WitchandAngel : Capitolo 34: You can't beat death

Capitolo 34: You can't beat death




Capitolo 34: You can’t beat death

Erik provò a muoversi e sparire dalla sala ma venne velocemente bloccato da una mano scheletrica che lo tirò di nuovo al centro dell’attenzione di tutti.
Erik impallidì- non…non sono colpevole…
Il dio lo guardò ancora incazzato e non rispose-
-Un momento- disse Léonie- non puoi ucciderlo
Il dio la guardò curioso del perché.
Erik si sentì sollevato- Léonie…
-Non prenderla per la strada sbagliata- disse Léonie- visto che ti deve uccidere, tanto vale che uccida pure le tue troiette e mi tolga del lavoro…no?
Il dio sembrò contento della risposta e annuì.
Léonie sorrise e mosse la mano facendo uso dei propri poteri per spingere a terra le otto “amiche” che erano entrate di nascosto con Erik.
Di fatto il “di nascosto” non era così di nascosto visto che…era stato tutto programmato da Léonie fin dall’inizio.
Aveva dato di proposito l’inizio alle voci che lei fosse incinta per dar ai nervi di Erik.
La voce sulla festa era anche stata messa in circolo da lei.
Dopotutto era stata una regina per parecchio tempo e aveva commesso crimini durante quella vita.
Non era nuova al gioco del passa parola.
Nella sua seconda vita poi aveva affinato la tecnica con la tecnologia moderna, imparando come gestire l’opinione pubblica e manipolare chiunque volesse.
Aveva di fatto manipolato Erik nel venire alla festa accompagnato dalle otto puttane per “farsi perdonare” da Léonie.
Era a dir poco patetico come le donne fossero ancora convinte che lui le avrebbe rese sue mogli.
Di fatto lui aveva promesso loro il ruolo di “seconda moglie” e detto ad ognuna di loro che le altre sarebbero state concubine quindi dovevano fingere di essere anche sotto il ruolo di concubina in futuro.
La realtà? Voleva condannarle pubblicamente per aumentare il favore sulla propria persona.
Le otto manipolatrici erano diventate pedine.
Purtroppo per loro, Léonie era molto più vecchia di loro nel giocare con le marionette.
-Marybelle, Nevaeh, Samantha, Lara, Sara, Vera, Daria, Jessica…vedo che vi siete adornate il più possibile oggi –disse Léonie con un sorriso
-C…cosa vuoi da noi?! –chiese Nevaeh
-Distruggervi la vita- replicò diretta Léonie- distrutta la parte sociale, politica e monetaria, mi manca solo da rimuovervi da questo universo e sarò contenta…
-Perché!? –chiese Daria- cosa ti abbiamo fatto!?
-Sapete…chi rinasce con la protezione del dio della morte, può mantenere i ricordi della vita precedente- disse Léonie
La sala si congelò
-Io sono morta due volte in passato, la prima come Regina Léonie, moglie del secondo principe, ingiustamente accusata dalle sue otto concubine e dal marito, nella seconda ero un dottore di alta fama- disse Léonie- il dio della morte l’ho conosciuto durante la mia prima vita. Poco dopo che Erik aveva ucciso nostro figlio prima ancora che nascesse per dar ragione alle concubine e mi aveva gettato in prigione prima di uccidermi. Mi ha fatto compagnia per parecchio tempo e alla fine mi ha dato una seconda vita in un altro universo mentre faceva tornare questo a prima che io diventassi la ragazza di Erik. Quindi possiamo dire che benché siete “innocenti” per certi crimini in questa vita…io ho tutte le intenzioni di farvi pagare quello che avete fatto in passato…
Marybelle si congelò- ma…
Il dio sorrise e con uno schioccò di dita ridiede i ricordi della cosa alle otto e qualcosa di più vago e meno incriminanti per Léonie al resto della sala.
-No…- mormorò Vera
-Perdonare le puttane è una scelta di Dio, però mandarle da lui è il mio lavoro- sorrise Léonie con un sorriso mentre una corda si legò ai colli delle otto- ultime parole?
-Dovevi morire! –disse Nevaeh- era il nostro ruolo! Saremmo diventate noi regina se tu…
Léonie non batté ciglio e si lasciò abbracciare dal dio della morte che mosse la mano e tirò i cappi verso l’alto- they all fall down…
Il rumore di dopo fu quello di ossa rotte. Erik guardò la scena perdendo ogni colore nel proprio corpo.
Léonie lo guardò priva di emozioni e chiuse gli occhi rimanendo nell’abbraccio della morte. Il dio sorrise, per quanto potessi vederlo sorridere visto che era uno scheletro, e alzò Erik con i propri poteri- per te…ho tutto un altro piano…



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