Capitolo 12: I’m jealous but
I don’t hate you
Durante una battaglia in particolare Dalph capì di essere
geloso di Alexander.
In quella battaglia erano completamente bloccati e sarebbe
finita male probabilmente.
Come solito Alexander era l’unico motivo per cui erano
ancora in grado di vincere.
Da solo Alexander uccise più della metà dell’esercito che
avevano contro.
Alexander era chi terrorizzava a morte i nemici.
Era già noto come “Black Lion” e riconosciuto per i suoi
capelli neri e occhi rossi.
Dopo quella scena venne a essere riconosciuto come “Hell
King” o anche “Dark King”
Era il mietitore che avrebbe preso la tua vita e ti avrebbe
forzato a dire grazie per la cosa.
Era chi poteva prendersi otto frecce in pieno petto e
continuare ad avanzare perché voleva farti fuori…
Il fatto che avesse davvero subito attacchi letali e fosse
ancora in piedi aveva terrorizzato a morte tutti.
A quel punto più che la BRS era Alexander che era temuto.
Una rivolta? Si sistema.
Il fottuto dio della morte che vuole farti fuori però non
potevano mica sistemarlo.
E non era nemmeno che gli altri fossero meno pericolosi di
lui. Qualsiasi membro della BRS di alto rango era un pericolo vivente sia
chiaro…
Solo che se lo comparavi a Alexander che aveva spezzato a
mani nude una spada e non si era fatto un graffio…
C’erano limiti a quanto una persona potesse essere eccelso
ok?
Dopo la battaglia, mentre Dalph si faceva curare il braccio,
i due ebbero modo di parlare.
-Sei davvero privo di ferite? –chiese Roze preoccupata
L’avevano visto tutti lo sciame di frecce che gli era stato
lanciato contro, come diavolo poteva non avere un graffio?!
Lui alzò le spalle- non mi hanno preso
-Tu sei il diavolo in persona vero? –chiese Dalph di colpo
-Mi hanno chiamato così in effetti…- mormorò Alexander
serio- credo sia stato quando o sterminato due o tre regni perché mi davano ai
nervi…
I due scoppiarono a ridere…peccato lui fosse serio.
-Sono davvero geloso sai? –chiese Dalph
-Perché? –chiese Alexander sinceramente confuso
-Sei forte, coraggioso, intelligente…sei perfetto- disse
Dalph- io invece…
-Se i tuoi standard sono lui allora sei fregato- disse Roze-
ho paura che nessun essere vivente possa lontanamente ucciderti…
-Beh se sono solo contro più di un esercito potrei essere
nei casini –ammise Alexander- sono umano. Posso morire.
-Sicuro della cosa? –chiesero i due in coro
Lui alzò le mani- fatemi dio quanto volete, posso morire non
sono invincibile in questa vita…
-Se dici così pare che lo eri in una vita o lo sarai- notò
Roze
-Ah chissà- disse Alexander
-Comunque…sono geloso ma non ti odio –chiarì Dalph
ricordando le voci di corridoio che giravano sui due- sono davvero felice che
tu sia chi sei Alex.
Alexander gli scompigliò i capelli- lo spero bene perché
avrai a che fare con me per secoli Dalph
Dalph lo guardò confuso ma poi sorrise, fintanto che era il
suo Alex era contento. Dopotutto dove poteva trovarlo un fratello maggiore
così?
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