Capitolo 30: Don’t you dare touch me!
Léonie stava chiacchierando tranquilla quando un ospite non
gradito la venne a trovare.
-Léonie…
-Erik che ci fai qui?
Lui la guardò e il suo sguardo subito si focalizzò sul
ventre di lei che ancora non mostrava segni di gravidanza.
Non ne avrebbe mostrati visto che anche nella sua prima vita
non ne mostrò per più di quattro mesi e solo verso la fine iniziò a mostrarne.
Erano nel castello di Veronique, la donna aveva deciso di
festeggiare il futuro De l’Épée e questo aveva comportato parecchi invitati.
Molto confusi tra parentesi su chi diavolo era il padre e
come aveva scampato il sistema di sicurezza di Carter che, tra parentesi, stava
ora spendendo ogni secondo nella ricerca del futuro cadavere.
Se avessero saputo chi era il padre ora sarebbe stato
parecchio divertente…
Il secondo principe non era invitato ma a quanto pare era
voluto apparire a rovinare la festa.
Alaric, che era tornato da parecchio sui campi di battaglia,
aveva proprio voglia di rompergliela quella testa di cazzo che aveva il biondo…
-È vero?
-Vero? –chiese Léonie irritata
-Sei…incinta?
-Si –disse lei diretta
Lui la guardò- è…è…
-?
-Quello è…mio? –chiese Erik
I presenti si congelarono. Suo? Léonie e lui avevano…
-Erik…so che non sei un genio ma…devi fare sesso con
qualcuno per avere un figlio –disse Léonie, la cosa era valida per tutti
eccetto il dio dei morti ma mica andava a dirlo lei
La sala si tranquillizzò
-Lo so! –disse lui- e so che non abbiamo nemmeno scambiato
un bacio ma io…io sono il padre vero?
-Per magia? –chiese Carter divertito
-Deve essere mio figlio! –disse lui- lo so e…e stavolta
non…non vi…
Léonie lo guardò annoiata- non è tuo figlio
-Ma…
-Non è tuo figlio –rispose lei di nuovo
Lui allungò la mano e l’afferrò per il polso- tu sei mia…
-Erik ti do dieci secondi per mollare la presa prima che io
ti faccia pagare tutto ciò che hai fatto…- disse Léonie seria
-Léonie noi due siamo destinati a stare insieme!
Lei scacciò la mano con forza- non osare toccarmi!
-Léonie sei la mia donna! Sei una mia proprietà!
-Non sono proprietà di nessuno eccetto della morte stessa! –replicò
Léonie- non hai diritti su di me e non sei nulla per me. NULLA!
Lui sorrise- oh…capisco…
Carter fece segno alla sicurezza di intervenire ma fu troppo
lento
-Allora…farò sì che tu non possa più sfuggirmi! –disse Erik
lasciando cadere qualcosa a terra.
E in un secondo…tutti furono immobilizzati.
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