarono subito.
Quando la ragazza del padre, che per qualche motivo era
ancora in casa loro anche senza altro titolo, provò a farle bere uno strano
cocktail per iniziarla all’alcool e creare quindi l’idea nel padre che Arabelle
era troppo selvaggia e che serviva lei per addomesticarla, le voci l’avvisarono.
Quando dei nobili volevano darle problemi, le voci l’avvisarono.
Ben presto capì che queste voci erano lì per aiutarla e
servivano proprio a darle conforto e istruirla.
Ai suoi dodici anni decise di iniziare a seguire le voci che
sentiva nella sua testa.
La cosa portò a varie situazioni favorevoli e non smise di
fare ciò, diventando quasi una marionetta nelle mani di queste voci che
venivano dalla profondità della cava crollata.
L’istruzione iniziale era diventata più colta.
Magia nera e bianca era stata sostituita dall’avanzata magia
grigia.
Pozioni basilari da più complesse.
Incantesimi base da complessi.
Riti nuovi le vennero insegnati.
Molto presto una nuova routine prese la vita di Arabelle che
si sentì rincuorata nell’essere meno sola.
Era l’unica sacerdotessa e unica credente certo ma non era
così male per lei.
Avere qualcuno in cui credere le dava fiducia.
La faceva sentire più calma.
Le voci che sentiva le davano tranquillità e sicurezza.
La facevano sentire voluta da qualcuno.
Mentre la sua vita continuava ad essere caotica.
Mentre la ragazza e la matrigna continuavano ad urlare.
Mentre il padre era quasi sparito da casa.
Mentre il suo fiancé si comportava in maniera inquietante.
Mentre i nobili la prendevano di mira perché era fiancé del
principe.
Mentre tutto era sempre più oscuro…lei aveva trovato la
luce.
Le voci che la incoraggiavano a rimanere tranquilla quando
la sete di sangue saliva, la facevano restare lucida.
Le voci che l’avvisavano del pericolo, le davano tempo di
reagire.
Le voci che le dicevano più volte che tutto sarebbe andato
bene fintanto che avrebbe pensato prima di agire, le davano sicurezza.
Quando poi le voci le parlavano di questo ragazzo che
avrebbe incontrato, lo stesso che la strega aveva visto, lei iniziò davvero a
sperare di vederlo presto.
Perché non voleva essere più sola al mondo.
A dodici anni aveva ripreso la maggior parte di se stessa
grazie alla strega e alle voci ed era pronta ad andare avanti.
Sapeva che avrebbe dovuto ricostruire quello che quel regno
aveva distrutto ed era pronta.
Stava solo aspettando il prescelto del suo dio. L’uomo che
lui aveva richiesto lei di aspettare.
Non pensava di certo che nel secondo in cui l’avrebbe
trovato avrebbe anche iniziato a vivere davvero in una famiglia…e che quando l’avrebbe
perso, avrebbe sentito il peggiore dolore che avrebbe mai provato in tutte le
sue vite…
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