Capitolo 24: The First
Wife and the Empress
Dopo la morte di Léonie, Einar eseguì subito il volere della
madre.
A una settimana dalla morte di Léonie, venne coronata come
Imperatrice la concubina Aceline, rendendola quindi la prima e unica moglie di
Einar e rendendo il figlio che aveva in grembo l’erede al trono.
All’incoronazione vi furono centinaia di proteste.
Una popolana al trono?
Una concubina che era ora prima moglie?
Un erede non nato già riconosciuto?
Come poteva dire che era suo?
Era strano, come faceva ad essere l’unica moglie viva?
Perché tutte morivano?
Perché non sposava altre donne ora che era privo di
concubine?
Ma niente raggiunse l’orecchio di Einar.
La sua mente era offuscata dalla morte della madre.
“Einar, devi sposare Aceline come prima moglie”
“Einar, se non rendi lei tua moglie, il bambino non potrà
accedere al trono”
“Sposarti di nuovo? Non serve vero? Hai una moglie così
devota”
“Oh tesoro che vuoi che succeda? Non moriresti mica così
presto no?”
Per giorni Léonie gli aveva portato avanti quella proposta e
alla fine lui aveva ceduto.
Era l’ultimo desiderio della madre, perché rifiutarlo?
Aceline infondo la amava, non era forse da considerarsi una
fortuna?
Usando Léonie come scusante riuscì a prendere tempo per
nuove nozze e a rendere Aceline prima moglie e Imperatrice.
A sua sorpresa le mogli dei nobili più potenti riuscirono a
convincere i propri mariti a collaborare nel rendere Aceline Imperatrice.
Era strano, non avevano idea di chi Aceline fosse, ma forse
era solo la buona sorte di Aceline no?
Mentre Einar lavorava sul mettere fine agli ultimi ribelli
della cosa, la nuova Imperatrice era intenta a guardare le lettere che aveva
ricevuto.
-Ne manca uno- disse una voce maschile stringendola da
dietro
Lei sorrise- uno solo e sarò tua moglie.
Lui annuì- mia e solo mia…cosa sono?
-Per te- disse Aceline- ignora le lusinghe e parole di amore…
-Margot…non è la moglie del generale? –chiese l’uomo
guardando la lettera e rimanendo senza parole- questa…
-Sono i piani militari che il marito sta facendo –disse Aceline
-Come…
-Ho portato a letto parecchie donne prima di avere te come
partner come sai, ho fatto in modo che quelle che avessi a letto fossero le
mogli di generali, ministri e altri in potere per sicurezza. Ora che sono
incinta Einar non svuota il sacco su affari interni che potrebbero darmi
pensieri quindi devo ricorrere a quelle bamboline per avere informazioni. Loro sono
così prese che non hanno un secondo di esitazione nel trovare un modo per darmi
informazioni.
Aceline disprezzava per natura chi tradiva, lei non si
considerava una traditrice perché non era Einar il marito per lei, ma quelle
donne che erano così veloci ad aprire le gambe erano al pari di una puttana nei
suoi occhi. Da quando aveva iniziato ad avere rapporti seri con il padre di suo
figlio non aveva nemmeno baciato altri oltre lui. Era il tipo di donna che era
fedele se si metteva in una relazione seria e che odiava con tutta se stessa
chi non era fedele.
Non importava che circostanze fossero presenti, non vi era
giustificazione al tradire altri o a tenere più donne se dicevi di amarne una.
Per questo non aveva nessuno scrupolo contro Einar.
L’uomo sorrise e la baciò dolcemente- sei davvero un angelo
sceso dal cielo per me amore mio…
Lei sorrise contenta
-Ma, dopo che sarai mia voglio che tu smetta queste cose…non
che mi dispiaccia se tu vuoi giocare con altri ma preferirei che tu fossi solo
mia…- ammise lui
-Una volta che sarò tua moglie, ogni altro sparirà –gli promise
Aceline e lui sorrise tranquillo. Se lei diceva così lo avrebbe fatto.
La tirò a sedersi sulle sue gambe e guardò con lei le
lettere delle varie lady- possiamo invadere in due settimane con queste
informazioni…
-Solo due settimane? –chiese lei guardandolo
-Farò in modo di velocizzare tutto. Il mio Impero vuole la
sua Imperatrice. Tutti sanno già la situazione e sei stata praticamente
santificata tra il mio popolo.
Lei sorrise- sei sicuro che non sia tu il mio angelo?
Lui rise- sono troppo demone per essere angelo
-E io troppo succube per essere angelo –rispose lei
-Allora siamo una coppia di demoni innamorati –rise lui
stringendola- una coppia con una bella bambina…
-Non sappiamo il sesso ma…non preferiresti un bambino? –chiese
lei
-Un erede può essere donna o uomo, fintanto che è nostro non
mi importa- rispose lui baciandola dolcemente continuando a leggere le lettere
con un sorriso sulle labbra
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