WitchandAngel : Capitolo 10: The Blue man

Capitolo 10: The Blue man




Capitolo 10: The Blue man

E oggi l’Imperatrice è venuta a trovarmi…
-Léonie…cos’è questa cosa in casa tua?! –chiede Veronique guardando Light
-Oh…è il gatto di casa- replico io
-Quello non è un gatto! –dice una delle guardie
-Ma si comporta come tale –dico io
-Léonie un gatto è carino, coccoloso, piccolo e morbidoso- dice Veronique
-Anche Light è carino, coccoloso e morbidoso –dico io
-Non è piccolo! –dice Veronique
-Beh alle tue mogli pare piacere il fatto che tu non sei piccola quindi non vedo il problema- replico io
Lei mi guarda a bocca aperta- non ho nemmeno idea di come rispondere a questo commento…
Io sorrido- comunque, Light è il mio famiglio
-Famiglio?! Perché non sono stata informata!? –chiede lei guardandomi entusiasta- dobbiamo festeggiare il tuo primo famiglio!
-Non è il primo- dico io
-Non…cosa?! –chiede lei
-Obsidian è il primo –dico io indicando il serpente che sta lentamente superando il metro di lunghezza attorcigliato sulla ringhiera della scala e che guarda gli ospiti a testa in giù. Obsidian fa un cenno con la testa come per salutare Veronique e lei lo fissa
-Quanto è lungo quel coso!? –chiede lei
-Non è ciò che ti hanno chiesto le tue mogli la prima notte di nozze? –chiedo io
Lei mi guarda- ti sei svegliata dal lato giusto del letto oggi?
-Probabilmente da quello sbagliato- replico io- comunque, se vuoi posso presentarti anche gli altri
-Altri!?
Da quando ho preso Light con me ho trovato dai tre ai quattro famigli al giorno, per un totale di sedici, ognuno di un dio differente e non sono nemmeno sicura di aver avuto a che fare con il dio in questione!
Veronique guarda il giardino e sospira- hai aperto uno zoo?
-No credo di essere diventata un centro abbandono animali –dico io
-Animali divini? –chiede lei
-Che posso dire, si vede che gli dei sono stronzi quanto gli umani sull’abbandono dei propri pet –dico io
-È quello il lupo nero del dio della guerra?
-L’ho chiamato Ares, ti piace? –chiedo io
-Perché hai il lupo nero del…aspetta Ares?!
-Avevo pensato a Wolfe ma credo qualcuno mi avrebbe ammazzato quindi…- mormoro io guardando il lupo annusare dei fiori di Iris in fiore. Da quando è qui sbaglio o i fiori di Iris sono diventati molto più presenti nel mio giardino?
-Léonie, non hai idea di quanto sia raro…- mormora Veronique
-Raro? Sto trovando tre famigli alla mia porta ogni giorno da quando ho accettato Light, mi pare più comune che prendere l’influenza a sto punto! E non mi lasciano nemmeno scelta per il contratto, lo fanno di testa loro senza il mio consenso!
Veronique mi guarda- non…so cosa provare ora come ora…tra parentesi stai diventando pericolosa…
Sto diventando…dovrei dirle che sono la figlia dell’Arciduca De l’Épée?
-Ah ma tranquilla, l’unica figlia femmina dell’Arciduca De l’Épée ha sterminato un esercito a tre anni con due spade ed ha ottenuto il nome di “Golden Demon”, sono sicura che sei considerata meno pericolosa di lei –dice Veronique
-Anche se devo ammetterlo che non l’ho mai incontrata quindi non posso dire esattamente com’è come persona…è strano però, ora che ci penso recentemente l’Arciduca ha cambiato l’erede con il fratello maggiore di lei…pare ci sia stato uno scontro tra i due figli e che lei abbia perso il ruolo…-inizia Veronique a ragionare- forse dovrei controllare che…
-Veronique- dico io prendendola a braccetto- mi racconti un po’ dei tuoi figli?
Interesse catturato.
-Quale dei miei diciannove? –chiede subito lei- sono tutti ottimi partiti!
-Qualsiasi tu vuoi –fintanto che ti tiene lontano da indagare che diavolo combinavo da piccola…
Intanto i miei famigli mi stanno fissando leggermente sotto shock. Pare che gli dei non abbiano fatto un controllo sulla mia fedina penale…che posso dire? Sembro una bambolina, fragile, dolce e coccolosa. Non posso esattamente dire che sembro qualcuno che ha più morti che vivi sulle sue mani…
****
-Dottore- dice il paziente entrando.
Rimango leggermente colpita guardando l’uomo che ho davanti.
-Non credo di dover dire di cosa soffro…- ammette lui sospirando- ha per caso una cura? Gli ultimi trenta dottori che ho visto non hanno cura o sanno cosa ho…io…
Peter e gli altri sono completamente congelati.
Io sorrido- la sua malattia è conosciuta come “Argiria” mister.
-Argiria? –chiede lui guardandomi
Io gli sorrido offrendogli una tazza di thè- è un'alterazione cutanea consistente nella colorazione blu-grigiastra della pelle
Lui annuisce- c’è una cura?
-Se ha assunto nitrati d'argento si usano apomorfina e lavanda gastrica. Un’altra opzione è trattamenti laser sulla pelle e somministrazioni di vitamina E in combinazione con selenio. Allontanarsi dalla sorgente di contatto è condizione obbligatoria per la cura…lavora forse in miniere di argento? –chiedo io
Lui scuote la testa leggermente stupito dalla domanda.
Io guardo l’uomo al suo fianco- cosa sono quelle?
-Ah, le medicine che prendo- dice subito il paziente- sono vitamine, lavoro molto nella mia officina visto che sono sotto il dio del Fuoco e dei Fabbri.
-Posso vederle? –chiedo io e subito mi viene data la scatola- queste sono rivestite di argento…smetta di prenderle
-Sono velenose?! –chiede lui
-Di per sé no ma in alti dosaggi il corpo non può espellerlo- dico io tranquillamente- se smette l’assunzione gradualmente la sua pelle tornerà normale ma penso lei voglia una cura più immediata…
Lui annuisce subito.
Io guardo Peter- intanto portami un barattolo con vitamine, queste verranno sostituite e le prescrivo un aumento di vitamina E. Oggi ha preso le pillole?
Lui annuisce- si, tre come dettate dal medico
-Cambi medico- rispondo io schietta- è una fortuna che i suoi organi non siano iniziati a cedere…le prescriverò altre vitamine e una dieta che dovrà seguire per rimettere in sesto il corpo. Si astenga dal bere per un po’ di tempo anche, la cosa darà ai suoi organi un po’ di tempo per riprendersi e tornare alla normalità. Fuma?
-Si- dice lui- un sigaro ogni tanto e…
-Se vuole morire giovane continui pure- dico io- non mi stupisce che faccia fatica a respirare. Il fumo sta lentamente colorando i suoi polmoni di nero. Ci vorranno almeno dieci anni per ripulirli naturalmente. Il rischio che lei muoia per un tumore o un cancro o…
-Cosa sono? –chiede lui preoccupato
-Malattie che anche se curate possono ancora farti fuori –dico io diretta- smetta di fumare se ci tiene alla sua salute
Lui annuisce con così tanta forza che temo per il suo collo.
-Tornando alla colorazione blu…posso usare i miei poteri per utilizzare il laser su di lei e rimuovere l’eccesso di argento nel corpo, la cosa però comporterà la rottura di ogni tipo di argento che lei indossa quindi le consiglio di rimuovere eventuali gioielli e accessori o rischia di doverne raccogliere le parti da terra. Ci metterò un’ora circa e lei dovrà mantenere gli occhi chiusi durante il processo. Dopo esso si sentirà stanco e probabilmente avrà sete quindi le converrà riposarsi in uno dei letti che offriamo qui per un po’ prima di tornare a casa. Nel mentre il suo assistente può contattare la sua dimora per far gettare ogni tipo di medicina con questa copertura in argento, sono più nocive che buone dopotutto.
Lui annuisce- sentito? Vai. Già che ci sei, butta i sigari e chiedi a mia moglie di cancellarne l’acquisto di nuovi! Dille anche tutto ciò che ha detto la dottoressa e se vuole venire fermala, non ho voglia di sentirla di nuovo piangere disperata oggi…
-Madame è solo preoccupata di rimanere vedova- dice l’assistente
-Come se la mollassi così facilmente! Dovrà avere a che fare con il mio fantasma quando creperò! –dice lui convinto
Che tipo…
Sorrido offrendogli la mano- iniziamo?
Lui annuisce.
*****
-Madame si calmi –dice la voce dell’assistente seguendo una bellissima fanciulla dai capelli biondi e occhi verdi vestita in un abito viola chiaro
-Dov’è mio marito!? Dov’è?! Non è morto vero?! Ditemi che non è morto…il mio George…-dice lei iniziando a piangere
-Madame posso esserle utile? –chiedo io dolcemente
Lei mi guarda- mio marito George…dov’è? Non è…
-Suo marito è in piena salute Madame- dico io tranquilla
-Lo è?! –chiede lei lasciando andare l’assistente e prendendomi le mani- dov’è? Posso vederlo? Come sta?
-Fredricka! –dice il paziente uscendo di corsa- sapevo di aver sentito la tua voce! Ah la mia bellissima gemma!
-George! –urla lei saltandogli al collo in lacrime- sei di nuovo normale!
Il moro dagli occhi blu scoppia a ridere- come se potessi lasciare la mia bellissima moglie così presto
-Oh George…
La fortuna di non poter prendere il diabete per troppo romanticismo…
-Ah Fredricka lascia che ti presenti la dottoressa che mi ha salvato! –dice lui guardandomi
-La dottoressa…grazie di cuore- dice lei stringendomi
Aiuto…soffoco…signora il suo davanzale è arma letale!
-Ho solo fatto il mio lavoro- le assicuro io ma il resto della clientela mi sta osservando come se fossi una dea in terra…
-Ah lasci che mi presenti- dice lui- sono il Duca George Flame, sotto il dio del fuoco e dei fabbri, i nostri prodotti sono i migliori, se le servirà mai qualcosa di manifattura difficile sarò lieto di aiutarla!
-Io sono Fredricka- dice la moglie con un sorriso- sono sotto lo stesso dio di mio marito, forse è lui che ci ha fatto incontrare…
-Fredricka- dice George con gli occhi lucidi
Sicuri di non essere sotto il dio del teatro o qualcosa così?
-Léonie –dico io tranquilla- sono il medico personale di sua maestà l’Imperatrice e della famiglia Imperiale, se dovesse servirvi qualcosa siete i benvenuti a tornare
-Lo faremo- assicura subito Fredricka contenta
Ora che ci penso…- Lord George, vorrei chiederle se potrebbe riprodurmi alcuni miei nuovi progetti per oggetti medici che…
-Mi dia le istruzioni e sarà fatto! –mi assicura lui- nemmeno in dieci vite potrò ripagarla per avermi salvato e avermi permesso di rimanere con mia moglie…
-Oh George…
Qualcuno mi trascini via da questa stanza, credo che tutto stia diventando rosa e che ci siano cuori che volano intorno ai due…
L’assistente sospira, il poveretto deve subire questo ogni giorno eh?
Forza e coraggio ragazzo…
***
Lord George è l’emblema di un uomo in pieno di energie. Da quando gli ho commissionato degli strumenti medici sono passati due giorni e me li ha fatti avere subito. Nemmeno a dirlo, ho dato già le istruzioni di come creare quei cosi all’accademia e sto ricevendo compenso per l’ennesima invenzione che non è mia.
Lady Fredricka ha personalmente richiesto a Veronique di bandire ogni medicina coperta di argento e ha iniziato a fare guerra a chiunque osi dire il contrario…quella donna è nata sotto il dio sbagliato a mio parere.
Sospiro stancamente. Oggi è la festa dell’Amore, nella mia prima vita ero sempre pronta a regalare al mio fiancé qualcosa per farmi amare. In questa non ho molto da fare…
Persino nella clinica ci sono stati pochi pazienti e i clienti presenti sono anche pochi quindi sono tornata a casa prima del solito per una piccola pausa.
Giornata calma e tranquilla…
Mi chiedo se lui si ricorderà la promessa…
Un leggero tremolio del terreno mi fa affacciare alla balconata della mia camera, giusto in tempo per vedere il giardino davanti a essa, ancora vuoto perché non ho idea di che diavolo piantarci, iniziare a far spuntare qualcosa che cresce a una velocità spaventosa.
I miei famigli stanno fissando anche il fenomeno molto confusi, di norma i loro dei dovrebbero avvisarli quindi…
Guardo centinaia di cespugli di rose di varia razza ma con prevalenza di color rosso spuntare in uno strano pattern.
“Una…rosa?”
“Ho visto dei mortali regalarne alcune oggi…”
“Ah…deve essere la festa dell’amore allora…stare in questa cella mi ha fatto perdere la cognizione del tempo” dissi io
“Festa dell’amore?”
“Si tratta di una festa in cui si celebra l’amore, sia per una partner che per i propri cari in generale. Anche amore inteso come amore per il proprio lavoro conta se vogliamo”
“Capito. Lo terrò a mente”
“Grazie per la rosa…sei davvero l’unico che viene a trovarmi in punto di morte…”
“Ti piacciono le rose?”
“Si…ma preferisco l’intera pianta a un fiore singolo, almeno in quel modo non morirà…”
“Lo terrò in mente…”
“Quando morirò…puoi piantare sulla mia tomba un cespuglio di rose?”
“Lo farò”
“Grazie…”
“Quando tornerai in questo mondo, alla prima festa dell’Amore che ci sarà, ti regalerò una singola rosa di nuovo”
“Sei davvero dolce sai?” risi io piano
Sorrido guardando la “singola rosa” che mi ha regalato- usare centinaia di cespugli di rosa per creare l’immagine di una rosa singola dall’alto…direi che ti sei superato…
Del vento gentile spinge il profumo dei fiori fino a me.
-Grazie per essertene ricordato…


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