Capitolo 14: Prince, fuck off
-Ok oggi iniziamo una nuova forma di riabilitazione –dico io
ignorando qualsivoglia protesta del principe.
Sono la dottoressa di quest’uomo da un paio di settimane e
posso dire che è davvero fortunato ad avere un dio che attualmente si interessa
a lui e che lo sta aiutando a riprendersi più velocemente del normale.
Tre settimane dopo l’operazione ho potuto iniziare a vedere
i segni di fine di convalescenza e inizio riabilitazione.
Ciò che di norma prenderebbe mesi di fermo a letto,
seguirebbero mesi e mesi di riabilitazione e anche dopo questo mesi e mesi di
fatica per ottenere un inizio di vita normale.
Avere un dio che ti dà una mano ha tagliato il 90% del
lavoro…il che non so come mi fa sentire…
-Cos’è quella cosa? –chiede Alaric guardando la struttura
davanti a cui l’ho portato.
-Diciamo che farai un po’ di addestramento oggi –dico io
Lui muove la sedia a rotelle per sfiorare uno dei pali di
ferro della struttura. È una struttura simile a quella che terrebbe l’altalena,
solo rafforzata e con due ganci per mettere le caviglie.
-Hai mai messo le mani su una trave e ti sei sollevato con
la sola forza delle mani? –chiedo io
Lui mi guarda e scuote la testa ma pare intrigato all’idea-
aiuterebbe a sviluppare i muscoli della parte superiore del corpo…
-Questo macchinario serve a tenerti le caviglie appese- dico
io indicando i ganci- e lo scopo e alzare le mani fino alla trave senza piegare
le ginocchia o le gambe.
-In pratica l’esercizio a terra messo a testa in giù…-
ragiona lui- interessante alternativa…hai già dato l’istruzione per creare
questo oggetto al team di ricerca? Sarebbe un ottimo sviluppo per le forze
armate e…
Quest’uomo pensa solo a come addestrarsi e addestrare i
soldati…
-Voi due qui- dico io alle due guardie che sono venute con
noi- aiutate il principe a mettersi in posizione.
-Ma dottoressa…
-Vi pare che io possa sollevarlo e metterlo lì? –chiedo io
diretta
Loro due si guardano e con il consenso di Alaric lo mettiamo
sul macchinario. Una volta assicurato che sia messo per bene e che non ci sia
pericolo che cada, faccio posizionare il materasso di sicurezza e lo guardo-
pronto?
Lui annuisce e inizia a provare il movimento con il mio
aiuto- più dura di ciò che pensavo…
-Sentirai i muscoli bruciare –gli prometto io
-Almeno non mi sentirò un disabile a letto così…
Lo guardo fare un po’ di prove prima che riesca a prendere
il ritmo da solo.
-Cosa…ti ha spinto a fare la dottoressa? –chiede lui di
colpo
-Era o quello o nozze- dico io
-Nozze? –chiede lui
-Il secondo principe mi voleva forzare come moglie –dico io
continuando a tenere il tempo e contando quante volte ripete l’esercizio
-Cosa?! –chiede lui bloccandosi e guardandomi
-Continua a muoverti –dico io facendolo riprendere- non è
così assurdo. La mia famiglia pensava fosse necessario per la mia sopravvivenza
ma quando hanno visto che ero sotto il dio della medicina sono stati veloci a
toglierlo dalle possibilità
-Non sei…sempre stata…con il dio della medicina…perché…provare…-
inizia lui prendendo fiato- cavolo è difficile parlare così…
-Non sono sempre stata con questo dio –dico io diretta
alzandomi la manica e mostrandogli il simbolo sulla mia spalla
-Dio della Spada?! –chiede lui bloccandosi e osservando il
marchio- perché hai questo dio!? Sei un medico e…
Io sbottono la camicetta abbastanza per mostrargli il
marchio- un incidente mi ha quasi rimosso dal regno dei vivi e il dio della
spada mi ha abbandonato, il dio della medicina mi ha preso con sé.
Lui mi guarda- un incidente?
-Un incidente- confermo io mentre lui continua a fare l’esercizio
-Non sei avventata né un tipo che si fa nemici- dice lui
subito- sei schietta ma non spericolata…e sei abbastanza amabile. Come è successo
l’incidente?
-Problemi di successione –dico io diretta
Lui si blocca
-Mio fratello maggiore e io eravamo in competizione per il
titolo famigliare e visto che io sono la migliore…ero la migliore dei due lui e
io litigavamo costantemente. Si sentiva in pericolo per la sua posizione e io
non aiutavo visto che ero un “genio” con la spada, i miei genitori erano anche
più attenti a me che a lui e alla fine…
-Alla fine? –chiede lui
-Alla fine mi ha spinta giù dalle scale di casa…erano due
piani di scale, è un miracolo che sono ancora viva. Sono finita in coma per un po’
e nel mentre il dio della spada ha deciso di mollarmi. Il dio della medicina si
è messo al suo posto ed è il motivo per cui sono ancora in piedi e respiro. Fino
ai miei dodici anni non avevo nemmeno mai sfiorato un libro medico. Ho studiato
all’accademia per sei mesi e ottenuto la mia licenza poco dopo aver salvato Veronique.
Se proprio vogliamo dirlo…non è nemmeno un anno che sono sotto il dio della
medicina.
Lui mi guarda confuso su come reagire ma posso leggere la
pietà nei suoi occhi- il secondo principe figlio di re, Erik, come è entrato
nell’immagine?
-I miei pensavano che le nozze mi avrebbero tenuta viva-
dico io- quando hanno scoperto sotto chi ero sono stati veloci a cacciarlo. Ero
sveglia da poche settimane allora, non ho avuto molto tempo di aggiustarmi al
marchio a dirla tutta. Un paio di giorni dopo ero a fare l’esame per tutti gli
anni di medicina e sono entrata all’ultimo con ottimi voti. Dopo quello ho
fatto i sei mesi di accademia, iniziato a lavorare e ora sono così impegnata
che non ho tempo nemmeno per pensare ad altro…
-Hai preso una pausa? –chiede lui- in qualsiasi giorno?
Mamma aveva detto che era il tuo compleanno qualche settimana fa no? Ti sei
riposato o…
-Un incidente ha portato una sessantina di persone ferite
gravemente in clinica. Ho passato la giornata a curarle. Dopo i miei hanno
preteso una festa e…diciamo che ero troppo stremata per pensarci a riposarmi.
Lui mi guarda non sapendo cosa dire- io…
-Va bene –dico io- sto bene. La stanchezza è segno che sono
viva, il dolore ai muscoli è segno che sono viva, poter parlare con la gente
intorno a me è segno che sono viva…fintanto che sono viva posso vivere. A tutto
c’è un rimedio, la morte è l’unica cosa che non ha rimedio. Fintanto che vivo
posso essere me stessa. Certo ora è più stancante per me rispetto a prima, non
ho più lezioni per succedere a mio padre e addestramento con la spada da
seguire ma centinaia di pazienti, medicine da preparare e una scheda di lavoro
che mi dà poche ore libere tra lavoro e sonno ma va bene così. So che poteva
esserci un finale peggiore per me che questo…
Lui stringe i pugni, probabilmente pensando che il peggiore
era “la morte” ma la verità è che il peggiore sarebbe sposarmi con il secondo
principe e rivivere l’inferno che ho passato in quella vita- hai solo tredici
anni eppure…
-Ok…penso che possa bastare per oggi con questo. Vuoi provare
a sganciarti solo? –chiedo io
Lui annuisce- come si fa?
-Afferra la barra e reggiti con una mano se riesci- dico io
istruendolo e dopo poco si libera dai ganci. Spingo la sedia a rotelle più
vicino mentre lui usa la scaletta laterale per abbassarsi con calma sul
materasso- visto che sei stato bravo di porterò un altro macchinario per
allenamento in futuro
Lui sorride- grazie –lo aiuto a mettersi sulla sedia a
rotelle e lui si stiracchia- sento i muscoli bruciare
-Te l’avevo detto –rido io
Ciò che non sapevo era che le guardie avevano ascoltato cosa
mi era successo e l’avevano riportato a Veronique che decise di mettere mio
fratello e il secondo principe sulla lista nera.
****
-Non può entrare! –urla Natalie prendendomi alla sprovvista
visto che di norma è cordiale con ogni cliente.
La cosa mi fa alzare dalla mia sedia per vedere la
commozione da dove proviene e quando vedo un volto noto posso capire perché Natalie,
che conosce come gli altri il mio passato, anche se non sanno che cognome
porto, ha reagito in questa maniera.
-Sai chi sono?! Come osi fermarmi!?
-Vedo che siete un rivoltante verme come sempre Principe
Erik- dico io disgustata come solito.
Durante le nostre nozze ero io quella che causò problemi
fisici ma lui non fu certo santo. Ero una ragazza dalla disposizione gentile
che finì con un uomo che abusava di lei verbalmente, la tradiva e la spingeva
ad azioni drastiche per ottenere un minimo di attenzione. Ero bloccata al
castello nelle mie camere, mi era vietato l’accesso al mondo esterno al di
fuori di eventi che lui selezionava per me e mi era vietato il contatto con la
mia famiglia. Ero sua prigioniera e la cosa mi ha portato a spingere azioni più
violente e crudeli e ha corrotto il mio carattere. Non giustifico ciò che ho
fatto ma non prendo nemmeno il 100% della colpa. Erik e le sue dannate dame,
che io al tempo avevo scambiato per amiche fidate, mi hanno manipolato a
puntino per anni e hanno vissuto sereni mentre io marcivo in prigione. Queste persone
non verranno mai perdonate da me.
-Léonie! Mia adorata! –dice lui subito- questa megera non
capisce che siamo insieme e…
-Léonie? Mia adorata? Stiamo insieme? Se non sapessi già che
lei è un completo idiota, coglione e rivoltoso essere vivente avrei pietà del
fatto che è uscito di testa Principe Erik- dico io diretta guardandolo con
odio.
Liam e Peter, che sono come me sotto il dio della medicina,
sono anche furiosi della sua presenza qui.
-Léonie so…
-Non le ho dato il permesso di chiamarmi per nome –dico io
fredda
Lui si congela ma annuisce- lady Léonie…so che ho sbagliato
in passato e ti ho trascurata, giuro non volevo tradirti con loro io…
Che diavolo stai dicendo cocco?
“Reincarnato” dice una voce gelida nelle mie orecchie.
Una voce che non sentivo dal tempo…
Ah…capisco…deve essersi recentemente risvegliato allora…
-Io…- inizia lui
-Che sta succedendo qui? –chiede entrando il vecchietto che
di solito compra da noi le “caramelle” per i navigatori.
-Quest’uomo importuna la dottoressa! –dice subito un bambino
che era nella farmacia- la vuole forzare a fare cose brutte
Ma che…oh beh non andrò di certo a contraddirlo…
-Non è vero! Io e Léonie siamo sposati! –dice Erik
Il vecchietto alza un sopracciglio- è uscito di testa?
-Lui è il secondo principe –dico io- l’uomo che mi ha
forzato ad abbandonare il nome di famiglia e sfuggire in accademia così giovane
per evitare nozze forzate
Il vecchietto annuisce, anche se lo chiamo vecchietto ha
poco l’aspetto da anziano. Ha un corpo muscoloso e se stesse dritto sono sicura
supererebbe il metro e ottanta di altezza, inoltre ha l’aspetto di qualcuno che
ha potere- capisco…lei dovrebbe sparire signor molestatore…
Il principe si infuria- come osi andarmi contro!? Sai chi
sono?!
-No- dice il vecchietto schioccando le dita e facendo
avanzare otto uomini armati. Si raddrizza con le spalle, assumendo una
posizione più intimidatoria. I capelli grigi dell’uomo e gli occhi chiari sembrano
anche farsi più severi in qualche modo- ma lascia che mi presenti. Sono il
generale militare e Arciduca Imperiale Aaron Blackgunn, sotto il dio del mare e
della navigazione, in poche parole qualcuno che può offenderti e può prenderti
a calci…prendetelo e trascinatelo fuori- dice ai suoi uomini che subito
eseguono. Ah il bello dei militari, così pochi scrupoli e così ligi al dovere…-
dottoressa Lé si sente meglio?
Io gli sorrido- ah ma come posso fare, sono stata così
famigliare con un arciduca imperiale…
Lui mi sorride- non c’è bisogno di formalità. Mi spiace non
averle detto prima chi ero. Stavo testando le acque possiamo dire
Io gli sorrido- quando i suoi uomini hanno finito di buttare
fuori la spazzatura va bene se le offro loro una visita completamente gratuita?
Natalie puoi preparare un pacco omaggio per navigatori per la ciurma del nostro
capitano?
Lei sorride e annuisce mentre Liam e Peter la stanno
aiutando- già all’opera
-Non serve…- prova lui
Io gli sorrido- consideralo un metodo di corruzione…
Lui ride- ah allora non dirò di no…i miei uomini sono suoi
fan dottoressa. Sono particolarmente felici di conoscerla. Pare che abbia
addirittura salvato il braccio del fratello del mio migliore timoniere sa? Ah
eccolo…Timothy! Vieni e ringrazia la dottoressa per tuo fratello su!
Il mondo è piccolo…molto piccolo…
Perché sento una risata divertita molto fredda ora…sul serio
se vuoi chiacchierare fatti vedere!
Però il secondo principe reincarnato sarà un problema…Nah. Anzi
con la scusa posso darlo per malato di mente!
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