WitchandAngel : Capitolo 1: A series of horrifying event

Capitolo 1: A series of horrifying event


The Horror of the Black Mansion

Capitolo 1: A series of horrifying event

 Molte cose erano difficili da nascondere all’occhio umano. Delle volte la verità era solo una questione di prospettiva.
In una cittadina dimenticata da tutti, circondata da boschi, fiumi pericolosi e laghi profondi, dove vi era solamente una strada per entrare ed uscire, dove tutti conoscevano tutti e dove tutto era sotto gli occhi di tutti, vi era una particolare leggenda che teneva gli occhi curiosi dei cittadini lontano da una vecchia dimora abbondonata per anni con buone ragioni per essere abbandonata.
Vi era questa leggenda su queste morti misteriose di alcuni membri dell’ultima famiglia.
Si diceva che il fantasma di Lord Matthew girava per la dimora cercando chi l’avesse sparato. Che il fantasma di Lady Arabelle girasse con il pugnale che l’aveva uccisa. Che il fantasma di Lord Jonathan pendesse dal luogo in cui l’avevano impiccato. Che il fantasma di Sr Michael tagliasse la legna di notte con l’ascia con cui l’avevano ucciso. Che il fantasma di Lady Morgana continuasse a cadere in loop dal balcone che le aveva tolto la vita. Che il fantasma di Ms Katherine piangesse e chiedesse aiuto mentre mani invisibili la strangolavano. Che il fantasma di Lord George tossisse e lanciasse oggetti mentre mostrava segni di avvelenamento.
Erano voci che giravano da generazioni e in pochi credevano davvero a questi fantasmi ma ciò non tolse che nessuno osasse mettere piede in quella dimora e quando qualcuno lo faceva usciva urlando terrorizzato dicendo di aver visto l’inferno in faccia e aumentando nuovamente il desiderio di tutti di ignorare la dimora e fingere di non esserci mai entrati.
Vi era una parziale realtà in ciò che la gente diceva.
Nella villa della famiglia Black abitava una coppia con cinque figli e vari servi di minore importanza per i fatti che sarebbero accaduti. Una serie di problemi portò la famiglia in declino e misteriose morti iniziarono ad apparire. La realtà non fu così difficile da comprendere, la padrona di casa uscì di testa e iniziò a creare problemi e il marito cercò di coprire tutto fallendo miseramente e finendo per essere punito con la moglie. Il maggiore dei figli era chiamato Jonathan, un bellissimo uomo di ventisei anni dai capelli mori e occhi celesti, era l’erede della famiglia e l’orgoglio dei Black, avevano tutti grandi aspettative da lui e più candidate a fiancé di quante potessero servirgliene. Non ebbe modo di avere una moglie purtroppo perché a ventisei anni venne ucciso, impiccato, dalla collaborazione tra la sua fiancé dell’epoca e l’amante di lei. La maggiore delle figlie era chiamata Morgana, una mora dagli occhi verdi, lei era una delle più affascinanti dame dell’intero continente e veniva considerata il gioiello della famiglia, il giorno delle sue nozze, a un’inusuale età di venticinque anni, venne spinta dalla balconata della sua dimora dalla sorella del suo sposo che era innamorata del fratello e non poteva accettare le loro nozze. Il secondo figlio maschio più grande era chiamato Matthew, aveva capelli castani e occhi verdi, era un abile cacciatore e aveva una reputazione di oro nella sua città. In una competizione un suo rivale gli sparò per ottenere il primo posto e il premio, la mano della figlia di una importante famiglia insieme a parecchio denaro, morì a diciassette anni. La seconda figlia femmina della famiglia era chiamata Arabelle, bionda con occhi blu, ed aveva sedici anni quando fu pugnalata a morte da una persona che considerava sua amica perché non poteva accettare che Arabelle fosse più bella e brava di lei. Il terzo figlio maschio e ultimo figlio della famiglia era George, capelli neri e occhi verdi, morto a cinque anni avvelenato perché la madre, che gli stava dando da mangiare, si era addormentata e aveva scambiato poi i piatti di cibo, dandogli qualcosa a cui lui era mortalmente allergico e non si svegliò in tempo per salvarlo. Sr Michael era il custode della casa, si occupava di tenere in ordine la dimora, tagliare la legna e effettuava la maggior parte dei lavori manuali come riparazioni o spostamento di oggetti pesanti. Aveva capelli biondi e occhi celesti, era un buon uomo di trent’anni con un gran cuore e un forte senso di giustizia che, quando la padrona di casa iniziò a uccidere nelle sue crisi mentali, provò a dire tutto alla polizia. Il risultato fu che morì all’età di trent’anni ucciso ad asciate dal padrone di casa che non poteva tollerare che la sua reputazione venisse macchiata dalle circostanze. Infine vi era Katherine, una bambina di otto anni dai capelli rossi e occhi verdi, figlia di una delle serve della casa, che venne strangolata a morte dalla padrona di casa perché non volle darle degli stupidi dolci al cioccolato.
La lussuria degli amanti aveva ucciso Jonathan.
L’invidia della cognata aveva ucciso Morgana.
L’avarizia del rivale aveva ucciso Matthew.
L’ira dell’amica aveva ucciso Arabelle.
L’accidia della madre aveva ucciso George.
La superbia del padrone di casa aveva ucciso Michael.
La gola della padrona di casa aveva ucciso Katherine.
I peccati altrui avevano rovinato la vita di sette innocenti anime che finirono con l’essere imprigionate nella dimora secondo le storie che si erano diffuse.
Buffo vero? I killer usciti privi di alcun crimine da questo mondo mentre le vittime bloccate nel luogo in cui erano morte. Impossibilitate a superare l’evento e rimaste ad aspettare qualcosa nell’immortalità datagli dall’essere morti. Volenti o meno facevano paura agli altri esseri viventi perché erano morti. Erano qualcosa di indefinito e non comune. Inoltre il risentimento di essere morti aveva reso tutti leggermente suscettibili a visite non volute quindi…era comune che la gente scappasse correndo.
Dopotutto era l’unica cosa che gli era rimasta quella casa.
Non era molto desiderato ma avevano ferito, anche gravemente, i seguenti proprietari della dimora. Scacciando uno dietro l’altro chi visitava e creando una specie di barriera dal mondo esterno, impedendo una comunicazione con il mondo esterno per loro era impossibile sapere se fosse passato un anno o un giorno. Il tempo era così diverso che nessuno realmente aveva idea di cosa succedesse al di fuori della casa. Potevano capire qualcosa dalle conversazioni dei vivi che sentivano di tanto in tanto. Argomenti come guerra, malattie e chi si era scopata la vicina Marybelle erano qualcosa che avevano ascoltato di tanto in tanto per passare il tempo ma non erano certi in che condizioni fosse il mondo esterno alla loro abitazione.
Potevano uscire dalla dimora ma perché farlo se non vi era uno scopo…
Finché…lo scopo non venne trovato…
-Incredibile qualcuno che vuole muoversi in questa casa stregata- mormorò uno dei due agenti immobiliari guardando la dimora mentre passavano dalla casa
-Più che altro è incredibile che qualcuno si voglia trasferire qui con le morti che sono avvenute di recente…
-Pensi che sia un detective in incognito allora?
-E che ne so. Fintanto che mi pagano può essere pure la regina di Scozia che viene a viverci, non mi interessa molto
…qualcuno aveva comprato la casa.




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