WitchandAngel : Capitolo 12: Training with the Orange Rose

Capitolo 12: Training with the Orange Rose

Capitolo 12: Training with the Orange Rose

La Orange Rose era una unità speciale che preferiva un attacco meno feroce di quello della Red Rose.
La loro specialità era il combattimento strategico.
La loro specialità era una battaglia di ingegno.
Avevano venti mosse pronte prima che il nemico potesse farne una sola.
La ROR era contenta di lavorare per la Orange Rose perché normalmente pianificavano una strategia che coinvolgeva il minimo di distruzione possibile e quindi più facile da coprire.
La Orange Rose era adatta a modificare piani sul momento, prediligendo battaglia mentale alla fisica, ma mantenendo un livello alto di combattività.
La loro leader era la Knight Copper Rose, che prediligeva il combattimento con armi speciali e trappole.
La loro era una delle unità più adatte per usare mente e muscoli allo stesso tempo.
Lily si trovò meglio in questa unità in quanto poteva sfruttare il proprio ingegno.
Se da una parte poteva eliminare anche veterani con la strategia giusta, dall’altra veniva atterrata velocemente da un principiante nel corpo a corpo.
La cosa però rasserenò gli istruttori.
Dopotutto gli strateghi esistevano per un motivo no?
La Orange Rose era quello, mente.
Il 90% era formato da forze battagliere, il 2% da specialisti strateghi e l’8% da abili cambia ruolo.
Era semplice spiegare la percentuale maggiore, erano soldati abili nel combattimento e strategia ma che prediligevano usare la prima sulla seconda e seguivano gli ordini dati.
L’8% era chi sapeva cambiare da stratega a combattente su necessità del momento e del luogo.
Il 2% erano membri che non erano adatti al combattimento, anche se erano abbastanza abili in esso, e che avevano enormi abilità mentali.
Quel due percento era ciò che i professori credevano sarebbe diventata Lily.
Un’eccelsa stratega e pessima soldatessa.
Lily poteva sentire i loro commenti e poteva solo sospirare alla cosa.
Era demoralizzante essere inferiore agli standard, specie per chi voleva essere un membro di alto livello.
Una cosa era non avere il gene, un’altra era averlo e fallire le aspettative altrui.
Alexander le aveva detto più volte che le aspettative altrui non sono le nostre e per ciò non dovrebbero interessarci.
-Si chi tu vuoi essere e non chi loro vogliono che tu sia
Era strano come ogni volta che lo ripeteva sembrasse quasi nascondere una seconda parte della frase.
Alexander non era le ragazze o i ragazzi, non era come i membri della BRS o del mondo in generale. Aveva potere, abilità e maestria ma non aveva scelta sul proprio destino.
Era un giocattolo nelle mani del suo creatore che seguiva un ruolo datogli.
Che il ruolo gli piacesse era un altro discorso ma quello restava.
Per lui aiutare le ragazze era una delle poche “libertà” che aveva.
Salvare Roze, inserirla nella BRS, salvare orfani, renderli forti, coinvolgere Lily, aiutarla a migliorare…
Queste cose erano scelte che Alexander faceva di sua volontà senza imporsi un ruolo nel farlo. Non era più un giocattolo da secoli certo ma spesso si sentiva in una posizione di obbligo nei confronti di chi lo aveva salvato dal nulla e datogli la possibilità di essere qualcuno.
Era una lama a doppio taglio essere lui…
Per questo aveva intenzione di spingere ogni suo “discepolo” ad essere forti, indipendenti e ad agire per cause che loro desideravano e non che altri imponevano loro.
Lily aveva un ostacolo che era il uso corpo fisico ma una mente che aveva superato il reame del mero “genio”, con il suo aiuto, Lily era sempre più vicina allo standard che la rosa scelta per lei richiedeva.
A cinque anni, la bambina sarebbe diventata davvero pericolosa…
Per qualche ragione, Alexander era particolarmente contento della cosa.


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