WitchandAngel : Capitolo 26: The Baby

Capitolo 26: The Baby




Capitolo 26: The Baby

Léonie sospirò stiracchiandosi.
Avevano quasi finito la situazione e sarebbe tornata a casa a breve.
-My Lady…questo è l’ultimo resoconto- disse un soldato
-Grazie- disse lei- puoi ritornare alla tua tenda
-Si signora. Buon riposo –disse l’uomo uscendo
Lei annuì guardando la pila di documenti e facendo un verso frustrato.
-Uccidere è facile, le scartoffie che devo fare dopo aver ucciso no…
Sospirò guardando l’ennesimo rapporto da controllare
-Almeno imparassero a scrivere dannazione…
La stanza era abbastanza calda e ben illuminata, ma la cosa le faceva solo venire più sonno.
Un motivo per cui non le mancava il ruolo di erede era perché era troppo lavoro.
Lavorare con tutti i negozi, cliniche e pazienti che aveva era meno faticoso.
Il regime militare era troppo duro per il suo gusto e la stressava parecchio, specie dopo una vita in cui era solo un medico di campo.
Era dura ammetterlo ma non le mancava quella parte del ruolo, combattere per il suo dio non le dispiaceva però e fare vittime le dava modo di contattarlo…
Ora che ci pensava…se diventava una serial killer poteva contattarlo prima e senza fare le scartoffie in mezzo…
Una vera tentazione…
-Dovresti riposare- disse una voce gelida raffreddando l’intera stanza
Parlando del dio…
Lei sorrise girandosi a guardare lo scheletro che era apparso dietro di lei- mi sei venuto a trovare?
-…
Lui non era certo di come reagire con lei.
Dopo secoli di freddezza, Léonie era l’unica che lo trattava con calore.
La cosa lo rendeva felice, anche se non poteva mostrarlo con la sua faccia.
-Dovresti davvero riposare- disse lui accarezzandole la testa con le sue mani scheletriche
Lei sorrise- va bene. Finirò i documenti e dormirò un po’…
Lui annuì muovendo una sedia con i suoi poteri e sedendosi al suo fianco, facendole quindi compagnia per tutto il tempo.
Quando finalmente lei si coricò nel suo letto, il dio si stese con lei, stringendola come sempre faceva e lasciandola rilassarsi nel suo freddo abbraccio.
Era un essere privo di battito, calore, respiro…era un morto in pratica e non poteva riscaldarla come un vero essere vivente poteva, eppure per lei lui era l’unico che poteva davvero confortarla e calmarla durante la notte.
-Léonie…
-Uhm?
-Vuoi…che riporti il tuo bambino in vita?
A quelle parole lei si congelò- non…credo di volerlo avere…non voglio il figlio di quell’uomo…
-Posso cambiare il padre…
-Non voglio partner- disse lei fredda- mi spiace io…
-Posso…renderlo mio figlio –disse lui
Lei lo guardò stupita. Non potevano essere amanti perché lui era fisicamente uno scheletro. Anche volendo non poteva darle un figlio suo…
-P…puoi?
-Posso cambiare il padre dall’idiota a me. Sarebbe nostro figlio. Non suo. Ma…non sono certo su come uscirà con me come padre…
-In questo caso…- disse lei pensosa- quando…tutto si sarà calmato…lo vorrei indietro…quando sarò legalmente adulta in questo mondo…
-A quindici anni un figlio potrebbe nuocere alla tua salute- le ricordò lui
-Lo so…ma so che non morirei facilmente –disse lei- non con te al mio fianco
Lui annuì- quindi…
-Voglio il bambino, ma voglio cambiato il padre da Erik a te- disse con certezza Léonie
Il dio annuì stringendola piano, un figlio…non credeva avrebbe mai avuto un figlio…
Sarebbe…stata un interessante sviluppo…


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