WitchandAngel : Capitolo 11: Yellow is "Drink"

Capitolo 11: Yellow is "Drink"

Capitolo 11: Yellow is “Drink”

Quando andò a bere l’acqua datale Icy notò subito il colore del drink.
Giallo…non era acqua.
-Cos’è? –chiese una delle ragazze
Avevano smesso di dare loro pillole di ogni tipo da un paio di giorni e avevano, con successo, superato il primo standard per essere “concubine” di qualche uomo o donna disposti a pagare.
Icy ovviamente era l’unica a non averle toccate quelle pillole.
-Questo è un thè –disse la maid- che aiuterà il vostro corpo.
Obbedienti come poche creature, tutti iniziarono a bere.
Icy controllò invece la formula chimica del drink.
Era un mix di allucinogeni e droghe di cui non aveva idea gli effetti.
Era insicura su questo drink ma non era insicura sulle proprie abilità.
Alexander aveva insegnato loro le basi necessarie per sopravvivere in luoghi con e senza acqua, specie se l’acqua non era potabile. Aveva insegnato loro a purificare l’acqua con e senza magia.
Come lui facesse a sapere magia era una domanda che nessuno faceva.
Alexander era un dio per i ragazzi e nessuno metteva in dubbio le sue abilità.
Era strano se ci pensavano però…
Alexander era in grado di sopravvivere in territori ostili.
Aveva conoscenze di guerra.
Aveva conoscenze di condotta di regni.
Aveva conoscenze di governo.
Aveva conoscenze di magia.
Aveva conoscenze mediche.
Aveva conoscenze militari.
Aveva conoscenze di ingegneria.
Aveva troppe conoscenze e abilità per averle imparate in una vita sola, specie per la sua giovane età.
Non solo quello, ma Dalph aveva più volte sostenuto che Alexander aveva quelle conoscenze prima di incontrarlo.
I due erano insieme da più anni di chiunque altro, confermando che Alexander era più geniale di chiunque loro conoscessero.
Icy era convinta che Alexander fosse un dono divino, così come molti nella BRS.
Per essere onesti, la maggior parte di loro credeva che le Rose e il dio che veneravano, il cui genere era maschio solo perché loro lo associavano ad Alexander, erano solamente schermi per il vero sovrano, Alexander.
Dopotutto perché credere in chi non vedi se hai qualcuno con potere al tuo fianco?
Per molti Alexander non era che un dio sceso in terra per guidare la BRS al loro destino.
Se il diretto interessato avesse sentito quello era incerto se avrebbe riso o pianto alla realtà di quelle parole…
Il vetro del bicchiere era bluastro, almeno quello di Icy e pochi altri, quindi fu facile per lei rimuovere il contenuto e creare dell’acqua limpida e pulita al suo posto.
Icy era specializzata in magie di ghiaccio e legate alla purificazione, strano ma vero, ed era considerata la più adatta al ruolo di guaritrice tra i sette King’s Knight esistenti.
Da sola era abile, in gruppo era colei che ridava mana e guariva i propri uomini, portandoli a uno stato in cui nessuno poteva ferirli mortalmente e farli fuori.
Di fatto in futuro, grazie a lei, la sua squadra sarebbe morta tutta di vecchiaia, per loro scelta.
Avessero voluto vivere eternamente avrebbero potuto ma il costo sarebbe stato non potersi reincarnare.
L’obiettivo dei King’s Knight era rivedere il loro Dark King, per loro Alexander era l’unico possibile Dark King esistente. Ma ad essere sinceri avevano un obiettivo più importante, diventare i figli che Alexander avrebbe avuto in futuro.
Erano certi che potevano rinascere e sarebbero rinati come figli di sangue, solo allora si sarebbero ritenuti soddisfatti della loro esistenza.
Icy posò il bicchiere e sorrise piano mentre nessuno la notava. Una volta presa l’Accademia e resa la base attiva, avrebbe dovuto trovare un luogo dove creare una statua e quadri su Alexander.
Come poteva permettere che lui venisse scordato?
Nessuna figlia poteva lasciare che il proprio padre venisse dimenticato dopotutto…



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