WitchandAngel : Capitolo 8: And we are open

Capitolo 8: And we are open




Capitolo 8: And we are open

Guardo l’enorme villa che Veronique ha creato come mia clinica personale. È una villa a tre piani con due diverse alee e un seminterrato. Ci sono tre scale sul fronte, due laterali che portano alla porta di ingresso e una centrale che scende alla porta del seminterrato. Vi sono finestre sotto il tetto e due camini. La villa è grande, con molte finestre per luce naturale e archi che conducono nel giardino sul retro. Le finestre sono decorate da una cornice, alla base del primo piano c’è una piccola parte di muro decorata da mattoni, colonne dividono le finestre. L’edificio è fantastico, sia chiaro, ma non è…eccessivo? Il nome…beh l’avevo proposto ma pensavo avrebbero usato qualche altro della lista… “Le Rose Noir”, la rosa nera…oh beh.
Al primo piano vi è la farmacia, dove venderemo le medicine, faremo le prescrizioni e venderemo oggetti di uso comune come dentifricio e spazzolini, che qui non esistono ancora, dovrò crearli e fare lezione per la cura dentale. Al secondo piano c’è l’area medica dove prenderemo pazienti e li terremo in osservazione in caso di bisogno. Il terzo piano, quello sotto il tetto, è il mio laboratorio privato dove creerò le medicine e i nuovi prodotti. Nel seminterrato invece abbiamo un magazzino, un’area per la cura di animali e una stanza per conservare erbe e materiale per il laboratorio. Nell’ala di sinistra al primo piano c’è una stanza per lo staff, a destra un pronto soccorso. Al secondo piano di destra c’è un’area per i pazienti privata, a sinistra una nursery.
Dire che è un bellissimo edificio è dir poco. Non mi aspettavo questo quando ho ricevuto quella lettera…
***Una settimana prima***
-Lé quando ti trasferisci alla tua nuova casa? –chiede Lyo
-Tra un paio di giorni- dico io- la clinica sarà finita per allora
-Di già? –chiede Lyo
-Veronique non ama fare le cose con calma- dico io
-Veronique? –chiede Lyo
-L’Imperatrice- dico io
-Oh…-dice lui
-Lady Léonie una lettera per lei- dice un soldato
-Grazie- dico io aprendola piano- ha…finito la costruzione
-Chissà quando sarà grande- dice Lyo
-Non credo molto, Veronique dice che è di piccole dimensioni per i suoi gusti- rispondo io
***
-Si…decisamente piccola Veronique- commento io
-Dottoressa Léonie- dice una voce a me nota. Ho assunto come mio assistente Peter, un bruno dagli occhi verdi, ha circa ventinove anni ed è sotto il Dio della medicina, non ha un titolo nobile ma sa ciò che fa.
-Peter- dico io guardandolo
Dietro di lui c’è: Natalia, rossi con occhi verdi, sotto il Dio del commercio e si occuperà del negozio; Liam castano con occhi scuri; e Ava, castano chiaro e occhi chiari, sono gli infermieri e sono sotto il dio della Medicina; infine Jonathan, moro con occhi scuri, sotto la Dea della Moneta e della Finanza, è invece il nostro contabile. Hanno tutti almeno dieci anni più di me…oh beh, sanno chi è il capo e sono persone di cui so che posso fidarmi.
-Ragazzi- sorrido io- piccola clinica vero?
-Minuscola –commenta Jonathan- con piccolo costo anche
-Lascio a te i calcoli- dico io- entriamo e iniziamo a prepararci per l’apertura di domani.
-Si signora- dicono loro
-Abbiamo già i camici con il marchio della clinica che indosseremo tutti- dico io aprendo le porte e guardando tutti gli scaffali, il bancone e l’ambiente in generale. Mi piace parecchio qui. Mi avvicino al bancone e prendo la scatola con dentro le divise.
-È permesso indossare tacchi? –chiede Natalia
-Puoi mettere ciò che prediligi- dico io- l’importante è che tu abbia o il camice o il simbolo della clinica qui in negozio, per il resto puoi mettere ciò che più ti aggrada, basta che tu non sia nuda, non credo i tuoi colleghi farebbero molto lavoro con te nuda in giro
Lei ridacchia mentre Liam e Peter diventano rossi, Jonathan ha ormai più di sessant’anni e quindi meno incline a cadere in queste battutine. Liam ha circa vent’anni, Ava ne ha ventotto e Natalie ha venticinque anni. Sono quasi tredicenne e sono a capo di una clinica e di un personale con almeno otto anni più di me…se non è impressionante ciò non so che dire
-Boss- dice Liam- vuole che cominciamo a sistemare le medicine qui, nel magazzino e nelle stanze per i pazienti di sopra?
-Si, grazie Liam. Jonathan posso chiederti di iniziare con prezzi e a fare un inventario di tutto?
Lui annuisce- volentieri, avevo intenzione di sistemare il nostro libro contabile prima di iniziare
Io annuisco- ok, perfetto…iniziamo a metterci a lavoro o non finiremo mai
-Yes Boss- dicono loro
****
-È solo una tosse ms –dico io prendendo una boccetta- un cucchiaio al giorno per sette giorni e non di più, poi la voglio rivedere qui per un controllo
Lei annuisce- grazie dottore
-Non ha un bel colore la medicina nonna- dice il bambino
Io gli sorrido- sa di cioccolato, non ha un brutto sapore ed è solo un cucchiaio al giorno
-Davvero? –chiede lui
-Aspetta te la faccio provare- dico io dando alla signora un cucchiaio
Lei ne versa un po’ sul cucchiaio e lo dà al bambino che pare gradire
-È buono!
-Te l’ho detto- gli sorrido io- ma ti farà male se ne prendi più di un cucchiaio ok?
Lui annuisce e la signora sorride- grazie Ms…per il prezzo…
-Per i bambini la visita costa due monete di Bronzo- dico io
-È meno di un pezzo di pane! –dice lei stupita
-I bambini sono curati a prezzo ridotto per invogliarne la cura- dico io tranquilla- la medicina è una moneta d’argento
Lei annuisce- pensavo molto peggio. Tornerò di sicuro Ms.
-La nonna ha sempre mal di schiena- dice il bambino
Io le sorrido- vuole che le dia un’occhiata e le dia qualcosa per il dolore?
-Oh beh, perché no? –sorride lei
-Gli anziani sono anche a prezzo scontato- la informo io- così come le vedove o chi non ha un lavoro fisso
Lei sorride- è la prima volta che essere vecchia è un beneficio
Io ridacchio- oh ms, lei non è vecchia è diversamente giovane
Lei ride- diversamente giovane? Mi piace come suona
Il bambino mi osserva- è dura essere dottore?
-Ci vuole tanto lavoro e studio- dico io- ma è, a mio parere, uno dei più soddisfacenti dei lavori
-Posso fare il dottore nonna? –chiede lui
-Sei sotto il dio della cucina però –dice lei
-Oh c’è un uso per la cucina come cura ms- dico io
-Davvero? –chiedono loro
Io annuisco- le “diete” possono aiutare e non parlo del perdere peso ma, per esempio, per aggiungere un nutriente che la persona non ha o per aiutare a riprendersi da una malattia o per aiutare una futura mamma a dare al bebè tutti i nutrimenti di cui necessita…il cibo ci tiene in vita e può essere usato per migliorare la vita delle persone
Il bambino si illumina- voglio fare quello!
Io gli sorrido- allora quando sarai più grande ti insegnerò come fare e poi lavorerai sul creare piatti salutari e gustosi, che dici?
-Lo farò! –dice lui contento
Vedo il marchio risplendere e sento una strana sensazione sulla schiena…
Oh beh.
****
-Buongiorno- dice un vecchietto entrando- vorrei quelle caramelle
-Sono pillole mr- dico io- servono a chi va molto in mare, va spesso in barca?
-Oh qualcosa del genere- ride lui- me ne puoi dare venticinque?
-Se prende il pacco da trenta spende quattro bronzi di meno- gli dico io
-Allora prendo quello- sorride lui
-L’onestà di questo posto è fantastica- dice una signora con un sorriso- è incredibile il livello di attenzione che viene dato pure a noi comuni cittadini senza titolo nobile
Io sorrido- ovvio, ogni essere vivente per noi è importante
-C’è un dottore?! –chiede entrando di corsa un uomo dal vestito elegante- la mia signora sta male!
-Dov’è? –chiedo io- sono il dottore della clinica
-Nella carrozza- dice lui in fretta- qui fuori
-Peter una mano- chiamo io uscendo con la borsa in mano. Salgo in fretta sulla carrozza, passando la folla che è qui solo per fissare, e la controllo con i miei occhi.
-Ms. come si chiama? –chiedo io
-Lorraine- dice lei pallida, è bruna con occhi scuri, i miei occhi mi dicono già il problema
-Lorraine, hai fatto prelievi di sangue? –chiedo io
-Li ha fatti il mio medico personale- dice lei pallida- per avere la pelle chiara…
-Peter aiutami, la portiamo in clinica. Lo dirò già da ora, questo metodo è nocivo, può morire per questo
***
-Non può dirmi che le polveri e questi metodi sono nocivi! –piange lei- non voglio vivere così!
Gli altri clienti anche sembrano preoccupati
-Se le creo un prodotto che potrà usare giorno dopo giorno che non nuocerà alla sua salute, smetterà di usarli? –chiedo io
Il mercurio delle polveri è nocivo.
Togliere quel sangue così spesso è nocivo.
Dovrò ricreare il make-up del mio secondo mondo…
Lei si illumina- davvero?
Io annuisco- mi dia un paio di giorni
Lei annuisce- va bene!
-Niente prelievi e niente polvere- dico io
Lei annuisce
-Parlerò anche con l’Imperatrice per far bandire questi metodi, è assolutamente ridicolo e nocivo- dico io
Jonathan mi guarda- vuoi che notifichi l’Accademia?
-Si. Andrò oggi da Veronique. Mi ero scordata queste assurde tradizioni- dico io- ti darò qualcosa per farti riprendere ed evitare che tu abbia problemi in seguito.
Lei annuisce
****
-Mi spiace essere piombata qui di colpo- dico io
-Tranquilla, va più che bene- dice Veronique
-Grazie per aver capito- dico anche
-Hai ottime prove e ragioni –dice lei- farò il bando da domani mattina e controlli periodici in ogni farmacia, clinica ecc. Faremo anche discorsi pubblici sulla gravità della cosa.
-Ho intenzione di rilasciare la formula del prodotto quando ho finito di crearlo- dico io
Lei sorride- troppo buona
-Non sono un negozio di bellezza. Ti manderò un paio di flaconi e ti mostrerò come usarlo per te e per le tue mogli- le assicuro io- e in caso farò nuovi prodotti te lo farò sapere
Lei annuisce- non vedo l’ora
Io le sorrido- grazie per la fiducia
-Ti ho già detto più volte che ti affiderei la mia vita- dice lei- e so che non mi mentiresti
Io annuisco passeggiando con lei per il giardino- come stanno le tue mogli?
-Gelose- ride lei
-Perché? –chiedo io
-Pare che io straveda per te un po’ troppo- dice lei ridacchiando
-Che hai fatto? –sospiro io
-Parlato troppo di te- dice lei- ma va bene, sanno che mi hai rifiutato e sanno che voglio farti sposare uno dei miei figli
Posso vedere le due donne, la bruna con occhi verdi e la mora con occhi ghiaccio, così alzo la voce e dico- come se potrei gareggiare con la loro bellezza
Veronique mi guarda e io faccio segno con la testa- oh, non credo potrei essere più fortunata con le mie mogli
-Concordo- dico io
Lei mi bisbiglia un “grazie”.
-Devo salvarti la vita no?
Lei ride- e probabilmente stasera avrò due bamboline nel mio letto
-Divertiti- dico io
-Vuoi unirti? –chiede lei
-Sto bene sola- dico io
****
Mi siedo sulla scale della villetta e guardo il giardino della mia nuova villa. No, decisamente ancora non ci sono abituata. Sento qualcosa sfiorarmi il piede e mi congelo quando vedo un serpente arrampicarsi sulla mia gamba. Allunga la mano e con delicatezza lo alzo, lasciandolo arrotolare sul mio braccio, bene…che ci fa un Lampropeltis getula nigrita qui? È un serpente lungo e nero, mangia piccoli roditori ed è la più grossa delle specie di Lampropeltis, può superare il metro e mezzo di lunghezza.
-E tu che ci fai qui? –chiedo con calma
Lui sibila e la sua coda sfiora il mio marchio del dio della Medicina, facendo apparire sulla sua testa il marchio
-Ti ha mandato il dio? –chiedo io
Lui annuisce e si stringe al mio polso e sento subito il contratto crearsi tra me e lui. Ho un famiglio ora…non lo stavo cercando ma…ok
-Obsidian- lo nomino e intorno al suo collo si crea un anello bianco che poi sparisce- hai fame Obsidian?
Lui annuisce. Io mi alzo con lui ora arrotolato sulle mie spalle- sei fortunato che ho del cibo per te Obsidian
Lui si struscia piano su di me
-Sì sì, ruffiano quanto vuoi- dico io- domani sarà un’interessante giorno di lavoro alla clinica
I miei poteri sono amplificati almeno grazie a questo piccoletto…perché un serpente come animale del Dio della Medicina non lo so poi ma dettagli. Domani sarà una lunga giornata…



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