Capitolo 14: Shut Up
Quando Icy era piccola, Alexander le raccontò di una sua
vita precedente.
Solo lei e i King’s Knight sapevano che lui era reincarnato,
dopotutto loro erano i figli.
Roze e Dalph avevano sempre pensato che Alexander fosse
solamente un genio ma i suoi figli sapevano la verità.
Alexander era qualcosa che superava il mero “genio”.
In quella vita Alexander era stato salvato da qualcuno che
poi prese come moglie.
-Fu una vera sorpresa per me –ammise lui con un sorriso- era
la prima volta in secoli che qualcuno mi aveva salvato la vita. Sarei uscito
dalla situazione vivo in ogni caso ma fu un vero colpo…
Dal sorriso che aveva era chiaro che la cosa lo aveva
divertito parecchio.
-Era una bella donna, giovane ma con carattere e grinta da
vendere, era ribelle fino all’osso. Girava armata e non seguiva nessuno. Era
molto corteggiata nella sua tribù e non perché era la nipote del capo.
La donna che descrisse si chiamava Azela, era una
bionda-caramello con occhi color ghiaccio. Era la figlia del fratello del capo
tribù, un tipino tutto pepe che adorava stare in cima alla catena dei più
forti.
-Erano tempi diversi. Non importava il sesso, importava se
eri forte. I forti erano corteggiati, i belli erano corteggiati, i deboli e i
brutti dovevano solo sperare di poter conquistare un forte per vivere. Si
andava a caccia in gruppi, i cacciatori prendevano poi più carne, chi era un
raccoglitore invece ne prendeva meno. Era un’interessante società lo devo
ammettere…anche se il vestiario non era dei migliori per gli standard moderni…
La donna era molto corteggiata ma alla fine si innamorò di
lui per i suoi modi di fare. Alexander decise di accettarla come propria
partner in una cerimonia che in teoria legò le loro anime davanti agli dei.
Era qualcosa di simile al matrimonio e che nessuno poteva
rompere.
Alexander era abbastanza curioso della cosa quindi decise di
provare l’esperienza.
La tradizione nella tribù era che nessuno si doveva sposare,
lo sposarsi era qualcosa che in pochi facevano a dirla tutta perché bloccava
due persone dall’avere altri partner.
-Era un po’ un caos, i forti sceglievano partner forti o
belli per avere figli forti e belli, era una strana relazione in cui tua madre
aveva cinque o sei figli da cinque o sei uomini diversi, era rarissimo che una
coppia avesse più figli insieme a dirla tutta ma lei voleva avere un unico
partner a vita e io ero diventato il più forte della tribù
-Quindi le hai chiesto di sposarti? –chiese Icy
-Per chiedere la mano a qualcuno devi dare un tributo a
quella persona, cacciai da solo abbastanza per sfamare l’intera tribù per un
paio di mesi e le chiesi se voleva essere mia –disse Alexander divertito- la
famiglia di lei stava a fissarla come per dirle “se rifiuti sei fuori di
testa”, lei accettò perché si era innamorata di me però e non per il
dono…quello era più il mio ego che mostrava agli altri di andarsi a far fottere
e star lontani dalla mia partner
-Che è successo dopo?
-Abbiamo fatto la cerimonia e siamo stati felici per un bel
po’ di tempo finché una delle donne della tribù non accusò la mia di essere
“maledetta” –disse Alexander
-Maledetta?
-Non poteva avere figli –disse lui diretto- la tribù la
cominciò a guardare con pietà e guardare me con pietà. Se la partner era
sterile si poteva rompere volendo e io sapevo che lei non mi avrebbe dato figli
ma non capivo il problema. Quando la sua famiglia mi consigliò di lasciarla
però capii che c’era qualcosa di errato in quel modo di pensare. Passai la
notte a consolarla e la mattina presto me ne andai a caccia nel bosco per farle
una sorpresa e tirarla su di morale.
-Che hai fatto?
Alexander la mandò accidentalmente in panico quando lei non
lo trovò, la donna che l’aveva accusata rise di lei dicendo che Alexander
l’aveva abbandonata ma quando lui tornò con delle prede e qualcosa in un cesto
tutti si zittirono. Era tornato come prima e come se la notizia che lei non
avesse figli non gli facesse molto effetto. Nel cesto però qualcosa si muoveva.
-Avevo trovato un bambino –disse Alexander- i genitori erano
stati uccisi e lui piangeva solo nella foresta. Era leggermente strano, aveva
orecchie e coda da leone ma era un bambino. Quando glielo dissi alla mia
partner lei accettò subito di crescerlo come nostro figlio e nonostante fosse
leggermente anomalo, venne subito considerato come nostro figlio visto che
aveva le qualità di esserlo. Fu la prima volta che adottai qualcuno
ufficialmente come figlio. Il bambino era parecchio abile nell’usare l’istinto
ma aveva un buon cuore e un buon cervello…
-Come l’hai chiamato?
-Come altro potevo chiamare un leone se non Leonhardt? –sorrise
lui contento- abbiamo vissuto felicemente una lunga vita insieme e lui poi
divenne il capo tribù prima che io morissi di vecchiaia con Azela…sai perché ti
dico questo?
Lei scosse la testa
-Perché non importa cosa gli altri dicano che sia meglio
fare, tu hai la scelta finale e loro possono solo tacere. Azela era sterile ma
io stetti con lei anche se ogni singolo essere vivente intorno a noi diceva che
era meglio che la lasciassi…abbi fede nelle tue scelte Icy, non importa in
quanti si oppongano, la vita è la tua, la scelta è la tua. Nessuno potrà
forzarti ad essere chi non vuoi essere se tu ti opporrai- le sorrise Alexander
-Incontrerò mai Leonhardt?
-Certamente- disse Alexander- incontrerai Leonhardt nella
nostra prossima vita Icy, cerca di andarci d’accordo…ok?
Lei annuì contenta- lo farò! Non mi farò mettere i piedi in
testa da nessuno, promesso!
Lui sorrise coccolandola- brava la mia bambina
-L’hai mai più rivista Azela?
-Certamente- disse lui con un sorriso- divenne mia moglie di
nuovo in un’altra vita…e lo diverrà di nuovo in futuro…a quanto pare le nostre
anime si sono davvero legate…
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