Capitolo 11: Are you
afraid of the Dark?
Il buio era causa di inquietudine per molti.
Non sapevi mai cosa vi era dietro l’angolo, se qualcuno
fosse nella stanza con te o se vi fosse qualcosa nascosto nell’ombra.
Il buio era un pericolo…
-Cazzo…- mormorò l’uomo entrando nella casa e prendendo al
volo un vaso che stava per cadere.
La casa era completamente buia e completamente silenziosa.
L’uomo si rilassò e si sistemò il paio di occhiali per la visione notturna che
aveva con sé. Lui era Tom, il proprietario dell’alimentari locale che ogni
tanto aveva iniziato a far visita alla casa.
I fantasmi erano ben al corrente della sua presenza e
decisero di rimanere ad osservarlo. Avevano smesso di dar fastidio alla
proprietaria da un paio di giorni, specie dopo aver visto le cicatrici di lei.
L’uomo si guardò intorno e iniziò a esplorare la casa con un
coltello in mano. La visione notturna gli permetteva di vedere in verde la
stanza ma non era perfetta, alcune cose erano troppo buie per essere
identificate o vi era un cambio di luce, che portava a lasciare parte della
stanza oscurata.
Senza contare che non vi era di certo un sensore per capire
chi c’era nel buio, era impossibile per lui vedere per bene la stanza.
L’uomo sorrise e iniziò a salire le scale verso il secondo
piano. Passò per il corridoio e non notò per nulla che in un angolo vi era una
figura immobile con gli occhi chiusi. La figura lo guardò iniziare a cercare le
stanze con il maggior silenzio che poteva fare. L’uomo pareva un
professionista, aveva attutito il rumore delle sue scarpe e indossava
protezioni in modo da non lasciare tracce sulla scena del crimine.
Peccato che fosse troppo sicuro di sé.
Il buio era un amico se volevi nasconderti.
Eppure…
La donna fischiò facendo girare l’uomo- tu…
La donna sorrise e mise la mano sull’interruttore della
luce- Mr. Tom…che ci fa in casa mia?
-Non giochiamo ragazza- disse l’uomo con il coltello in
mano, non aveva notato la mano di lei perché non riusciva a distinguere per
bene il contorno. Magari se avesse preso un modello migliore di occhiali…
-Cosa vuole da me?
L’uomo sorrise alzando il coltello- sembri davvero
appetitosa…
Lei sorrise- grazie…me lo dicono spesso…
L’uomo fece per avanzare e prenderla ma lei mosse la mano
accendendo la luce e accecandolo momentaneamente.
Lei rise correndo per i corridoi mentre l’uomo chiuse la
luce e si riprendeva- dannata! Torna qui!
-Mr Tom…
La voce echeggiò per la casa, rendendo impossibile capire
dove si fosse infilata, il fatto che fosse nella sezione in cui si incontravano
più corridoi non aiutava.
-Giochiamo?
L’uomo si guardò intorno- fatti vedere!
Un coltello venne scagliato e lo colpì al braccio facendolo
urlare
-Shh…gli ospiti della casa dormono Mr Tom…non vorrà
svegliarli spero
L’uomo si guardò intorno ancora più confuso e schivò per un
soffio il secondo coltello. L’uomo corse per i corridoi ma non sembrò riuscire
a trovare un’uscita. Quasi come se qualcuno avesse iniziato un’illusione di un
labirinto…
Beh gli spettri non aiutavano di norma, ma potevano creare l’illusione
del labirinto che di norma faceva uscire di testa i proprietari. Dopotutto…perché
non potevano cacciare dalla loro dimora gli ospiti non voluti?
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