Capitolo 9: Do you think I
can come in?
Una cosa che i fantasmi non facevano era guardare i
proprietari farsi una doccia.
Volevano spaventarli? Certo ma non erano pervertiti…
Purtroppo quella sera non ebbero modo di uscire in tempo
dalla stanza e videro qualcosa che cambiò leggermente l’immagine della donna
per loro.
Il suo corpo era pieno di cicatrici. Alcune erano chiare,
quasi invisibili, altre profonde e dall’aspetto doloroso. Alcune nuove, alcune
di pochi giorni.
Erano…stranamente disturbanti da guardare.
I servi della Black Mansion erano spesso puniti fisicamente
con una corda di pelle o pali, le sue non erano quel genere di ferita
ovviamente ma per loro che erano abituati a vedere ferite del genere erano
stranamente…gravi.
Alcune di quelle sembravano ferite causate da un coltello.
Un’altra sulla spalla sembrava causata da un colpo di proiettile. Al fianco vi
era una lunga cicatrice, quasi come se avesse subito un incontro ravvicinato
con un grosso animale.
Non ebbero tempo di reagire che lei si finì di lavare e
cambiò con una velocità estrema.
La padrona di casa era un tipo eccentrico a dir poco. Aveva
una scatola di ferro dove teneva delle scatoline di cartone con all’interno
qualcosa che somigliava a della pelliccia animale dal pelo molto lungo. Ne
aveva di parecchi colori, ogni tanto prima di uscire guardava le scatole e ne
sceglieva una, portandosela con sé.
La donna scese le scale con calma appena sentì il
campanello.
Un biondo dagli occhi celesti le sorrise. Era un uomo che
sembrava provenire dalla chiesa locale, indossava abiti pastorali e portava un
rosario in mano con un libretto nero nell’altra.
Un prete in un villaggio non era così strano. Un prete che
si faceva tutta quella strada fino a una casa maledetta senza preavviso, specie
visto che la donna evitava la chiesa come se fosse la peste, era parecchio
sospetto.
-Dio ci ha donato una meravigliosa giornata oggi madame, il
mio nome è Henry, il pastore locale
La donna lo osservò ma non si mosse dall’ingresso,
volutamente si poggiò alla porta di legno e lo osservò con disinteresse. Eppure
gli occhi di lei avevano una strana luce- cosa la porta qui Padre Henry?
-Madame saprà che questa casa pare essere maledetta,
ovviamente sono qui per benedirla e togliere gli spiriti maligni –disse l’uomo
con un sorriso, eppure gli occhi di lui avevano una luce innaturale.
Gli spiriti maligni in questione iniziarono a chiedersi se
fargli cadere una delle lampade esterne in testa fosse una cattiva idea o meno.
-Sto bene così grazie- disse lei rifiutandosi di farlo
entrare in casa.
Lui sembrò stupito- madame capirà…
Lei sorrise- un prete che sale fino alla mia dimora, nel
bosco, privo di accompagnamento, senza avviso…padre Henry, mi viene da chiedere
che intenzioni lei abbia a venire nella tana del lupo, come uomo di fede non
dovrebbe evitare questo luogo? Anzi…non è forse ancora più strano che lei sia
venuto ora e non prima che io comprassi la casa? Sono certa che gli agenti
immobiliari non avrebbero opposto resistenza…sembra quasi…che lei ne abbia
approfittato…
-Come potrei mai? Ho le più pure delle intenzioni! –assicurò
lui
Lei non gli diede retta e lo continuò a guardare mentre la
mano sinistra era andata a sfiorare la pistola che aveva nel retro dei suoi
jeans.
-Crede che io possa entrare?
-Perché?
-Per benedire la casa ovviamente…
-Non serve.
-Dio protegge…
-Non credo nel vostro dio padre- disse lei diretta
L’uomo la osservò con un sorriso meno felice, stava perdendo
la pazienza.
-Madame…lei per caso…
La padrona di casa lo osservò
-Lei per caso…è stata stuprata?
Capitolo 8 Lista Capitoli Capitolo 10
Nessun commento:
Posta un commento