WitchandAngel : Capitolo 23: Where is the body?

Capitolo 23: Where is the body?




Capitolo 23: Where is the body?

I fantasmi vennero trasportati alla chiesa locale dove vennero collegati a uno strano macchinario.
-My Lord. Abbiamo portato i fantasmi.
Una risata gelida si sentì nella sala e un uomo sfigurato apparve.
-Vi sono mancato? –chiese l’uomo
Jonathan alzò un sopracciglio e osservò lo spettro- chi diavolo saresti tu?
-Sono vostro padre…- disse l’uomo per nulla contento
-…
-…
-…
-…
-…
-…
-…
No, nessuno l’aveva riconosciuto.
-Lord Jonathan, Lord Black mi inquieta- disse Katherine
-Papà non è mai stato bello però ora…- mormorò George
L’uomo si infuriò- come osate?!
-Calmo Henry –disse Michael- sei morto, cazzo hai da agitarti ora?
-Non per molto- sorrise Henry
-Che intendi? –chiese Morgana
-Vedete, vostra madre mi ha impedito di farlo durante la mia vita uccidendo due di voi prima che io potessi farvi fuori…
-Aspetta cosa? –chiese Matthew
-Sette anime servono per renderti immortale! Sette anime prese dai vivi! –disse l’uomo- sette anime servono per portare in vita un morto…
-Cosa…vuoi dire? –chiese Morgana
-Che se vostra madre non avesse ucciso Katherine e George, nessuno di voi esisterebbe ora –disse l’uomo- ma rimedieremo presto. Oggi prenderò la vostra anima e tornerò in vita!
I figli lo guardarono inorriditi così come Katherine e Sr. Michael.
Voleva…sacrificarli?
-Lord…
Qualcuno bussò alla porta di ingresso della chiesa
-Ah…deve essere uno dei ragazzi che erano stati mandati per prendere la nuova donna- disse il prete
-Cosa volete farle?! –chiese Jonathan colpendo il vetro
-Sarà la mia nuova moglie- disse Henry con un sorriso- fateli entrare su.
La porta si aprì da sola rivelando un uomo con una mano alzata. Dopo un paio di secondi la parte dal ginocchio in su cadde davanti e poterono vedere che qualcuno gli aveva tagliato le gambe e lasciato un’ascia in testa.
-Che diavolo…
-Tendono a chiamarmi in quel modo –disse la proprietaria scavalcando il corpo ed entrando nella chiesa piena di gente. Indossava dei pantaloni in pelle nera, stivali neri con tacco a spillo, un top in pelle nero e parecchie armi. E con parecchie si intendeva un’armeria ambulante- oh…Henry Black suppongo
L’uomo fece una smorfia- odio quel cognome
-Vedo con piacere che l’amante di tua moglie ti ha dato una bella lezione –disse la donna divertita caricando il fucile- e ora, se permettete. Mi riprendo la mia famiglia
-Prendetela! –disse Henry
Lei sorrise mentre un paio di telecamere volanti entrarono nella sala. Queste erano dotate però di lenti per vedere gli spettri.
-Signori e signore, benvenuti alla caccia al serial killer- disse la padrona di casa- che le scommesse e i giochi abbiano inizio…



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