Capitolo 19: How can she afford
all of that?
Era ormai noto che la padrona di casa fosse in qualche modo
ricca.
Dopotutto tutto ciò che aveva fatto nella casa era stato
costoso, parecchio anche, ma era impossibile dire come avesse ottenuto i soldi
in questione.
L’ultimo quadrò era ancora lontano dall’arrivare e lei
decise di rimuovere il telo da quello appeso, probabilmente perché era
impaziente.
Quando il telo venne rimosso una coppia in una cornice d’oro
accolse gli spettri.
Tutti guardarono con una strana emozione…
Il quadro aveva una bellissima donna dipinta. Era avanti con
gli anni ma in qualche modo ancora giovane, aveva lunghi capelli biondi e due
grandi cocchi verdi, un fisico perfetto e un viso davvero attraente. Era su una
sedia a rotelle e indossava un lungo abito dalle tonalità rosse che la faceva
sembrare se possibile ancora più bella. Sorrideva appena nel quadro ma sembrava
serena e contenta. La cosa che lasciò gli spettri di stucco era che la donna
sembrava una bionda versione di Morgana. Una bionda e più adulta versione di
lei. Una versione bloccata su una sedia a rotelle…
Al suo fianco vi era un uomo alto e dall’aspetto raffinato,
aveva capelli neri e occhi verdi, indossava un’uniforme scura e aveva un Badge
da poliziotto alla cinta. L’uomo sembrava serio e severo ma non vi era
freddezza nei suoi occhi, anzi sembrava un brav’uomo che avrebbe aiutato
chiunque in difficoltà. Il problema era che sembrava una copia di Jonathan, con
occhi verdi e non celesti ma una copia rimaneva. Una copia più anziana ma
sempre copia era.
La donna pareva particolarmente contenta di vedere il quadro
dei due e li sfiorò con un sorriso nostalgico sul volto.
-La…donna è su una sedia a rotelle… -disse Morgana- perché…
-Ha perso le gambe –disse la proprietaria della casa
diretta.
Nessuno osò chiedere altro.
Erano una bella coppia i due. Avevano entrambi un anello al
dito e sembravano felici di essere insieme.
Non vi erano più quadri di Madame e Mister Black insieme, ma
i ricordi degli spettri erano chiari su quanto freddi fossero i due, persino
nei loro ritratti erano distanti e freddi…
Nessuno osò chiedere chi fossero, era ovvio chi fossero per
la donna e per gli spettri…era meglio non chiedere.
Avevano tre estranei sul muro di famiglia…beh semi-estranei.
Uno era il servo che la loro madre usava come amante. L’altra era…probabilmente
una gipsy che il padre si faceva.
Non era anomalo avere uno o più amanti alle spalle dei
propri sposi dopotutto.
Ora la domanda era chi faceva parte dell’ultimo quadro…
Forse la padrona di casa?
In ogni caso…nessuno poteva tirare fuori dalle sue labbra
ciò che lei non voleva dire.
La donna sorrise cambiando i fiori nei vasi e accendendo
delle candele.
-Spero che siate felici a casa…- mormorò piano qualcosa dopo
quello ma chi poteva sentire ciò che venne detto?
Alla domanda di come potesse permetterselo la risposta era
semplice…accettava commissioni online con alto guadagno.
Su cosa facesse come lavoro rimaneva un mistero ma da come
si comportava era chiaro. Dopotutto le sue abilità erano state chiaramente
mostrate in quei giorni e probabilmente non era una semplice tuttofare per
riparare case.
A buon intenditore poche parole.
La donna parve di buon umore per il resto della giornata e
decise di mettersi a forgiare una nuova ringhiera per le scale e rifare la
gradinata con un legno di miglior qualità.
La ringhiera arrugginita della scala venne sostituita da una
nuova finemente creata con un disegno che a Madame Black sarebbe piaciuto
parecchio…
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