Capitolo 29: Took you long
enough princess
-Cazzo…- mormorò Daphne cadendo a terra
Erano passati secoli da quando aveva avuto problemi a
combattere, specie visto che ora lei e Vera erano sempre insieme. Guardò
Annalise ferita e le Knight presenti prive di armi e energie, le altre streghe
prive di forze. Vera era anche parecchio stanca.
Questa…era davvero una brutta situazione per loro.
Proprio quell’anno avevano finalmente ricevuto una Empress e
un Dark King, proprio quell’anno avevano riavuto tutte le Knight e altri membri
che da secoli non erano tutti insieme…perché ora dovevano affrontare qualcuno
come quel mostro?
Vera era altrettanto irritata. Avevano vissuto così tanto
tempo che ora morire era qualcosa che nessuno voleva considerare.
-Questa è la vostra fine! –rise la creatura allungando una
mano verso Vera
Daphne si mosse davanti a lei pronta a bloccare il colpo ma
ciò non servì.
La mano del mostro era stata recisa di netto.
-Chi!? Chi osa!? –chiese l’essere guardandosi intorno.
-Abbasseresti la voce? Nessuno è sordo qui –disse la voce di
un ragazzo molto giovane.
Lo sguardo di tutti puntò un bambino vestito in giacca e
cravatta dai capelli neri e occhi rossi.
-Tu…come osi cercare di…
-Non ti ho detto di star zitto? –chiese il bambino avanzando
con estrema calma- voi, indietro, mi occuperò io di lui
Vera fece per ribattere ma si accorse dello stato di Daphne.
Era pallida, occhi lucidi e tremava- Daphne?
-Alex…- disse lei guardando fissa il ragazzo. Come poteva
non riconoscerlo? Aveva vissuto con Alexander per anni, l’aveva incontrato
quando erano ancora molto piccoli, non importava quanto tempo fosse passato,
quello era Alexander. Quello era l’aspetto che Alexander aveva a cinque anni
poco ma sicuro…
Infondo Daphne era un tempo Dalph, sapeva meglio di chiunque
l’aspetto del suo fratellone. Roze, ora chiamata Vyria, con il nickname Vera,
era entrata nella vita di Alexander troppo tardi per riconoscerlo ad un primo
sguardo.
-Alex? –chiese Vera confusa
-Tu…non l’hai mai incontrato da piccolo… -ricordò Daphne-
andrà bene…andiamo, seguite l’ordine
-Ma… -provò Vera ma lo sguardo di Daphne la fece annuire e
tacere. Doveva solo fidarsi.
Il bambino guardò il mostro e mosse la mano in avanti.
-Non potrai farmi niente moccioso- rise il mostro
-Kneel or Die –disse il ragazzo senza emozioni evidenti nel
tono di voce. Un gruppo di rovi di rosa crebbero dal terreno fino alla sua mano
in forma di una spada. Il ragazzo afferrò l’impugnatura della spada e nel
secondo in cui la estrasse i rovi si ritirarono. Una lunga lama nera incisa da
un complicato disegno era ora visibile, l’impugnatura era scura e aveva una
rosa nera di cristallo alla base. Guardò la spada e poi guardò il mostro.
-Non sei abbastanza gr…-iniziò il mostro ma il secondo dopo
la sua testa stava rotolando a terra.
Il ragazzo ruotò la spalla e guardò i mostri rimanenti- non
sono tipo che ama chiacchierare purtroppo…
Gli occhi di tutti si puntarono su di lui e sulla velocità
con cui le teste iniziarono a cadere dalle spalle dei mostri insieme ad arti e
altre parti del corpo. Quando tutto era finito, lui era l’ultimo in piedi,
privo di ferite e nemmeno lontanamente stanco.
Il moro diede ordini velocemente ai membri della BRS che
erano in grado di agire e fece trasportare i feriti lontano da lì.
Gli occhi rossi del ragazzo incontrarono quelli di Vera e
Daphne, un ghigno divertito si dipinse sul suo volto, un ghigno noto ad
entrambi.
-Alexander- chiamò Annalise guardandolo e avvicinandosi per
riportare la situazione, era lei in comando ma aveva ceduto la maggior parte
del lavoro a lui, specie visto che Dark King era molto dominante sul suo ruolo.
-Alexander…- mormorò Daphne
Alex le guardò- Annalise, io accompagno nella loro camera
Light e Dark Princess, posso lasciarti gestire il resto? Crystal è già in
arrivo con i soccorsi per i feriti
-Certo –disse lei allontanandosi
Alex fece segno alle due di fargli strada. Avevano tanto di
cui parlare. Crystal venne presentata velocemente ai due da Annalise e le due
poi uscirono di fretta e furia per controllare la situazione.
Quando la porta venne chiusa il silenzio cadde tra i tre.
Alexander guardò i due e poi rise- beh…che dire, sapevo che eri poco maschile ma
non credevo avresti direttamente cambiato sesso Dalph…
Daphne iniziò a piangere- fratellone!
Alex la strinse piano e poi strinse anche Vera- su non fate
così, non è morto nessuno!
Vera ridacchiò- ma sentilo…
Daphne rimase appiccicata ad Alex per due ore buone a
piangere senza limiti- non osare morire mai più!
-Ok, non lo farò- promise lui ridendo- e quindi…voi due vi
siete messi insieme o devo forzarvi a levare la salumeria dagli occhi?
Le due scoppiarono a ridere contente. Tutto sarebbe andato
bene ora. Finalmente tutti erano di nuovo al loro posto…
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